Architetto (Bologna 1670 circa - ivi 1759); lavorò sempre a Bologna, dove costruì, sfruttando scenograficamente la struttura naturale del Colle della Guardia, la chiesa della Madonna di San Luca (a pianta [...] tenaglia e alta cupola), sua opera principale, l'arco del Meloncello, il palazzo Bosdari, e rinnovò l'interno della chiesa di S. Domenico. È il più significativo architetto barocco bolognese; adottò, in modo personale, forme e temi dell'architettura ...
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Complesso di dottrine a sfondo mistico diffuse nel 17° sec., incentrate sull’affermazione della necessità della preghiera di quiete, di un atteggiamento cioè di totale e puro abbandono contemplativo in [...] si connette con le concezioni sulla preghiera che cominciarono a divulgarsi durante la Controriforma per svilupparsi nell’età barocca (prevalenza della preghiera privata e mistica sulla liturgica). Grande influenza ebbero gli scritti dello spagnolo J ...
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Cronista (Parigi 1546 - ivi 1611). Nel suo Journal (pubbl. 1621), fonte storica pregevole soprattutto per l'abbondanza di dati aneddotici, narrò gli avvenimenti di Francia dal 1574 al 1611. n Il figlio [...] ), poeta, uno dei primi membri dell'Académie de France, scrisse versi per i balletti di corte, una tragicommedia (La belle esclave, 1643), una commedia (L'intrigue des filous, 1644), che segnano il passaggio dall'estetica barocca al gusto classico. ...
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WELLESZ, Egon
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Vienna il 21 ottobre 1885. Si laureò in filosofia nel 1908 all'univ. di Vienna e studiò composizione con Arnold Schönberg, musicologia con Guido Adler. [...] all'univ. di Oxford. Compositore influenzato da varî elementi culturali, che vanno dall'antica musica modale alla musica barocca, alle esperienze schönberghiane, è autore di una vasta produzione.
Questa comprende le opere Die Prinzessin Girnara (1921 ...
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Pittore, nacque nel 1668 a Praga, morì nel 1739 a Kutná Hora. Allievo del pittore di corte Christian Schröder di Praga, dipinse a Praga e nei castelli in campagna dell'aristocrazia cèca e principalmente [...] Hora. Lavorava molto e rapidamente. I suoi numerosi quadri nelle chiese cèche appartengono ai migliori saggi della pittura barocca: nella composizione sono concepiti alla maniera dei "tenebrosi" italiani, con violenti contrasti e con un forte senso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le esigenze di un recupero d’immagine per la città capitale della Controriforma [...] di Attila e Leone Magno, prototipo, quest’ultimo, della pala d’altare marmorea destinato ad avere poi grande seguito nella Roma barocca.
Al pari dei suoi predecessori, Innocenzo X non si sottrae al dovere di munificare la propria famiglia e ancor più ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] E Orozco Diaz, Una escultura firmada de G, C., in Cuadernos de arte [Granada], III [1938], pp. 179 s.). Il timbro barocco delle sculture in marmo del C. appare temperato dalla vena classicista, come nella opulenta Maddalena del 1695 (già nella chiesa ...
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CORNACCHINI, Agostino
Robert Engass
Figlio di Ludovico e di Lucia Niccolai, nacque a Pescia il 26 ag. 1686 (Faccioli, 1968), ma già quando aveva undici anni si trasferì a Firenze con la famiglia.
Nel [...] di gran lunga più influente nella scultura fiorentina barocca. Altra data importante per la carriera dello scultore di qualità ineguale, l'opera del C. fu importante per il tardo Barocco romano.
Fonti e Bibl.: Firenze, Biblioteca nazionale, ms. Pal. E ...
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PALERMO 1108, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo decennio del V sec. a. C. J. D. Beazley lo considera operante sotto l'influenza di Makron e gli assegna tre grandi vasi [...] una notevole personalità artistica nel cui segno nitido e scorrevole non rimangono in verità molte tracce della calligrafia ridondante e barocca di Makron. In particolare il cratere a calice di Palermo, da cui gli viene il nome, appare un'opera così ...
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Storico ceco (Malý Rohozec, Turnov, 1870 - Praga 1937), prof. all'univ. Carlo di Praga. Le sue più importanti opere sono: Dějiny valdštejnského spiknutí ("Storia della congiura di Wallenstein", 1895); [...] ); Jan Žižka a jeho doba ("Giovanni Žižka e la sua epoca", 4 voll., 1927-33). È nota la sua polemica con T. G. Masaryk sulla storia della nazione ceca, di cui sostenne la continuità, rivalutando l'epoca barocca ai fini del successivo risorgimento. ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...