Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] der modernen Technik, Tübingen, M. Niemayer, 1953.
Vegetti 1979: Vegetti, Mario, Il coltello e lo stilo. Animali, schiavi, barbari e donne alle origini della razionalità scientifica, Milano, Il Saggiatore, 1979.
Viano 1955: Viano, Carlo Augusto, La ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] per l'Adorazione dei magi di Filippino, in Gli Uffizi. Studi e ricerche, V (1988), pp. 59, 70; A. Natali, Re, cavalieri e barbari. Le "adorazioni dei magi" di L. e Filippino Lippi, ibid., pp. 73-84; C. Pedretti, L. architetto, Milano 1988; Id., L. da ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] un indirizzo di saluto che presentava il re come l'inviato del Signore che avrebbe pacificato Firenze e strappato Gerusalemme ai "barbari" (Op., pp. 960 s.).
Del resto il F. che, nel momento più acuto della crisi fiorentina, si era ritirato a Careggi ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] 1566) egli unisce critiche puntuali a un elogio per colui che «scrisse per primo, dopo circa mille e duecento anni di barbarie, molte cose in materia di stato che sono sulla bocca di tutti». Nei successivi Livres de la République (ibid. 1576), la ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] fedele all'arte antica che Augusto trovava di "stile molto decadente" la pala d'oro di S. Marco a Venezia e addirittura "barbari" i famosi ori di Schliemann, esposti a Berlino nel 1890.
L'orgoglio dei C. era quello di copiare da originali "esistenti ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] un'ostilità non pregiudiziale verso la politica coloniale; condivideva anzi l'enfasi positivista sulla missione della "civiltà" verso la "barbarie": o la civiltà, disse, ha il diritto di diffondersi, e però di abbattere gli ostacoli che le si possono ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] col Niccoli e di un'invettiva scagliata contro di lui da un Lorenzo Benvenuti, il G. approfittò di una visita del Barbaro e partì con lui da Firenze nel luglio 1414 per recarsi a Venezia. Durante il viaggio si fermarono a Bologna, dove incontrarono ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...