GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] XVIII secolo, Bari 1914, pp. 51, 177, 188; B. Croce, Storia del Regno di Napoli, Bari 1924, p. 174; Id., Storia dell'età barocca in Italia, Bari 1929, pp. 219 s., 224; F. Nicolini, Nuove ricerche sulla vita del Vico, in Atti dell'Accademia di scienze ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] della città frequentata da bravi, prostitute e vagabondi, variante veneziana di una corte dei miracoli preludente alla bambocciata barocca). Lo svolgimento del soggetto, fino al prevedibile lieto fine ("el fin de l'innamoramento de Naspo bizaro, el ...
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GIULIANI, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Scultore, nato a Venezia verso la fine del 1663. Dei suoi genitori si sa soltanto che il padre era un fornaio. Nulla si conosce della sua formazione; come [...] al suo grande allievo degli anni viennesi Georg Raphael Donner.
Il G. può essere considerato uno dei maggiori artisti barocchi italiani attivi in Austria nella prima metà del Settecento, poiché giocò un ruolo di primo piano nella decorazione plastica ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] della lirica veneziana, II, Venezia 1956, pp. 12, 43-54; G. Getto, Letteratura e poesia, in La civiltà veneziana nell'età barocca, Firenze 1959, pp. 155 s.; E. Zanette, Suor Arcangela,monaca del Seicento veneziano, Venezia-Roma 1960, pp. 296, 334-38 ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] Poesie, Udine 1959; C. De Jeso, Contributo allo studio di Ciro di Varmo-Pers, Udine 1965; P.V. De Vito, C. di P. tra classicismo e Barocco, in Atti e memorie dell’Accademia di scienze, Lettere e arti di Udine, s. 7, IV (1965), pp. 12-14; P.V. De Vito ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] Habana, e il Museo Nacional de Cerámica contemporánea cubana, istituito nel 1990.
Del notevole sviluppo dell’architettura barocca del periodo coloniale molte testimonianze sono andate perdute per calamità naturali. L’architettura fino alla prima metà ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] (v., 1964), e prima ancora, in Germania, in un oscuro libro di W. Benjamin (v., 1928), che difende la tragedia barocca e i suoi congegni allegorici. I quattro livelli d'interpretazione proposti nella lettera di Dante a Cangrande hanno dato nuovo ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] , mossero Giorgio Caproni a definire lo stile come parola “pittata”, «d’antica scuola siciliana»: una parola barocca, «ma di un barocco (passi l’anacronismo) che però va inteso soltanto nel senso migliore, per quel misto – per quella unificazione ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] .
Il Seicento accoglie la nuova dimensione della ‘retorica applicata’ con un interesse tutto puntato sulla metafora, per il Barocco la regina dei tropi (➔ età barocca, lingua dell’). Quest’interesse è testimoniato dal maggior trattato italiano del ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] ; L. Puppi, Il teatro fiorentino degli Immobili e la rappresentazione... dell'"Ipermestra"..., in Studi sul teatro veneto fra Rin. ed età barocca, a cura di M. T. Muraro, Firenze 1971, pp. 179-180; A. Mombelli, La cultura in Romagna nella prima metà ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...