CIESA, Giacomo
Franco Barbieri
Nato a Vicenza il 21 febbr. 1733 da Camillo e Rosa Olivari e ivi abitante in parrocchia di S. Faustino, contrada di Santa Corona, viene detto (Bertotti-Scamozzi, 1780; [...] condotto nel 1883 da A. Muller, uno dei massimi raggiungimenti della "prima maniera" del C., sospesa tra enfasi "barocca. e grazia rococò" in un'aura deliziosamente démodée, quasi insensibile ai nuovi richiami della raison così diffusi nell'ambiente ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] re, 1758, smarrito) risentono del gusto dell'ambiente di Dresda della metà del secolo, dove prevaleva il tipo tardo barocco di ritratto di parata ispirato ai modelli francesi. Durante il regno di Stanislao Augusto il B. fu il ritrattista preferito ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] l'arte del C. rientra nella tendenza dominante a Roma in quegli anni che viene definita correntemente col termine di classicismo barocco. Il suo atteggiamento sembra tuttavia già ora più aperto di quello di pittori a lui affini come N. Berrettoni, G ...
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BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] del Bernini, aveva già ottenuto dal letterato fiorentino l'impegno di scriverne la vita. Il più grande artista dell'età barocca era scomparso nel turbine di una fama esaltata e avversata. Sostanzialmente la Vita del Cav. G. L. Bernino, Firenze 1682 ...
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CAVALLINO, Bernardo
Oreste Ferrari
Figlio di Giovanni Maria e di Beatrice Lopes, nacque a Napoli, dove fu battezzato il 25 ag. 1616 nella parrocchia della Carità (ora S. Liborio). Èquesto l'unico dato [...] un processo di fusione tonale e di smagliante tenerezza che ben denota l'avvertimento della svolta pittoricistica, e dunque sostanzialmente barocca, che si manifestava a Napoli.
Anche se ha tutto il sapore di aneddoto, la circostanza riferita dal De ...
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FAUSTINI, Modesto
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia da Giuseppe e Giovanna Porta il 27 maggio 1839- Il padre, falegname, e la madre morirono a breve distanza di tempo lasciandolo orfano in tenera [...] olio, la Ciociarina all'acquasantiera in S. Pietro, in cui la minuta silhouette contrasta con l'enorme e solenne struttura barocca (ibidem). Sempre di questo decennio sono la pala per l'altare della Madonna nella parrocchiale di Cologne e quella per ...
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MARABITTI, Francesco Ignazio
Paolo Russo
Nacque a Palermo il 6 genn. 1719 da Pietro e Caterina (Palermo, p. 356); i fratelli Giuseppe e Lorenzo furono entrambi scultori, intagliatore in legno il primo, [...] composto" di pittura e scultura, più manifestamente lo scultore siciliano trae ispirazione dalle fonti della scultura barocca romana, attentamente studiate negli anni della formazione (Nava Cellini). Furono quelli anni di intensa attività artistica ...
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DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] A. Boidi Sassone, Il pal. della Cassa di Risp. di Fossano, Fossano 1983, pp. 81, 109; G. Martinelli Braglia, Dal barocco al rococò. Nota su alcuni palazzi modenesi, in Il rinnovamento edilizio a Modena nella seconda metà del Settecento, a cura di G ...
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ALTOMONTE (Hohenberg)
Marius Karpowicz
Famiglia di artisti attivi in Austria e in Polonia tra la fine del sec. XVII e il XVIII.
Martino, secondo alcune fonti, sarebbe nato a Napoli l'8 maggio 1657, ma, [...] Floriano e di Melk e all'Albertina di Vienna.
Gli A. contribuirono alla diffusione in Austria della grande tradizione barocca italiana, che nei primi decenni del XVIII sec. doveva assumere un'impronta tipicamente austriaca per merito soprattutto di G ...
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BARATTA, Giovanni
Hugh Honour
Figlio di Isidoro, nacque a Carrara il 13 maggio 1670. Allievo di G. B. Foggini a Firenze, pare che abbia studiato anche con M. Soldani, probabilmente per apprendere l'arte [...] di Camillo Rusconi e almeno alla pari con il più famoso Pietro Bracci e con Filippo della Valle. Dalla tradizione tardo barocca, nella quale fu educato, sviluppò uno stile elegante e sofisticato che sfiora le espressioni più alte del rococò. Le sue ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...