CORNACCHIOLI, Giacinto
Alessandra Cruciani
Nato ad Ascoli Piceno intorno al 1599 da famiglia di agiate condizioni, ricevette la sua prima educazione musicale nella città natale e dal 1607 entrò a far [...] sua fama è oggi legata alla Diana schernita, che era stata prescelta per allietare il pubblico aristocratico della Roma barocca durante le sfarzose feste del carnevale del 1629. Appartenente al genere bucolico e mitologico in auge nei primi decenni ...
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Poeta e filologo tedesco (Erfurt 1632 - ivi 1707). Dapprima come soldato, poi come studente, condusse una vita vagabonda, finché assunse l'incarico di segretario di corte nella nativa Turingia. Dal 1668 [...] , cioè di Erfurt) scrisse la Geharnschte Venus (1660), raccolta di liriche fra cui alcune delle migliori dell'epoca barocca. Meno significativi sono i lavori teatrali, detti di Rudolstadt perché per lo più rappresentati in tale città, rimasti d ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] quanto a contenuti e quindi quanto a limiti temporali. Il mutamento più consistente riguarda le connessioni tra Rinascimento e Barocco: il Barocco era infatti visto nascere nella prima metà del sec. 160 da K. Gurlitt, A. Muñoz, A. Riegl, H. Wölfflin ...
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PONZANELLI, Giacomo Antonio
Fausta Franchini Guelfi
PONZANELLI (Ponsonelli), Giacomo (Jacopo) Antonio. – Nacque a Carrara nel 1654 da Giovanni, scultore in marmo di una famiglia di marmorari documentati [...] stato del marmo al tempo di Carlo I. Il carteggio del Duca e i suoi rapporti con la committenza aristocratica in epoca barocca, in Carlo I Cybo Malaspina..., a cura di O. Raffo Maggini - B. Fusani, La Spezia 2005, p. 392; F.Franchini Guelfi, Artisti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] con Evaristo Baschenis e soprattutto a Napoli, con le botteghe familiari dei Ruoppolo e dei Recco. Alla natura morta barocca si collegano direttamente gli sviluppi settecenteschi del genere che, fatti salvi i pochi e notevoli casi in cui è rivalutato ...
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AURELI, Aurelio
Claudio Mutini
Nacque a Murano nella prima metà del sec. XVII. Nel 1652 compose il primo dramma per musica, l'Erginda, inaugurando una prodigiosa carriera letteraria che si concluderà [...] , l'attività dell'A. si inquadra immediatamente entro i limiti di gusto e di sensibilità che caratterizzarono a Venezia l'opera barocca della quale l'A. è pronto semmai a cogliere gli spunti più facili ed appariscenti, ad esasperare gli elementi più ...
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Poeta, scrittore e autore drammatico austriaco (St. Marienkirchen 1890 - Linz 1965). Figlio di contadini, si ispirò costantemente al primitivo mondo rurale in cui era nato, sia nei volumi di versi, celebranti [...] vigorosa produzione drammatica, in cui le passioni umane, rappresentate attraverso la deformazione di una mascherata popolaresco-barocca, esplodendo con elementare crudezza e pagana vitalità, continuamente insidiano i valori del messaggio cristiano e ...
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KEMPE, Martin
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato a Königsberg nel 1637 (?), morto il 10 agosto 1682. Compì con S. Birken (Betulius) un viaggio in Olanda e in Inghilterra, e poco dopo la pubblicazione [...] e di varî volumi di liriche profane e religiose, in cui per lo più ricalcò motivi e forme della poesia barocca, senza imprimervi una decisa nota personale, congiungendo, senza una più profonda elaborazione, ai modi tipici della letteratura secentesca ...
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MAZZANTI, Lodovico
Emilia Capparelli
– Figlio di Giovan Antonio e di Margherita Petronilla Belli, nacque a Roma il 5 dic. 1686.
Trascorse l’infanzia a Orvieto, città d’origine dei suoi genitori, ma [...] del M. si inserisce pertanto nella temperie culturale del primo Settecento romano determinata dal dialettico rapporto delle poetiche barocca e classicista. Fondamentale per il pittore fu, infatti, oltre alle lezioni del Baciccia e di G. Lanfranco ...
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AVERSA, Raffaello
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Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) verso il 1589, entrò nell'Ordine dei chierici regolari minori (caracciolini). Visse quasi sempre a Roma, impegnato in responsabilità di governo [...] come teologo. Significativi alcuni suoi scritti che sono caratteristica espressione della così detta scolastica barocca: una Logica Institutionibus praeviis, quaestionibus contexta,Romae 1623, e una Philosophia metaphysicam physicamque complectens ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...