CESTARO, Giacomo (Iacopo)
Renato Ruotolo
Nacque nel 1718 a Bagnoli Irpino (Avellino; cfr. De Rogatis, Sanduzzi); nel 1743 era ancora un pittore sconosciuto se De Dominici non lo cita nelle sue Vite dei [...] ) sia attraverso la conoscenza diretta dell'opera dei Lanfranco, l'artista che aveva dato l'avvio alla grande decorazione barocca e a cui tutti i grandi nopoletani mai avevano cessato di guardare. Infatti gli Evangelisti di SS. Filippo e Giacomo ...
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MUSMECI CATALANO, Giuseppe Maria
Marco Catucci
– Nacque ad Acireale, probabilmente negli ultimi anni del XVII secolo.
Le scarse sono notizie biografiche, tramandate quasi unicamente da un manoscritto [...] , una tragedia profana, ambientata in un altro scenario, il palazzo di Erode. La tragedia regale appare ancora pienamente barocca, a cominciare dalle scelte onomastiche, affini a quelle dei romanzi secenteschi e di un altro dramma di Perrucci, La ...
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MARCHI, Alberto
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Cagliari il 1° febbr. 1739 da Giovanni Gavino e da Maria Rita Serra.
Nel 1753, compiuti gli studi inferiori, entrò nell'Ordine dei carmelitani a Cagliari [...] , la forbita e sorvegliata oratoria del M. segnò un netto salto di qualità in una tradizione ancora caratterizzata dalla cultura barocca e spagnolesca. Ne è prova la raccolta delle sue Orazioni panegiriche, pubblicate a Cagliari nel 1784 a cura di G ...
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ROSSI, Mario
Andrea Malvano
ROSSI, Mario. – Figlio di Gustavo, nacque a Roma il 29 marzo 1902. Non si hanno notizie della madre.
Studiò nel conservatorio di Santa Cecilia, diplomandosi nel 1925 in composizione [...] al servizio della nuova musica». Rossi coltivò inoltre una predilezione per gli arrangiamenti orchestrali di musiche dell’età barocca e per il Novecento italiano (Casella, Respighi, Leone Sinigaglia, Ildebrando Pizzetti). Nel 1960 ricevette il premio ...
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MANGANI, Innocenzo
Valentina Frasca Caccia
Nacque a Firenze intorno al 1608; dei suoi genitori sono ignoti i nomi. Susinno, il suo maggiore biografo, informa sulla provenienza fiorentina e sulla formazione [...] ), così come riferisce La Farina (p. 100).
Le fontane, eseguite in tempi diversi con fattura tipicamente barocca, furono pesantemente danneggiate dal terremoto del 1908; e solo due vennero successivamente ricollocate nel luogo originario, mentre ...
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CASTELLO, Dario
Ariella Lanfranchi
Compositore, nato nella seconda metà del sec. XVI a Venezia, dove svolse gran parte della sua attività artistica e dove probabilmente morì nella prima metà del sec. [...] se cambiava nelle diverse sonate che costituivano una raccolta) che per tutto il Seicento e fino alla fine dell’età barocca (1750 circa) venne acquistando una sempre maggiore importanza – per quantità e qualità di edizioni – e caratteri sempre più ...
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CASOTTI, Andrea Agostino
Claudio Mutini
Nacque a Prato da Giovan Ludovico e da Maria Porzia di ser Leonardo Raffaelli in data imprecisabile, ma sicuramente successiva al 1679, anno in cui nacque il [...] fiorentina. Peraltro l'orazione del C. mostra, a parte l'occasionalità della scrittura, precise derivazioni dalla oratoria barocca, la cui tradizione sopravvive in pieno clima arcadico - e non soltanto nella prova del modesto letterato pratese ...
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EDERI, Pietro Giuseppe
Maria Giuseppina Marotta
Nacque a Bergamo il 4 sett. 1637. Dopo l'istruzione elementare, ricevuta in casa, studiò presso il convitto dei fratelli Pasta, riaperto nel 1647.
Il [...] italiani, l'E., sfilisticamente più prossimo a P. Segneri che a E. Orchi, preferisce un temperato atticismo: alla magniloquenza barocca è concessa quasi soltanto la copiosità di maiuscole; le metafore ricorrono di rado, e per lo più appartengono agli ...
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JANIGRO, Antonio
Ennio Speranza
Nacque a Milano il 21 genn. 1918 da Nicola, originario del Molise, e da Maria Cavo, ligure.
Lo J. crebbe in un ambiente musicale "ma tragico" (cfr. intervista rilasciata [...] linea con la sua personalità culturale era l'ampiezza del suo repertorio: contribuì come pochi alla diffusione della musica barocca nei primi decenni della sua rinnovata fortuna, ma il Novecento non mancava mai nei suoi programmi e tenne a battesimo ...
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DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] , nebbia, ombr'aria, o vento".
La tragedia godette di grande fortuna sia ai suoi giorni sia al culmine della civiltà barocca, spia di un certo gusto bizzarro, sensuale ed immaginifico. Sulla scia di S. Speroni (Canace, composta nel 1542, pubbl. nel ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...