COSTANTINO, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio di Pietro e di Maria La Barbera, nacque a Palermo il 20 ott. 1840. Precocissimo, dopo un primo apprendistato alla bottega di Gaetano Geraci, modesto decoratore [...] palermitano, fu ammesso appena undicenne nello studio dello scultore Valerio Villareale. Sotto la sua guida il C. assimilò quel gusto neoclassico d'ispirazione aulica che caratterizzava l'opera del maestro ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] alcamese. Arte e storia, Alcamo 1977, pp. 226 ss.; I Di Giovanni (catal., galleria La Persiana), Palermo 1981; G. Barbera, Il primato dell'Accademia, in Teatro S. Elisabetta-Vittorio Emanuele [di Messina] 1852-1908 (catal.), Messina 1984, pp. 68 s ...
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FALCONIERI, Carlo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina il 20 ott. 1806 da Natale, commerciante, e da Marta La Conti. Giovanissimo, mostrò interesse sia per gli studi letterari, nei quali seguì gli insegnamenti [...] Vittorio Emanuele (1852-1908), in Teatro S. Elisabetta-Vittorio Emanuele (1852-1908), (catal.), Messina 1984, pp. 22, 49, 60; G. Barbera, Il libro illustrato a Messina dal Quattrocento all'Ottocento, in Cinque secoli di stampa a Messina, a cura di G ...
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DI GIOVANNI, Luigi
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 19 genn. 1856 da Giuseppe, incisore e pittore, e da Giuseppina Fiammetta; seguì da ragazzo gli insegnamenti del padre, dal quale apprese i primi [...] rudimenti del disegno e del colore, aiutandolo nelle decorazioni ad affresco di numerosi palazzi palermitani. Dal 1873 al 1882 fu a Napoli, allievo di D. Morelli. In questi anni di apprendistato completò ...
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FOTI, Luciano
Gioacchino Barbera
Sono poche le notizie sulle vicende biografiche e sulle opere di questo pittore nato a Messina nel 1694, seguace di Placido Celi. Sia le fonti antiche sia gli studi [...] recenti lo ricordano più che per le sue doti di pittore come restauratore di quadri antichi o ancor meglio falsario: "conobbe tutte le vernici e i segreti dell'arte, delle opere de' buoni pittori sommo ...
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CUMBO, Ettore
Gioacchino Barbera
Figlio di Diego e di Alcmena Borgia, nacque a Messina nel 1833. Romano d'adozione - fin dall'infanzia visse a Roma con la madre (De Gubernatis) -, studiò con ottimi [...] risultati al collegio della Sapienza di Perugia e, terminato il corso nel 1850, mostrò interesse per le discipline matematiche, con particolare attenzione per l'architettura e l'ingegneria. Nel 1857 abbandonò ...
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D'ANGIOJA, Vincenzo
Gioacchino Barbera
Attivo a Messina tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento come orafo argentiere, della sua vita si conoscono pochissimi elementi: dai registri della [...] parrocchia di S. Giuliano, a Messina, risulta sposato con una tale Porcia o Porzia, e con "ricca figliolanza" (le ultime quattro figlie furono battezzate rispettivamente negli anni 1590, 1595, 1596 e 1600).
Nel ...
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DELISI, Benedetto
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 17 apr. 1898 da Domenico e Rosalia Ballariano. Ultimo discendente di una famiglia di scultori (il nonno Benedetto, il padre Domenico, gli zii [...] Stefano e Antonino Ugo), abbandonò presto gli studi classici per frequentare l'istituto di belle arti di Palermo. Dal 1938 fu assistente e poi titolare della cattedra di scultura dell'accademia di belle ...
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GANGERI, Antonio
Gioacchino Barbera
Figlio di Giovanni e di Anna Bonsignore, nacque a Messina nel 1835. Frequentò la locale scuola di disegno della Regia Università dove fu allievo di Michele Panebianco. [...] A diciott'anni seguì il maestro a Roma, dove si trattenne per circa tre anni. Qui fu ammesso all'Accademia di S. Luca e frequentò i corsi di scultura tenuti da Pietro Tenerani, partecipando con buoni risultati ...
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DELISI, Stefano
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 22 nov. 1864 dallo scultore Benedetto e da Giuseppa Cattarinich. Già da bambino disegnava e modellava la creta con grande abilità, incoraggiato [...] dal padre che gli fornì i primi rudimenti della scultura.
Rimasto orfano a dieci anni, per interessamento dell'avvocato G. Puglia, amico di famiglia, il D. entrò nel convitto S. Rocco di Palermo, dove ...
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barbera
barbèra s. m. e f. [voce piemont. che, come il lomb. albèra, è prob. il lat. albuēlis (specie di vitigno), raccostato al toponimo Barberi, frazione in prov. di Torino], invar. – 1. s. m. Vitigno che dà il vino omonimo: ha grappoli...
Barberia
Barberìa. – Denominazione (der. di bàrbero, bèrbero) di significato un po’ vago, usata dagli Europei, spec. nel passato, per designare il paese dei Berberi, cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania, spesso anche con valore estens.,...