Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] dal music-hall e dalla pittura iperrealista.
Vita
Fondatore del Théâtre Partisan (1968), emanazione del teatro universitario della sua città, si è rivelato con lo spettacolo Lorenzaccio di A. de Musset ...
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Scultore (Marsiglia 1620 - ivi 1694). L'interpretazione della scenografia barocca, della teatralità enfatizzata da un'atmosfera luminosa, trovò espressioni di una certa originalità nell'opera di P. Egli, [...] infatti, seppe interpretare la sensuale scioltezza dei volumi berniniani in accenti melodrammatici, con un aperto compiacimento per la materia sapientemente rifinita.
Vita e opere
Figlio di un muratore, ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] architettura, una specie di miracolo di tecnica e, insieme, di stile. Grande fu il fascino del B. sull'architettura barocca europea. La sua nuova tematica spaziale esercitò profondo influsso sul Guarini e sugli architetti dei paesi tedeschi e boemi ...
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Architetto (n. forse Dresda 1703 circa - m. 1756). Appartiene alla scuola barocca franco-renana. Eresse una serie di castelli principeschi: Dornburg presso Jena, Hardisleben e Ilmenau; edificò l'Orangerie [...] di Gotha ...
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Scultore (Gavi, Alessandria, 1746 - Genova 1839). Nelle sue opere si affiancano tradizione barocca e istanze neoclassiche. Si dedicò soprattutto alla scultura decorativa: bassorilievo della Commedia nel [...] pronao del teatro Carlo Felice (perduto nell'ultima guerra mondiale); decorazioni plastiche in palazzo Doria-Tursi a Genova, bassorilievi e statue in varie chiese della Liguria ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] dalla tradizione inglese elisabettiana, è assai originale. Le sue musiche sacre o religiose danno un'interpretazione dei testi sacri di grande profondità emotiva e forza chiarificatrice, in stretto collegamento ...
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Pittore e scrittore d'arte (Amburgo 1748 - Gottinga 1821). Artista formato sulla tradizione barocca romana e bolognese, è noto soprattutto per i suoi scritti, ricchi di informazioni erudite (Geschichte [...] der zeichnenden Künste, 1798-1808; Geschichte der zeichn. Künste in Deutschland und den vereinigten Niederlanden, 1815-20) ...
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Poeta cèco (Vysoké Mýto 1619 - Kutrá Hora 1680), gesuita, massimo rappresentante della letteratura barocca in Boemia. Della sua produzione ricordiamo la leggenda in prosa e versi Život svatého Ivana poustevníka [...] ("Vita di san Giovanni eremita", 1657), Jesličky ("Canzoni di presepe", 1658), la "meditazione" poetica Co Bůh? Člověk ("Che è Dio? Uomo", 1658). Per il gusto delle immagini B. inizia una corrente di poesia ...
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Minkowski, Marc. - Direttore d’orchestra francese (n. Paris 1962). Particolarmente interessato alla musica barocca francese, nel 1982 ha fondato l’ensembre Les musicien du Louvre, con il quale ha eseguito [...] importanti riscoperte di opere di Lully, Campra, Marais, Mondonville, Rameau. Filologo scrupoloso e interprete dinamico anche in Händel, Mozart, Gluck, Offenbach, si dedica con uguale successo al repertorio ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...