Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] spaziali, in organismi monumentali e in sistemazioni urbane, che contribuirono in primo luogo alla creazione del volto di Roma barocca.
La cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria di Bernini è opera esemplare di tale concezione, che ritorna nelle ...
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Scultore (Marsiglia 1620 - ivi 1694). L'interpretazione della scenografia barocca, della teatralità enfatizzata da un'atmosfera luminosa, trovò espressioni di una certa originalità nell'opera di P. Egli, [...] infatti, seppe interpretare la sensuale scioltezza dei volumi berniniani in accenti melodrammatici, con un aperto compiacimento per la materia sapientemente rifinita.
Vita e opere
Figlio di un muratore, ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] architettura, una specie di miracolo di tecnica e, insieme, di stile. Grande fu il fascino del B. sull'architettura barocca europea. La sua nuova tematica spaziale esercitò profondo influsso sul Guarini e sugli architetti dei paesi tedeschi e boemi ...
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Architetto (n. forse Dresda 1703 circa - m. 1756). Appartiene alla scuola barocca franco-renana. Eresse una serie di castelli principeschi: Dornburg presso Jena, Hardisleben e Ilmenau; edificò l'Orangerie [...] di Gotha ...
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Scultore (Gavi, Alessandria, 1746 - Genova 1839). Nelle sue opere si affiancano tradizione barocca e istanze neoclassiche. Si dedicò soprattutto alla scultura decorativa: bassorilievo della Commedia nel [...] pronao del teatro Carlo Felice (perduto nell'ultima guerra mondiale); decorazioni plastiche in palazzo Doria-Tursi a Genova, bassorilievi e statue in varie chiese della Liguria ...
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Pittore e scrittore d'arte (Amburgo 1748 - Gottinga 1821). Artista formato sulla tradizione barocca romana e bolognese, è noto soprattutto per i suoi scritti, ricchi di informazioni erudite (Geschichte [...] der zeichnenden Künste, 1798-1808; Geschichte der zeichn. Künste in Deutschland und den vereinigten Niederlanden, 1815-20) ...
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Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] una serie di opere monumentali in cui l'A., nell'ultimo decennio della sua vita, dà la misura delle possibilità "barocche" del suo temperamento per natura e per educazione classicistico. Seguono (1646-53) il grande altorilievo dell'Incontro di Leone ...
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Storico dell'arte (Lipsia 1902 - Hampstead, Londra, 1983). Si è occupato soprattutto dell'arte barocca e dell'architettura moderna, compiendo studî fondamentali su tali argomenti (Die italienische Malerei [...] vom Ende der Renaissance bis zum ausgehenden Rokoko, 1928-30; Pioneers of the modern movement from W. Morris to W. Gropius, 1936; An outline of European architecture, 1942, trad. it. 1959; High Victorian ...
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Architetto, scultore, pittore (Napoli 1598 - Roma 1680), figlio di Pietro. È il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione [...] fu, nei secc. 17° e 18°, l'influenza del B. sulla scultura italiana e straniera. Il B. riassume l'ideale classico del Barocco romano: per il quale, infatti, il classicismo non è scolastico esempio ma modo d'intendere la realtà nella sua pienezza e ...
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Scultore (Vienna 1736 - Sárvár 1786). Fortemente influenzato da G. R. Donner, fu tipico rappresentante della scultura tardo-barocca viennese. Lavorò soprattutto per chiese ungheresi: altari, statue e rilievi. ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...