Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] gli avrebbero permesso di realizzare strutture ardite e innovative.
Se lo paragoniamo al Bernini, l'altro grande esponente del Barocco, ci accorgiamo delle notevoli differenze tra i due: Bernini all'età di trent'anni era già artista affermato, si ...
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Struttura architettonica di dimensioni ridotte, autonoma o annessa a un edificio maggiore, per servire da ornamento e protezione a immagini sacre, raffigurazioni celebrative, epigrafi e così via. Presente [...] già nell’arte romana, è spesso costituita da due colonne o pilastrini con sovrapposto frontone (v. .). Nell’arte del tardo Cinquecento e barocca sono caratteristiche le e. che ospitano raffigurazioni della via Crucis. ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] quanto a contenuti e quindi quanto a limiti temporali. Il mutamento più consistente riguarda le connessioni tra Rinascimento e Barocco: il Barocco era infatti visto nascere nella prima metà del sec. 160 da K. Gurlitt, A. Muñoz, A. Riegl, H. Wölfflin ...
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MUTTONI, Francesco Antonio
Fausto Franco
Architetto, nato nel 1668 a Lacima, odierna Cima, presso Porlezza, sulla sponda italiana del Lago di Lugano, morto il 22 febbraio 1747. Recatosi a Vicenza in [...] secolo XVIII, la sua opera di architetto, considerevole per l'originalità con cui seppe rielaborare, quasi in edizione barocca, l'architettura del Palladio, improntando briosamente una vasta produzione di palazzi e di ville, tipico sfondo fiabesco al ...
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GRISSIANO
S. Spada Pintarelli
(ted. Grissian)
Località in prov. di Bolzano, nei pressi della quale sorge la piccola chiesa di S. Giacomo. L'edificio, di probabili origini altomedievali (Rasmo, 1962), [...] , mentre ha riacquistato l'originario soffitto piano nel restauro del 1956, che ha provveduto a demolire la volta barocca, completando così anche lo scoprimento degli affreschi romanici della parete orientale, iniziato trenta anni prima.Nella parte ...
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STAMS
G. Ammann
Città dell'Austria, in Tirolo, situata nel medio Oberinntal a km 40 ca. a O di Innsbruck nel distretto amministrativo di Imst.S., citata per la prima volta nel 1065 come feudo imperiale [...] , Corradino, a Napoli nel 1268, non è attestabile attraverso le fonti ed ebbe grande credito soltanto in epoca barocca (Köfler, 1971; Janotta, 1995). La chiesa abbaziale ospitava, accanto alle due sepolture davanti all'altare maggiore, la cripta ...
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YBL, Miklós
György Gombosi
Architetto ungherese, nato a Székesfehérvár, il 6 aprile 1814, morto a Budapest il 22 gennaio 1891. Studiò a Vienna e a Monaco, iniziando poi la sua carriera nello studio [...] 'Opera; condusse a termine la chiesa di S. Stefano, iniziò il nuovo palazzo reale. La sua arte si basa sullo studio continuo di Michelangelo, Palladio, G. Alessi, e dell'arte barocca, dal quale studio egli trasse una sua felicissima unità di stile. ...
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TORINO
Anna Bordoni
Vera Comoli Mandracci
(XXXIV, p. 28; App. I, p. 1056; II, II, p. 1005; III, II, p. 963)
Da tempo il comune di T. ha raggiunto la crescita demografica zero e si mantiene sul milione [...] Palazzo, dove con un grattacielo è stato sconvolto il rigoroso impianto planovolumetrico della grande piazza neoclassica) o della città barocca: per es. alcune case di piazza Castello (A. Vitozzi, dal 1584) e di via Po (A. di Castellamonte, 1673 ...
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WAGNER, Otto
Hans Tietze
Architetto, nato il 13 luglio 1841 a Vienna, morto ivi l'11 aprile 1918. Studiò nel politecnico di Vienna, con C. F. Busse nell'Accademia di architettura a Berlino e dal 1861 [...] della guerra a Vienna (1906); il Museo tecnico ivi (1907); e altre ancora. Lo stile del W., radicato nella tradizione barocca locale e nell'eclettismo del sec. XIX, si purificò circa il 1880 volgendosi a un "Rinascimento moderato" nel senso datogli ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...