Uomo di stato beotico, nato intorno al 420-15 a. C. Figlio di Polimnide, apparteneva a una famiglia ragguardevole, ma di mediocre agiatezza, iscritta tuttavia tra la borghesia abbiente composta di quelli [...] ; con questo in più, che queste due si erano date, almeno per qualche tempo, un contenuto ideale nella lotta contro i barbari, mentre la politica beotica fu sempre, con Pelopida ed E., filopersiana; sicché si resse unicamente sulla forza bruta e sui ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] la pressione dei macedoni sulla Grecia. Benché avessero in comune con i greci l'etnia e la lingua, i macedoni erano considerati barbari ed era per questo motivo che i loro re cercarono di diffondere la cultura greca tra i loro sudditi, fra l'altro ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] ha perso Candia? Strana facciata di chiesa, questa di Santa Maria del Giglio: vi giganteggia solitaria e declamatoria la grandezza d'Antonio Barbaro; non c'è Dio, non c'è nemmeno la patria. Un arco di trionfo per l'eroe, più che un edificio sacro ...
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Le province romane d'Africa
Sergio Rinaldi Tufi
Alessandro Campus
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Lungo il versante settentrionale del continente africano, fra le coste del Mare Nostrum o Mare Internum [...] stesso Marco Aurelio. In altri rilievi si vedevano Apollo e Minerva, divinità protettrici della città, ma anche trofei e barbari prigionieri. L'iscrizione era ripetuta su tutte e quattro le facce, ma si conserva solo su quella settentrionale: le ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] dell’Impero e dei cattolici niceni apparivano molto incerte, in seguito alla sconfitta dell’imperatore Valente da parte dei barbari Goti nel 378 ad Adrianopoli. Tutti gli ortodossi e i cattolici erano allora assai preoccupati per l’avanzare dell ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] sul sigillo del figlio Silla) ma Palladio è anche il nome dell’angelo che supporta i soldati del generale Belisario contro i barbari nel poema epico La Italia liberata da Gotthi, pubblicato da Trissino tra il 1547 e il 1548 dopo lunga gestazione.
Il ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] luogo l'aspetto della scrittura, in esplicita polemica con coloro che la trascurano meritando di essere giudicati "rectius barbari quam Latini".
L'Epikrafon raccoglieiscrizioni provenienti da numerose località. Quelle del Veronese e di altre città ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] Mabillon, ma avessero origine dalla scrittura romana maiuscola, minuscola e corsiva poi assunta e deformata dai popoli barbari in modi diversi. Il corpus veronese, scoperto nel 1712, permetteva di cogliere questa comune genesi. Successivamente all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dal Rubicone ad Azio
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi del 49 a.C., Cesare oltrepassa il Rubicone, entrando nell’Italia [...] ella volgeva facilmente la lingua, come uno strumento musicale a parecchie corde, a qualsiasi idioma volesse, erano ben pochi i barbari con i quali doveva trattare per mezzo di un interprete" (Vita di Antonio, 27, trad. R. Scuderi). Cleopatra riuscì ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] dell'Europa meridionale la poesia, la mitologia, i costumi di questi nordici poeti del Medioevo, a torto creduti barbari e selvaggi. Ancora durante il soggiorno genovese pubblicò le Leçons élémentaires de cosmographie, géographie et statistique, à l ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...