IRRIGAZIONE (lat. irrigatio; fr. ingl. irrigation; sp. riego; ted. Bewässerung)
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Cesare GRINOVERO
Corrado RUGGIERO
Pietro FROSINI
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F. G.
Pratica agraria diretta [...] sempre congiunta la massima cura data al sistema idraulico, mentre le guerre, le invasioni e i dominî di stranieri barbari o arretrati (Mongoli e Turchi) han sempre coinciso col languire e deteriorarsi della sua preziosa rete di canali.
È probabile ...
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PERICLE (Περικλῆς, Perĭcles)
Gaetano De Sanctis.
Uomo politico ateniese. Nacque nel primo quinquennio del sec. V a. C. da Santippo, il vincitore di Micale, e da Agariste, figlia dell'Alcmeonide Ippocrate, [...] inviati, non pareva avessero più ragione di essere quando la guerra era finita e assicurata con la pace l'indipendenza di tutti dal barbaro. Ora i tributi recati dalle città della lega non più a Delo ma ad Atene, adoperati non più per spese di guerra ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] la forma piuttosto volgare della scrittura classica (il corsivo). E ciò è perfettamente naturale, poiché in primo luogo i barbari dovettero venire in contatto con le classi inferiori dell'Impero romano.
Non ci può dunque essere dubbio che le rune ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] e di cui sono esempî i castelli trentini e, in genere, del fronte delle Alpi: la marca di confine del Friuli contro i barbari della Pannonia e del Norico, la difesa della strada del Brennero, la valle del Brenta, le valli di Non e del Sole, le ...
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Il cantone di A. si estende sopra un'area di 1404 kmq. fra il Baden germanico e i cantoni di Zurigo, Zug, Lucerna, Soletta e Basilea. Ha la forma di una foglia trilobata ed è attraversato, quasi nel suo [...] abitata. Il dominio romano fu indisturbato e tranquillo fino al sec. III, quando cominciò la grande pressione dei barbari alle frontiere; da allora l'Argovia divenne zona di guerra. Fu infatti costruito tutto un sistema continuo di fortificazioni ...
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Cittadina veneta in provincia di Belluno, di origine antichissima, posta sul versante meridionale di uno sprone del monte Telva (m. 560), detto localmente Collina delle Capre (m. 325), formato da scaglia [...] tra le valli del Brenta e del Piave nel punto in cui esse si avvicinano, Feltre fu presa di mira dai barbari: saccheggiata da Alarico (409), da Attila (451), dagli Alani (463), fu occupata da Odoacre (475), da Alboino (568), dai Franchi (594 ...
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VAUD (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Gaston CASTELLA
Cantone della Svizzera occidentale, compreso tra i cantoni di Neuchâtel e di Berna a N., di Friburgo a E., di Berna e del Vallese a SE., [...] (Aventicum) a capitale. La dominazione romana, che lasciò innumerevoli tracce nel paese di Vaud, ebbe fine con le invasioni dei barbari, i quali funestarono questa contrada nel 250, nel 276 e verso il 350.
I nuovi padroni furono i Burgundi. La loro ...
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TROYES (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN
Città della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Aube con 58.804 ab. (1931). Posta nel mezzo di una vallata [...] ); conosciuta un tempo col nome di Augustobona, Troyes si sviluppò sotto la dominazione romana, e fu, generalmente, risparmiata dai barbari. Il vescovo San Lupo (426-479) arrestò l'invasione degli Unni. Durante i regni dei Merovingi e dei Carolingi ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol . VII, p. 2 e s 1970, p. 686)
G. Lilliu
Egitto. - Fra le scoperte di questi ultimi anni è da segnalare il rinvenimento di cinque s. egizi [...] bassa e lunga.
I segni della crisi dell'impero, provato dalla guerra contro i Parti nel 162, dall'irruzione dei barbari sulla frontiera del Danubio nel 167, nonché dalle successive guerre di Marco Aurelio contro Quadi, Marcomanni, Iazigi e Sarmati ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] , articolandosi in muraglioni, torri di vedetta e castelli (160), invano avevano cercato di fermare la minacciosa e crescente pressione dei barbari. Prima Alarico con i suoi Visigoti nel 401 e nel 408 e quindi gli Unni guidati da Attila, che nel ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...