CARACCIOLO, Petraccone
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Della nobile famiglia napoletana, nacque da Giacomo, conte di Brienza, e da Lucrezia Del Balzo in località imprecisata, probabilmente verso la metà del XV secolo.
Il 2 nov. [...] Regno fra Francesi e Spagnoli il C. prendesse posizione per questi ultimi, poiché il 9 ott. 1502 Gonzalo de Cordoba, da Barletta, dove si era asserragliato, lo ringraziò per gli aiuti in denaro ed in viveri che erano stati da lui forniti.
Alla morte ...
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COLONNA, Fabrizio
Franca Petrucci
Nacque con ogni probabilità tra il 1450 e il 1460 da Odoardo, duca dei Marsi, e da Covella (Jacovella) di Celano.
Nel 1465, alla morte del padre, Ferdinando d'Aragona, [...] l'ultima battaglia di Seminara, che aveva visto sgominato l'esercito francese - Consalvo di Cordova prese l'iniziativa e uscito da Barletta con tutte le truppe affrontò, il 28, i Francesi a Cerignola. Il C., che con la sua cavalleria leggera era all ...
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BONCIANI, Gaspare
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Nacque da una famiglia fiorentina impegnata da tempo nella mercatura. Un Gagliardo di Neri Bonciani, probabilmente suo antenato, era stato "discepolo" della compagnia dei Peruzzi [...] pratesi G. Florio e G. Stefani. Insieme con Giacomo Kotruljevic, invece, il B. stesso nel 1431 prese in affitto le saline di Barletta e di Salpi.
Le ultime notizie sul B. risalgono al 1435. Con una lettera del 1º luglio di quell'anno egli chiedeva a ...
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ACCIAIUOLI, Angelo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Iacopo e di Costanza di Beltrame de' Bardi, visse a Firenze nel sec. XV. Nel 1415 fece parte dell'ambasceria inviata da Firenze a Giovanna II, per congratularsi [...] a suo figlio Lorenzo, cui toccò la sede di Arezzo, di minore importanza. Scoperta la congiura, l'A. fu relegato a Barletta (1466) e quindi bandito (13 giugno 1467) per aver rotto il confino. Non potendo ottenere il perdono dei Medici, fu privato ...
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DENISY, Gazo de
Joachim Göbbels
Discendeva da una nobile famiglia francese proveniente dalla località di Saint-Mesme nell'attuale dipartimento di Seine-et-Oise, ma nulla si sa né dei suoi genitori né [...] colonia saracena di Lucera.
I Pipini erano allora la famiglia più potente della Puglia. Giovanni. un piccolo notaio di Barletta, grazie al suo lavoro a corte come maestro razionale e soprattutto in virtù della sua azione contro i musulmani, era ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] porpora da Paolo V, risultava - grazie al sommarsi dei benefici ecclesiastici a suo vantaggio lungo il tempo quali il priorato di Barletta e l'abbazia monferrina di Lucedio e "altri" - titolare d'una rendita che s'aggirava Sui 25-30.000 ducati annui ...
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DEL BALZO, Pirro
Franca Petrucci
Primogenito di Francesco, duca di Andria, e di Sancia di Chiaramonte, contessa di Copertino, sorella della regina Isabella, moglie di Ferdinando d'Aragona, nacque probabilmente [...] ad Andria.
Benché il D. avesse promesso, come gli altri baroni, che sarebbe andato ad ossequiare il re a Foggia o a Barletta, si recò invece presso il principe di Salerno e il 30 novembre arrivava al re sia la richiesta dei baroni di settanta uomini ...
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CARAFA, Ettore
Francesco Barbagallo
Conte di Ruvo, nacque in Andria il 29 dicembre del 1767, primogenito di Riccardo duca d'Andria, gran siniscalco del Regno, e di Margherita Pignatelli di Monteleone, [...] e si diresse verso la Capitanata; dopo qualche giorno di sosta a Foggia, si ricongiunse con la sua legione proveniente da Barletta e risalì la strada costiera per gli Abruzzi. Passò per Termoli, Vasto, Lanciano, Ortona a Mare, Francavilla, e giunse ...
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ISABELLA Del Balzo, regina di Napoli
Salvatore Fodale
Nacque il 24 giugno 1465 a Minervino, nel cui castello fu allevata, da Pirro Del Balzo, principe di Altamura, e Maria Donata Orsini, figlia di Gabriele [...] si fermò un giorno nella residenza vescovile, Giovinazzo, Bisceglie, Andria, dove rimase altri due giorni. L'11 giugno entrò a Barletta per la porta di S. Leonardo. Dopo avere fatto ingresso nella chiesa del S. Sepolcro, si stabilì nel castello, dove ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] di Leonida, del 1823, che non fu potuto presentare a Carlo Felice. Nel 1829, componendo un quadro sulla Disfida di Barletta, l'A. pensò che quell'episodio sarebbe riuscito di maggior efficacia educativa sugli Italiani se fosse stato narrato in prosa ...
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barletto2
barlétto2 s. m. [etimo incerto]. – Strettoio di cui è munito, a una estremità, il banco da falegname, e che serve spec. a fissare sul piano superiore del banco le tavole da piallare.