Pittore e incisore (Namur 1833 - Essonnes, Parigi, 1898). Fondamentalmente autodidatta, trovò nel segno grafico il suo mezzo espressivo più efficace, cominciando con litografie pubblicate a Bruxelles nel [...] publiées à l'étranger (tra queste Les Épaves di Baudelaire, 1868) per P.-A. Poulet-Malassis, creò illustrazioni tra l'altro per opere di Th. Gautier, J. Péladan e, particolarmente notevoli, per Les diaboliques (1883-86) di J.-A. Barbeyd'Aurevilly. ...
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Scrittore francese (Périgueux 1846 - Bourg-la-Reine 1917). Cattolico, predicò apocalitticamente la necessità della teocrazia, animando il suo profetismo con l'aspra polemica contro la società borghese. [...] Impulsivo e paradossale (un po' come il suo maestro Barbeyd'Aurevilly), ispirato da un cattolicesimo integrale, egli ha lasciato varî scritti di diverso carattere e valore, e nei romanzi (Le désespéré, 1886; La femme pauvre, 1897) come nel Journal ( ...
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Scrittore francese (Lione 1859 - Neuilly-sur-Seine 1918). Influenzato dal padre, cattolico e legittimista, e da un fratello, cultore di scienze occulte, appassionato delle opere di Wagner, iniziò la sua [...] carriera letteraria come discepolo di Barbeyd'Aurevilly. Si rese noto per certi atteggiamenti eccentrici, ritenendosi puro cavaliere dello spirito come un Parsifal in lotta col suo tempo irreligioso e materialistico, e dandosi la qualifica di sār (" ...
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Poeta (castello di Cayla, Tarn, 1810 - ivi 1839). Dopo gli studî al Collège Stanislas di Parigi, e l'amicizia con J. Barbeyd'Aurevilly, che ebbe anche in seguito su di lui una certa influenza, fece parte [...] prosa Le Centaure e La Bacchante (pubbl. post.). I suoi versi sono mediocri, ma il loro valore è di documento d'una esperienza artistica e spirituale profondamente vissuta. Importanti anche il suo Journal (1862) e la sua corrispondenza. n La sorella ...
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Incisore (Valognes 1847 - Parigi 1898). Incise per lo più vedute e scene di genere, integrando l'acquaforte con la puntasecca e l'acquatinta, con effetti di grande finezza. Ha illustrato soprattutto i [...] romanzi di Barbeyd'Aurevilly. ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] Sala, in Scritti vari, a cura di G. Cugnoni, IV, Roma 1888, pp. 241, 251, 252, 255, 259-263; J. Barbeyd'Aurevilly, Mémoires histor. et littér., Paris 1893, pp. 213-225; E. L. Fischer, Kardinal C. Lebens- und Charaktorbild des grossen Ministers Pius ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] B. girò Don Giovanni, ispirato a Le plus bel amour de Don Jean, novella di Les diaboliques (1874) di J.-A. Barbeyd'Aurevilly. Don Giovanni mostra il perverso e diabolico rapporto tra un Don Giovanni mefistofelico, la sua amante, che per un breve ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] 1948 su "L'écran français" (nr. 144) e intitolato Naissance d'une nouvelle avant-garde: la caméra-stylo, al quale soprattutto è legato uno dei racconti di Les diaboliques di J.-A. Barbeyd'Aurevilly, ed è interpretato da una ventenne Anouk Aimée, al ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] 1933; J. Green, I cattolici, Roma 1934; J. De La Varende, Il centauro di Dio, Milano 1940; J.-A. Barbeyd'Aurevilly, La stregata, Firenze 1946. Aggiungiamo i dati relativi ad alcune ristampe recenti: S. Francesco, Vicenza 1977; Amare e credere, ibid ...
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DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] causeur più che un narratore, brioso, umorista, caustico, filosofeggiante), gli procurarono molti amici, come F. E. Godefroy, G. Barbeyd'Aurevilly, C. Buet, M. Rollinet, e l'accesso a molti circoli e salotti. Divenne presto redattore di Le Gaulois ...
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