LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] , perfezionò lo studio del greco con il cappuccino Barnabada Pedona e cominciò a raccogliere un buon numero di opere di L. Spallanzani, I, Carteggi, V, a cura di P. Di Pietro, Modena 1985, pp. 441-443); V. Monti, Epistolario, a cura di A. Bertoldi, V ...
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MANNINI (Manini), Giacomo Antonio
Simona Dolari
Nacque a Bologna il 23 ag. 1646 da Domenico e da Anna Campanini, cugina del pittore quadraturista Andrea Seghizzi (così in Zanotti, I, p. 212, che costituisce [...] Seicento, II, Milano 1993, p. 154; D. Lenzi, Una residenza "da gran principe"…, in Palazzo Ranuzzi Baciocchi, a cura di E. Garzillo, drawings, New York 2003, s.v.; La chiesa di S. Barnaba a Modena, Modena 2003, p. 24; Z. Davoli, La raccolta di stampe ...
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TRAERI
Sauro Rodolfi
(Trajer, Traher, Trieri, Bersani, Bressani). – Famiglia di intagliatori, plasticatori, organari e cembalari, attivi soprattutto in Emilia durante il corso dei secoli XVII e XVIII.
Ugo, [...] dei tre, per non dire il più itinerante e versatile. Reduce da un falso matrimonio stipulato nel 1720 (e annullato nel 1725) a due tastiere, con i Tromboncini) e quello di S. Barnaba a Modena (1774, a due tastiere e positivo tergale).
Fonti e Bibl.: ...
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MAFFIOLO da Cremona, detto della Rama
Stefano Arieti
Nacque probabilmente nel terzo quarto del XIV secolo e fu originario di Cremona. Non si hanno tracce della famiglia nelle cronache della città.
La [...] il finestrone centrale dell'abside del duomo, progettato da Filippino daModena: è indicato come il disegnatore e il supervisore M. alle commissioni per il giudizio sulla statua di S. Barnaba, sempre nel 1402, e quella sul pavimento della nuova ...
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FORTI, Francesco Cipriano
Alfonso Garuti
Nacque il 20 marzo 1713 a Correggio (odierna provincia di Reggio nell'Emilia) da Giacomo e da Eugenia Ferrarini (Setti, sec. XIX; Gianotti Colleoni, sec. XIX). [...] , A. Torreggiani, coadiuvati da una serie di decoratori e pittori tra i quali anche il Forti. A Modena questi lavorò nel palazzo vescovile, dove dipinse alcuni Paesaggi tuttora esistenti nel salone, e nella chiesa di S. Barnaba dei padri minimi di S ...
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GREGORIO Grassi, santo
Giuseppe Croce
Nacque a Castellazzo Bormida, vicino ad Alessandria, il 13 dic. 1833, terzo dei nove figli di Giovanni Battista e Paola Francesca Moccagatta, e fu battezzato Pietro [...] Canali, da Parma, poi ministro generale dei frati minori. Trasferito quindi nel convento di S. Nicola di Carpi (Modena), causa martyrii, Roma 1932; G. Picconi - G. Ricci - Barnabada Cologna, Barbarie e trionfi, ossia le vittime illustri del San-Si ...
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CASTELVETRO, Giovanni Maria
Albano Biondi
Nacque in Modena forse nel 1522, tredicesimo figlio di Giacomo e di Bartolomea Della Porta. Laureato in legge, impiegato nella Marca d'Ancona e in altri luoghi, [...] dei battezzati della Parrocchia di S. Barnaba la nascita di una sua figlia nell'anno 1565; e un rogito del 22 dic. 1565 - una vendita a Simone Castelvetro - lo indica presente in Modena.
Certo è che daModena il C. dovette allontanarsi quando, con ...
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FOGLIANO (de Foliano), Guglielmo da
Corrado Corradini
Nobile reggiano, figlio, secondo quanto segnalato dal Tiraboschi (1824) sulla base di un perduto documento del 1210, di Barnabada Fogliano, nome [...] beni facenti parte dell'eredità matildica nelle contee di Reggio e di Modena. Il F., il cui nome, tra i testimoni laici, è preceduto da quelli dei membri della consorteria dei da Sesso e di Manfredo Lupi, veniva quindi annoverato tra i personaggi più ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] la nostra stirpe nel secolo ultimo: Barnaba Oriani, Giovanni Plana, Angelo Secchi, α): sen h = sen z sen δ + cos ϕ cos δ cos P, si calcola h che indicheremo con hs da questo si passa a z, e facendo zs − z si ha il tratto ZZ′. Si può anche fare h − hs ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] del calendario presso gli orientali è da ricordare il barnabita italiano Cesare Tondini de' Quarenghi (1839 tutto il 1500 èg., 2077 d. C.); R. Campani, Calendario arabo, Modena 1914 (pubbl. del Corpo di stato maggiore; la comparazione è data per gli ...
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