Letterato (Barletta 1800 - Napoli 1879); viaggiò lungamente in Italia e all'estero; purista e classicista, fu però aperto ai più varî influssi romantici, cosicché intorno al suo Ugo da Cortona (1839) si [...] accese una significativa polemica: romantico lo chiamavano gli uni, classicista esemplare gli altri. Scrisse anche Claudio Vanini o L'Artista (1835), romanzo in versi che narra la storia di un artista ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] aristocratica e le idee repubblicane del padre, noto per la partecipazione alla lotta risorgimentale e per gli studi filosofici, sia pure superficiali.
Nato nel 1843 e morto nel 1888, il padre Giuseppe ...
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BERNARDINI, Francesco
Maurizio Barletta
Nacque a Lecce il 25 ott. 1857 da Tommaso e da Anna Maria Gorgoni. Cominciati gli studi giuridici a Napoli, non conseguì mai la laurea; si interessò anche di [...] filologia, ma senza approfondimenti; inoltre la morte del padre aggravò la sua già precaria situazione economica, e lo spinse a quella attività di poligrafo, non sempre elevata, che fu poi sua caratteristica.
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o La disfida di Barletta Romanzo (1833) del patriota, uomo politico e scrittore M. D'Azeglio (1798-1866). Preceduta di qualche anno da un dipinto di d'A. (La disfida di Barletta, 1831), l'opera narra l'amore [...] di un forte campione per Ginevra, moglie d'un altro italiano, campione dei francesi, la violenza usata su di lei dal duca Valentino, la morte del marito di lei nella disfida; sullo sfondo c'è l'Italia, ...
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DI LEO, Mario
Marina Frettoni
Nacque a Barletta da nobile famiglia verso il 1500, ed ivi compi i primi studi; conseguì all'università di Napoli il titolo di utriusque iuris doctor, con il quale è nominato [...] 319-324; Notiziario, a cura di G. Petraglione, in Japigia, XIII (1942), 3, p. 207; Notiziario. Una lirica ined. di M. D. poeta barlettano del sec. XVI, a cura di G. Petraglione, ibid., XIII (1942), 4, pp. 265-266; Marc'Antonio Epicuro, I drammi e le ...
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GAMBINO, Niccolò (Nicola)
Laura Riccioni
Nacque a Barletta agli inizi del sec. XVI da Antonio, sindaco di quella città nel 1516 e consigliere per otto anni dell'università (Municipio) dal 1° sett. 1514. [...] dolore del padre al momento del distacco. Addottoratosi in diritto nel 1538, si fregiava del titolo di professor legum. A Barletta godeva della stima di un notaio piuttosto famoso, Giacomo de Geraldinis. Nel 1552, in un atto relativo a una vertenza ...
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Uomo d'arme la cui fama è legata alla disfida di Barletta (13 febbr. 1503). Si chiamava forse Bartolomeo Giovenale o Giovanni Bartolomeo F.: lodigiano, o ferrarese, o parmense, di lui si sa pochissimo. [...] Pare che morisse nel 1525 per una caduta da cavallo. La leggenda lo ha celebrato come il più valoroso dei cavalieri della disfida dopo Ettore Fieramosca.
Il personaggio letterario
Alla leggenda si è ispirato ...
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Poeta dialettale (Roma 1870 - ivi 1946); redattore capo per molti anni (dal 1900) del Rugantino. Autore di versi (La sfida de Barletta, 1896; Quo Vadise?, 1900; ecc.) di facile ma arguta vena, e di qualche [...] commedia (Ghetanaccio, 1924; ecc.), pure in dialetto romanesco ...
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Umanista (Galatone 1444 o 1448 - Lecce 1517), detto il Galateo dalla sua patria. Medico e segretario di Alfonso duca di Calabria, medico di Ferrante il Vecchio, fu sempre fedelissimo agli Aragonesi. Scrisse [...] di medicina, di religione, di storia (narrazione della disfida di Barletta, 1503; polemica contro il Valla sulla donazione di Costantino, 1510); lo scritto più importante è il trattato sull'educazione del principe De educatione (1505-08), notevole ...
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Poeta giocoso (Norcia 1572 - ivi 1637). Governatore di piccole città pontificie, è ricordato per i poemi la Moscheide (1624), in cui canta la guerra di Domiziano alle mosche, la Franceide (1629) sul "mal [...] francese" (e vi è inserito l'episodio glorioso della disfida di Barletta), l'Eneide travestita (1633), parodia di Virgilio. ...
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barletto2
barlétto2 s. m. [etimo incerto]. – Strettoio di cui è munito, a una estremità, il banco da falegname, e che serve spec. a fissare sul piano superiore del banco le tavole da piallare.