Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] Sala, in Scritti vari, a cura di G. Cugnoni, IV, Roma 1888, pp. 241, 251, 252, 255, 259-263; J. Barbeyd'Aurevilly, Mémoires histor. et littér., Paris 1893, pp. 213-225; E. L. Fischer, Kardinal C. Lebens- und Charaktorbild des grossen Ministers Pius ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] 1933; J. Green, I cattolici, Roma 1934; J. De La Varende, Il centauro di Dio, Milano 1940; J.-A. Barbeyd'Aurevilly, La stregata, Firenze 1946. Aggiungiamo i dati relativi ad alcune ristampe recenti: S. Francesco, Vicenza 1977; Amare e credere, ibid ...
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SBARBARO, Camillo
Eleonora Cardinale
SBARBARO, Camillo (Pietro Giuseppe). – Nacque a Santa Margherita Ligure il 12 gennaio 1888 da Carlo, ingegnere e architetto militare, collocato a riposo per anzianità [...] (Milano 1945), Le diaboliche di Jules-Amédée Barbeyd’Aurevilly (Milano 1945), La figlia del mare aperto La trama delle lucciole. Lettere ad Angelo Barile (1919-1937), a cura di D. Astengo - F. Contorbia, Genova 1979; Lettere di S. e Barile a ...
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DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] causeur più che un narratore, brioso, umorista, caustico, filosofeggiante), gli procurarono molti amici, come F. E. Godefroy, G. Barbeyd'Aurevilly, C. Buet, M. Rollinet, e l'accesso a molti circoli e salotti. Divenne presto redattore di Le Gaulois ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.). – Nacque a Paduli (Benevento) il 13 apr. 1901 da Giuseppe e Anna Maria Russo. Ultimo di cinque figli, rimase orfano del padre all’età di nove anni. Dopo la licenza liceale [...] Ch. Swinburne) e francese (in particolare J.-A. Barbeyd’Aurevilly, che affascinava il M. per la fosca commistione tra 1, pp. 3-46) che il Satyricon fu scritto fra II e III secolo d.C., col Petronio nel suo tempo (Napoli 1937) il M. ricollocò l’autore ...
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