Manganèlli, Giorgio. - Scrittore e saggista italiano (Milano 1922 - Roma 1990). Fu esponente di rilievo del Gruppo 63, del quale ha rappresentato gli aspetti più paradossalmente tradizionalisti, tra il [...] ambivalenza della sua ispirazione (di narratore tentato dal saggismo e di saggista dalla fantasia esuberante e barocca) si veniva quindi esprimendo nel lucido e spettacolare sperimentalismo che caratterizza le opere successive: Nuovo commento ...
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Drammaturgo italiano (Castellammare di Stabia 1956 - Roma 1986). Formatosi alla scuola di R. De Simone, laureato in antropologia, è stato cultore delle tradizioni popolari campane e lucido esploratore [...] femminili e ambientati in luoghi degradati, dialogati in una lingua che contamina il napoletano colto della tradizione barocca e ottocentesca con quello sottoproletario e suburbano: Le cinque rose di Jennifer (1980); Weekend (1983); Notturno di ...
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CASTELLUCCI, Salvi
Anchise Tempestini
Nacque ad Arezzo nel 1608. Allievo ed imitatore di Pietro Berrettini da Cortona, fu attivo ad Arezzo, Cortona e Città di Castello. Ritenuto dalle fonti più felice [...] , pp. 80 s.; L. Berti, Il Museo di Arezzo, Roma 1961, pp. 36 s.; G. Briganti, Pietro da Cortona, o della pittura barocca, Firenze 1962, p. 99; F. Borroni Salvadori, F. M. N. Gabburri e gli artisti contemp., in Ann. della Scuola normale superiore di ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore [...] Il manierismo e Pellegrino Tibaldi (1945) ai fondamentali La maniera italiana (1961) e Pietro da Cortona o della pittura barocca (1962; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pittura di genere e il vedutismo, in ...
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Pittore (Melcombe Regis, Dorset, 1675 - Thornhill 1734); il primo inglese cui furono affidate grandi imprese di decorazione, genere fino allora prerogativa in Inghilterra di artisti francesi e italiani. [...] decorazione del Royal naval college di Greenwich (1708-27), nella quale T. affrontò nei modi della grande maniera barocca anche temi storici contemporanei. Tra le sue numerose commissioni (ottenute in competizione con artisti come Laguerre o S. Ricci ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] Napoli 1937, nn. 1893-1894, 3742, 3792, 4731 s.; G. Chierici, La reggia di Caserta, Roma 1937, passim; R. Pane, Architettura dell'età barocca in Napoli, Napoli 1939, pp. 24, 126, 194, 217, 278, 305-321; A. Schiavo, Progetto di M. G. per la reggia di ...
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Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] col titolo di Semiramide e nel 1674 con quello di La schiava fortunata). Le opere "viennesi" sono le più spinte verso il Barocco di quante ne abbia date il C., e vi domina il "meraviglioso" tanto per l'intreccio quanto per le necessità scenotecniche ...
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Musicista (Halle 1587 - ivi 1654). Studiò ad Amsterdam con J. P. Sweelinck; nel 1609 fu organista e maestro di cappella a Halle; quindi (1620) alla corte di Magdeburgo, per poi riprendere (1632) la direzione [...] , tra i maggiori maestri tedeschi del suo tempo, e soprattutto è considerato come il fondatore dell'arte organistica barocca della Germania settentrionale e centrale, creatore di una scrittura organistica nutrita di contrappunto lineare e chiaramente ...
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DE ROSSI, Giovanni Maria (De Rubeis)
Maria Pedroli Bertoni
Poche ed episodiche sono le notizie che si possono riferire allo scultore "Ioannes Maria De Rubeis, seu De Rossi, filius Michaelis Bononiensis". [...] L. Gigli, San Marcello al Corso, Roma 1977, pp. 62 s.; E. Riccomini, Ordine e Vaghezza. Scultura in Emilia nell'Età Barocca, Bologna 1977, pp. 79, 127; G. Antonazzi, Il Palazzo di Propaganda, Roma 1979, p. 93; Monasteri benedettini in Emilia Romagna ...
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LAZZARINI, Antonio
Elvira Altiero
Figlio di Lazaro e di Vittoria (della quale non è noto il cognome), nacque a Belluno, dove fu battezzato nella cattedrale il 26 giugno 1672.
Se indubbia risulta la [...] il L. frequentasse la bottega bellunese di A. Ridolfi, valente interprete locale della corrente dei tenebrosi e della lezione barocca, maestro dal quale il L. sembra attingere costantemente nel corso della sua attività. Probabile anche l'influenza di ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...