DEL MONTE, Pietro
Roberto Ricciardi
Nacque a Venezia da Niccolò verso i primi anni del 1400, probabilmente fra il 1400 e il 1404 (Haller, p. *10). La sua famiglia, anche se non nobile, era certamente [...] A Londra il D. entrò in stretti rapporti di stima e amicizia con il cardinale Henry di Beaufort, cui fu presentato da Francesco Barbaro, e con il duca Humphrey di Gloucester, zio di Enrico VI e insigne mecenate (A. Sammut, Unfredo di Gloucester e gli ...
Leggi Tutto
Battesimo di Costantino
Pierre Maraval
Il racconto di Eusebio di Cesarea
La fonte principale sul battesimo di Costantino1, quella che ne offre il resoconto più completo, si trova in quattro paragrafi [...] Malalas, ma in un contesto molto diverso da quello degli Actus Silvestri. Egli raffigura Costantino in guerra contro i barbari in Occidente: vittorioso dopo un sogno in cui ha la visione della croce, l’imperatore prende subito delle misure contro ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Nicolò
Gino Benzoni
Unico figlio di Nero (1561-1592) di Giuseppe e della sua seconda moglie Paolina di Giovanfrancesco Grimani, nasce a Venezia il 28 genn. 1592 e si sposa, ancora adolescente, [...] lato il Turco può già rifornirsi nei propri territori, dall'altro così si demoralizzano le popolazioni infliggendo loro una "barbarie" analoga a quella che si suole attribuire all'infedele. Quanto all'ordine dato al barone d'Enghelfelt, colonnello e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] le cause della decadenza romana, egli annoverò la contrazione demografica verificatasi in età altoimperiale. Il giudizio sull’avvento dei barbari è di segno positivo, e l’arrivo dei Longobardi in Italia nel 568 è considerato, come ha rilevato Arnaldo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Armando Saitta
Paolo Simoncelli
Saitta è stato uno dei maggiori esponenti del rinnovamento della storiografia italiana di questo dopoguerra. Si deve essenzialmente ai suoi studi il ripensamento del [...] unitaria della storia, previsto in 18 volumi: 2000 anni di storia, iniziato nel 1978 con il volume Cristiani e barbari e giunto nel 1983 al quarto, sull’Impero carolingio (cui non ne sarebbero seguiti altri).
Negli ultimi anni di attività ...
Leggi Tutto
CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] C. morì a Venezia il 9 nov. 1634.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Miscell. codici, I, Storia veneta, 18: M. Barbaro, Arbori de' patritii veneti, III, c. 55; Ibid., Avogaria di Comun, Libro d'oro nascite, reg. 54, c. 67v; Ibid., Avog. di Com ...
Leggi Tutto
COLONNA, Carlo
Gino Benzoni
Terzogenito di Filippo gran contestabile del Regno e di Lucrezia Tomacelli, nacque a Roma nel 1607. Sin da fanciullo il C. rivela una natura particolarmente collerica, un'indole [...] , Torino 1928, p. 464; L. von Pastor, Storia dei papi..., XIII, Roma 1931, p. 876; P. Romano, Quod non fecerunt barbari..., Roma 1937, pp. 29-30; A. Valori, Condottieri e generali del Seicento, Roma 1943 p. 93; Duchessa della Regina, Sette italiane ...
Leggi Tutto
Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] e sociali determinarono il crollo a sud dei principali centri maya, le regioni centrali furono invase da popoli barbari e bellicosi (Chichimechi). Grande rilievo acquistò la cultura dei Toltechi (950-1150), che dominarono gran parte dell’altopiano ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] della storia danno già in Vico un’idea della sua profonda e illuminante valenza storiografica: la questione omerica, la ‘barbarie ritornata’ del Medioevo, la ‘storia ideale eterna’ del feudalesimo, le origini di Roma. Ma si tratta di una piccola ...
Leggi Tutto
Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] , con il capo coperto dalla pelle di leone quale novello Eracle, vi partecipa a cavallo. Gli altri due lati mostrano greci e barbari a caccia. Il pezzo è unico nel suo genere anche per i notevoli resti di pittura. Viene considerato come il s. di ...
Leggi Tutto
barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...