Baritono italiano (Mariano Comense 1898 - Monza 1978). Dopo il debutto a Lodi (1922), si esibì nei principali teatri italiani e stranieri; nel 1930 fu alla Scala di Milano, dove cantò quasi ininterrottamente [...] che comprendeva anche Wagner e l'opera contemporanea, pur eccellendo in quello romantico italiano. Fu l'ultimo grande rappresentante dei baritoni grand-seigneur di tradizione ottocentesca, per la morbidezza del canto e per il fraseggio aulico. ...
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BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] ).
Il soggiorno in America fu importante per il B., ma non comportò un'affermazione facile data la presenza di baritoni quali Titta Ruffo, G. De Luca, A. Scotti, artisti idolatrati dal pubblico americano: utilizzato sovente quale sostituto, egli patì ...
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BATTISTINI, Mattia
Ada Zapperi
Nacque a Roma il 27 febbr. 1856, da Luigi, medico, e da Elena Tomassi. Studiò a Roma, dove si iscrisse alla facoltà di medicina dell'università. Incoraggiato sin da ragazzo [...] . 167-180; F. W. Gaisberg, La musica e il disco, Milano 1949, pp. 109-112, 113-115; F. Palmeggiani, M. B.(il re dei baritoni), Milano 1949; E. Gara, I cantanti di mezzo secolo, in Cinquant'anni di Opera e Balletto in Italia, Roma 1954, pp. 39 s., VII ...
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Strumento a fiato costituito da un tubo di legno (di ebanite o metallo) diritto che termina a una delle estremità con una piccola svasatura a campana e all’altra con un bocchino munito di ancia. Realizzato [...] si distinguono dai c. normali i c. piccoli in re, mi-b e la-b (utili per gli acuti, soprattutto nelle bande, dove hanno spesso la funzione che in orchestra hanno i violini), i c. contralti, detti anche c. baritoni, in mi-b e in fa, e i c. in si-b. ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] di 2 lire l'uno. Questi cilindri - tutti perduti - furono però messi in commercio sotto i nomi dei più importanti baritoni del momento (G. Kaschmann, V. Maurel e altri).
Bibl.: R. Giraldi, L'Accad. filarmonica romanadal 1868 al 1920, Roma 1930 ...
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DANISE, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli l'11 genn. 1883 da Enrico e da Pasqualina Capaldo. Iniziò gli studi di canto sotto la guida di L. Colonnese, continuandoli al conservatorio S. Pietro [...] fra l'altro il ruolo del protagonista nella prima rappresentazione italiana del Principe Igor di A. Borodin, lo inserì fra i migliori baritoni di quel periodo. Dopo aver cantato ancora alla Scala (1916-17) e al Costanzi (1917-18), fu scritturato dal ...
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Baritono, nato a Este (Padova) il 13 gennaio 1936. Ha studiato canto al Conservatorio di Padova con E. Fava Ceriati, debuttando (1961) al Teatro Sperimentale di Spoleto nel ruolo del Conte di Luna ne Il [...] (Palermo, 1969), Eugenio Onegin (Genova, 1971) e Beatrice di Tenda (Torino, 1973).
Considerato uno dei baritoni più sensibili della sua generazione, B. possiede intelligenza interpretativa, aristocratica presenza scenica, grande duttilità vocale ...
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GOBBI, Tito
Lorenzo Tozzi
Baritono italiano, nato a Bassano del Grappa il 24 ottobre 1913, morto a Roma il 5 marzo 1984. Frequentò la facoltà di Giurisprudenza a Padova, studiando contemporaneamente [...] massimi cantanti-attori di tutti i tempi, G. si segnalò verso gli anni Cinquanta come uno dei baritoni più duttili del panorama operistico internazionale. Il suo repertorio ha spaziato praticamente nell'intera gamma baritonale (Sharpless, Marcello ...
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GRANFORTE, Apollo (Apollinare)
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Legnago, nel Veronese, il 20 luglio 1886. Nel 1905 emigrò con la moglie in Argentina; dotato di una potente voce baritonale, intraprese [...] e intelligenza artistica, gli procurò subito un ampio consenso di pubblico, tanto che possiamo oggi considerare il G. uno dei baritoni più amati del tempo: fu sempre molto richiesto sia in Italia sia all'estero (tenne tournées in Australia nel 1924 ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] fondamentali, ma a volte non sufficienti. Non sono infrequenti casi di voci di basso estese quanto quelle dei baritoni, di baritoni dall'estensione tenorile e di mezzosoprani assimilabili, sempre come estensione, ai soprani. In questi casi l'elemento ...
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