GENTILI (Gentile)
Maria Selene Sconci
Famiglia di ceramisti attiva a Castelli (presso Teramo) dalla seconda metà del XVII a tutto il XVIII secolo. Le sorti dei G. si intrecciano con quelle di altri due [...] una mano felice sempre in grado di associare un buon disegno a una ben calibrata capacità compositiva memore della retorica barocca dei gesti e degli affetti e sensibile alle istanze di un'Arcadia estetizzante e teatrale; proprio tale eclettismo gli ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] l'arte del C. rientra nella tendenza dominante a Roma in quegli anni che viene definita correntemente col termine di classicismo barocco. Il suo atteggiamento sembra tuttavia già ora più aperto di quello di pittori a lui affini come N. Berrettoni, G ...
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BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] del Bernini, aveva già ottenuto dal letterato fiorentino l'impegno di scriverne la vita. Il più grande artista dell'età barocca era scomparso nel turbine di una fama esaltata e avversata. Sostanzialmente la Vita del Cav. G. L. Bernino, Firenze 1682 ...
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SOMMARUGA, Giuseppe
Raffaella Catini
– Nacque a Milano l’11 luglio 1867 da Giacomo, decoratore, e da Elisa Biffi. A partire dal 1883 frequentò il corso tenuto da Camillo Boito presso la scuola di architettura [...] i legamenti logici, anche se la personalità di Mazzucotelli esplode, geniale, surclassante. L’opera, definibile come liberty, barocca o eclettica, ritiene un suo eloquente vigore compositivo, malgrado la dicotomia espressiva tra il fronte sul corso ...
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SOTTSASS, Ettore senior
Caterina Toschi
SOTTSASS, Ettore senior. – Nacque il 12 aprile 1892 a Nave San Rocco in provincia di Trento, allora austro-ungarica, da Giovanni Battista e da Rosa Zanetti.
Frequentò, [...] la loro indipendenza dalla linea difesa in città da Giovanni Chevalley, architetto-ingegnere portavoce della tradizione barocca piemontese. Il comitato fu incaricato di pianificare una mostra di architettura moderna nell’ambito della «Mostra ...
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CAVALLINO, Bernardo
Oreste Ferrari
Figlio di Giovanni Maria e di Beatrice Lopes, nacque a Napoli, dove fu battezzato il 25 ag. 1616 nella parrocchia della Carità (ora S. Liborio). Èquesto l'unico dato [...] un processo di fusione tonale e di smagliante tenerezza che ben denota l'avvertimento della svolta pittoricistica, e dunque sostanzialmente barocca, che si manifestava a Napoli.
Anche se ha tutto il sapore di aneddoto, la circostanza riferita dal De ...
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PACCAGNINI, Angelo
Laura Zattra
PACCAGNINI, Angelo. – Nacque a Castano Primo (Milano) il 17 ottobre 1930, da Filippo, calzolaio e poi operaio, e da Rosa Marzorati, filandiera e casalinga, ultimo di [...] l’ensemble Ars Antiqua (attivo fino alla fine degli anni Ottanta), col quale eseguì musiche dal medioevo all’età barocca; trascrisse e pubblicò numerose partiture, Vivaldi e Benedetto Marcello inclusi, e incise vari dischi per la Fonit Cetra.
Nel ...
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SCOTESE, Giuseppe
Simone Caputo
SCOTESE, Giuseppe. – Nacque a Bari il 31 ottobre 1940, da Torquato Attilio, clarinettista, e da Nicoletta Perrotti, casalinga, terzo di quattro figli (Mariateresa, Lia [...] esecutori sull’interpretazione; l’organizzazione di corsi di perfezionamento strumentali e di seminari sulla prassi interpretativa barocca dell’organo solista e concertante (per valorizzare il settecentesco organo Fedeli della chiesa madre di Rocca ...
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CARDOINI, Andrea
Valerio Marchetti
Nato a Ginevra presumibilmente dopo il 1590, da Camillo di Cesare, proveniva da una nobile famiglia napoletana, i baroni di Parete, ascritta al "seggio" di Nido, esulata [...] cattolica antiriformata del Cinquecento, fortemente amplificata nella visione religiosa di un "convertito" di immaginazione barocca.
La descrizione cardoiniana della vita di Ginevra è infatti un prodotto dell'immaginazione controriformistica, un ...
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FAUSTINI, Modesto
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia da Giuseppe e Giovanna Porta il 27 maggio 1839- Il padre, falegname, e la madre morirono a breve distanza di tempo lasciandolo orfano in tenera [...] olio, la Ciociarina all'acquasantiera in S. Pietro, in cui la minuta silhouette contrasta con l'enorme e solenne struttura barocca (ibidem). Sempre di questo decennio sono la pala per l'altare della Madonna nella parrocchiale di Cologne e quella per ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...