Storico dell'arte, nato a Padova il 3 ottobre 1899. Direttore del museo di Bolzano dal 1933 al 1938, è prof. univ. dal 1939, poi (dal 1942) a Pavia dove insegna tuttora storia dell'arte miedioevale e moderna.
Si [...] scritti: I Bassano, Bologna 1931; L'architettura romanica veronese, Verona 1933; Il concetto di "luminismo" e la pittura veneta barocca, Milano 1946; Vicenza, I: Le chiese, Roma 1956. È autore di varî capitoli sulla storia dell'arte lombarda nella ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] Napoli 1964, pp. 19, 107; J. A. França, Une ville de lumières: la Lisbonne de Pombal, Paris 1965, ad Indicem;P.Portoghesi, Roma barocca..., Roma 1966, pp. 295, 420, 434; R. C. Smith, The Art ofPortugal 1500-1800, New York 1928, pp. 103 s., 234; C. de ...
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Storico dell'arte italiano (Roma 1884 - ivi 1960). Soprintendente ai monumenti del Lazio (1914-28), quindi direttore delle Antichità e Belle Arti del governatorato di Roma, diresse alcuni restauri di chiese [...] più discusse sistemazioni urbanistiche compiute a Roma durante il regime fascista. Si ricordano di lui alcuni volumi di sintesi (Roma barocca, 1918; Roma di Dante, 1923; Roma di Mussolini, 1935; ecc.). Svolse anche attività come architetto e pittore ...
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Scultore (Sintzheim, Palatinato, 1540-45 circa - Treviri 1616) a capo di una fiorente bottega, operò a Treviri dove si trovano le sue opere più importanti raccolte nel duomo: il pulpito (1570-72), decorato [...] riccamente nello stile dei Floris in rilievi arieggianti quelli di M. van Heemskerk, l'altare della Trinità (1585-97), l'altare di Tutti i santi e il monumento funerario di Giovanni di Schönenburg (1602), che già preludono all'arte barocca. ...
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Architetto (Bologna 1670 circa - ivi 1759); lavorò sempre a Bologna, dove costruì, sfruttando scenograficamente la struttura naturale del Colle della Guardia, la chiesa della Madonna di San Luca (a pianta [...] tenaglia e alta cupola), sua opera principale, l'arco del Meloncello, il palazzo Bosdari, e rinnovò l'interno della chiesa di S. Domenico. È il più significativo architetto barocco bolognese; adottò, in modo personale, forme e temi dell'architettura ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] E Orozco Diaz, Una escultura firmada de G, C., in Cuadernos de arte [Granada], III [1938], pp. 179 s.). Il timbro barocco delle sculture in marmo del C. appare temperato dalla vena classicista, come nella opulenta Maddalena del 1695 (già nella chiesa ...
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CORNACCHINI, Agostino
Robert Engass
Figlio di Ludovico e di Lucia Niccolai, nacque a Pescia il 26 ag. 1686 (Faccioli, 1968), ma già quando aveva undici anni si trasferì a Firenze con la famiglia.
Nel [...] di gran lunga più influente nella scultura fiorentina barocca. Altra data importante per la carriera dello scultore di qualità ineguale, l'opera del C. fu importante per il tardo Barocco romano.
Fonti e Bibl.: Firenze, Biblioteca nazionale, ms. Pal. E ...
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PALERMO 1108, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo decennio del V sec. a. C. J. D. Beazley lo considera operante sotto l'influenza di Makron e gli assegna tre grandi vasi [...] una notevole personalità artistica nel cui segno nitido e scorrevole non rimangono in verità molte tracce della calligrafia ridondante e barocca di Makron. In particolare il cratere a calice di Palermo, da cui gli viene il nome, appare un'opera così ...
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Pittore (Steinach am Brenner 1725 - Milano 1804). A Roma studiò l'antico e frequentò Winckelmann e Mengs; fu anche a Napoli e a Milano, ove dipinse nel palazzo Litta (Congresso degli Dei), nel Palazzo [...] (Bolzano, affreschi in S. Agostino, 1771-75) e del Tirolo (affreschi a Innsbruck, Volders, 1785), nonché della Baviera (Ettal, Münsterschwarzach, Weilheim), seguendo dapprima la tradizione barocca austriaca e accostandosi quindi al neoclassicismo. ...
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Scultore (Norton, Sheffield, 1781 - Londra 1841). Fondamentalmente autodidatta, si affermò presto a Londra per i suoi busti-ritratto, caratterizzati da acutezza psicologica e precisione realistica, e ottenne [...] (1826, Londra, St. Paul), monumento a Giorgio IV (1828, Londra, Trafalgar Square), ecc. A parte alcune concessioni al neoclassicismo, le sue opere mostrano rinnovati legami con la tradizione barocca e una particolare ammirazione per F. Roubiliac. ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...