PEREGRINI
Edoardo Volterra
. Come ci apprende Varrone (De lingua lat., V, 3), il nome di peregrinus aveva lo stesso significato di hostis e designava il cittadino di uno stato sovrano alleato con Roma [...] di Giustiniano sembrano essere considerati peregrini soltanto i condannati a pene che importano la perdita della cittadinanza e alcuni barbari stabiliti nei distretti di frontiera.
Bibl.: Th. Mommsen, Droit public, VI, ii, Parigi 1889, pp. 351-406; J ...
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Macchina ossidionale usata per scuotere o per demolire tratti di mura d'una città fortificata.
L'ariete, che dovette essere usato in forma rudimentale fin da tempi preistorici, fu adoperato dagli Assiri, [...] battevano e rovesciavano le mura ed i serrami delle terre nemiche, imitando l'ariete dei Romani ed il montone dei barbari".
Si riproduce nella fig. 6 un'ingenua rappresentazione di lotta medievale o combattimento di strade e di castelli, presa da ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] Romano da Bagnoregio, con una nota ironica sul nome di quest'ultimo che poco si intonava al suo comportamento da "barbaro". Pertanto la presentazione dell'elezione di N. come una decisione unanime e indipendente non deve dissimulare che in realtà si ...
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Costantinopoli
Claudia Barsanti
La fondazione di Costantinopoli, la città cui Costantino dona il proprio nome, può essere motivatamente considerata un evento epocale, l’esito di una decisione di portata [...] punto di osservazione, ma che, a differenza del disegno di de Vos, mostra una pregnante scena allegorica: l’omaggio dei barbari, introdotti da due vittorie al cospetto di una figura femminile assisa in trono, forse Τύχη; e, al di sopra di essa ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] nella laguna e alla fondazione di Venezia venga dato anche un valore religioso, la salvezza della propria fede di fronte ai barbari pagani o ariani; e ciò in tutte le antiche leggende dell'origine di Venezia, da quella padovana a quella attilana ...
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Memorie di guerra sul confine italo-jugoslavo: narrazioni individuali, pubbliche, politiche
Alessandro Cattunar
Memorie ‘lunghe’
Divisa, antagonista, plurima, segmentata, anomica: la parola memoria [...] affermarsi attraverso l’esacerbazione dei toni e la costruzione di un immaginario in cui gli ‘slavi’ apparivano come barbari sanguinari e gli italiani come vittime innocenti.
Altre memorie non allineate con le interpretazioni ufficiali della guerra e ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] , ultimo porto sicuro, egli viene a trovarsi tra due pericoli e, tra l'uniforme costa italiana e i barbari della opposta costa illirica, non gli resta che navigare mantenendosi prudentemente in mezzo all'Adriatico; situazione che gli consente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] che è la stessa per i Greci e per i barbari”), mentre per Ermogene la relazione di correttezza è limitata alla coesistente (paryphistamenon) con il nostro pensiero (dianoia), mentre i barbari, pur ascoltando la voce che lo indica, non lo comprendono; ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] suoni ingratissimo a me che scrivo e a quanti mi leggono – nessun popolo ha più di noi millantato odio al barbaro, valore italiano, potenza di desiderio, e furore d’indipendenza. […].Voi potete sagrificare per alcuni anni la libertà, la vittoria d ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] , un passo indietro rispetto all'antichità, ma nel corso di esso la religione cristiana è riuscita a civilizzare popoli prima barbari, e quindi a porre le premesse per un'estensione dell'ambito geografico della civiltà. Ma, soprattutto, esso ha visto ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...