Voce maschile intermedia tra quella del tenore e quella del basso (per l’estensione ➔ voce). Ebbe chiave propria, mentre oggi legge in quella di basso (➔ chiave). Poco importante nella polifonia, questa voce è invece apprezzatissima nell’opera teatrale, dove le è spesso affidata la parte di protagonista. Riferito al nome di uno strumento musicale, il termine b. indica strumenti che, tra quelli della ...
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Bastianini, Ettore. – Baritono italiano (Siena 1922 – Sirmione 1967). Dotato di una voce estesa, potente e solida, scura alle origini, oltre che di una notevole presenza scenica, B. ha esordito come basso, [...] a Covent Garden a Londra, Salisburgo, Chicago, tra gli altri. Interprete in venti opere diverse alla Scala come baritono principale, ha cantato ruoli di diverso genere: da quelli belcantistici a quelli verdiani, da quelli veristi a quelli pucciniani ...
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Nome d'arte del baritono Leonard Vaarenov (New York 1911 - ivi 1960). Studiò a New York e a Milano, e nel 1939 esordì al Metropolitan di New York, affermandosi rapidamente a livello internazionale come [...] uno dei maggiori interpreti del repertorio verdiano ...
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Basso-baritono austriaco (Vienna 1929 - ivi 2000). Ha studiato a Vienna dove dal 1960 è stato attivo presso la Staatsoper. Apprezzato interprete mozartiano e straussiano ha preso anche parte a prime rappresentazioni [...] di musica contemporanea al festival di Salisburgo. Si è dedicato anche al repertorio liederistico ...
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Basso baritono italiano (Mantova 1938 - ivi 2017). Fraseggio squisito, stile impeccabile, sillabato perfetto, vis comica irresistibile ne hanno fatto una presenza insostituibile in tutte le parti buffe [...] del repertorio settecentesco e ottocentesco. Debuttò nel 1960 e presto si impose in tutto il mondo specialmente in Il barbiere di Siviglia, Cenerentola, L'italiana in Algeri, Il matrimonio segreto, L'elisir ...
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Basso-baritono statunitense (n. Kolby, Kansas, 1940). Dopo la vittoria al concorso del Metropolitan nel 1972, ha debuttato alla New York City Opera (Carmen) e si è poi imposto sui palcoscenici europei [...] (Firenze, Glyndenbourne, Salisburgo). Dotato di una straordinaria estensione vocale e di grande presenza scenica, possiede un vasto repertorio che spazia da Mozart a Stravinskij. Si è distinto come una ...
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Nome d'arte del baritono belga Joseph Van Damme (n. Bruxelles 1940). Ha debuttato nel 1968 a Salisburgo con la Rappresentazione di Anima et di Corpo di E. de' Cavalieri, imponendosi poi a livello internazionale [...] per la sua presenza scenica, la tecnica nitida e l'estrema duttilità vocale. Il suo repertorio spazia da Mozart a Wagner, senza trascurare l'opera francese. Nel 1983 è stato il primo interprete dell'opera ...
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Álvarez, Carlos. – Baritono spagnolo (n. Malaga 1966). Sulle scene a partire dagli anni Novanta, ha rivestito importanti ruoli, tra cui Don Carlo in Ernani di G. Verdi; Don Carlo di Vargas ne La forza [...] del destino di Verdi; Figaro ne Il barbiere di Siviglia di G. Rossini; Rodrigo in Don Carlos di Verdi; e i ruoli principali in Don Giovanni e le Nozze di Figaro di Mozart e nel Simon Boccanegra di Verdi. ...
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Meoni, Giovanni. – Baritono italiano (n. Genzano di Roma 1964). Ha iniziato giovanissimo i suoi studi musicali seguendo gli insegnamenti di L. Ferri a Roma. Tra il 1991 e il 1993 ha vinto importanti concorsi [...] nazionali e internazionali tra i quali il Battistini, il Ricciarelli, il Basiola. Dopo aver debuttato nel ruolo di Marcello nella Bohème al Teatro Vespasiano di Rieti, è stato sui principali palcoscenici ...
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Baritono italiano (Roma 1856 - Collebaccaro, Rieti, 1928). Studiò con V. Persichini e debuttò a Roma nel 1878. Cantò poi nei maggiori teatri italiani e stranieri, riscuotendo ovunque vivo successo. ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. alla sillaba tonica, cioè con tono elevato),...
baritazione
baritazióne s. f. [der. di barite]. – Nella chimica industriale, metodo di ricupero dello zucchero dal melasso: consiste nell’aggiungere a questo, diluito, ossido idrato di bario che, unendosi al saccarosio, dà un prodotto insolubile...