L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] livelli pertinenti a edifici il cui uso è sconosciuto sono stati rinvenuti nel chiostro d’ingresso della chiesa barocca, negli scavi condotti nel dopoguerra dopo la distruzione americana del 1943. Sono state inoltre recuperate iscrizioni medievali e ...
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Vedi ORDONA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ORDONA (v. vol. v, p. 725 ss.)
J. Mertens
Dall'anno 1962 il Centro Belga per la Ricerca Archeologica nell'Italia Centrale e Meridionale ha intrapreso scavi nel [...] e degli inizî del III sec. a. C., appare la ceramica a vernice nera, la ceramica di Gnathia e la ceramica barocca e policroma di Canosa.
2. La città romana. - Nella vasta distesa dell'abitato indigeno fu tagliato, a seguito delle difficoltà politiche ...
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IONICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile i. lo stile peculiare degli Ionî, di quelle stirpi greche, cioè, che abitarono l'Attica, l'Eubea, la penisola calcidica, le coste mediterranee della [...] implicito rischio nelle eleganze e nelle raffinatezze dello stile i. arcaico. La stessa arte pergamena, nella esuberanza barocca delle sue forme, ripropone i motivi della figura panneggiata e quello del fregio continuo che avevano trovato particolare ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] libri di Vitruvio, da cui attingono buona parte delle loro dottrine e da cui si sforzano di realizzare i principî. I barocchi, al contrario, fanno un uso più disinvolto degli ordini e lasciano da parte i testi per ispirarsi soprattutto alle piante e ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] ) con le Stagioni, e la terza dal s. raffigurante lo stesso tema, conservato a Gerusalemme. Si raggiunge così la fase pienamente barocca nella produzione dei s., che prosegue negli anni 30 e 40 per lasciare il posto, verso la metà del secolo, ad un ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] per lo sviluppo del suo pensiero critico, le monografie sul Ruysdael, 1902, e su Rembrandt, 1904); problemi dell'arte barocca (ai quali dedicò i corsi universitarî 1894-95, 1898-99, 1901-02); aspetti della produzione artistica popolare. Da quest ...
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COLUCCI, Giuseppe
Carlo Verducci
Nacque il 19 marzo 1752 a Penna San Giovanni (archidiocesi di Fermo), da Nicolantonio e da Palma Martini, di Santa Vittoria in Matenano. La famiglia vantava tradizioni [...] e nell'organizzazione, risente largamente della produzione, più compilatoria che critica, di filologi ed eruditi dell'età barocca, Resta tuttavia ancora oggi, pur nei suoi limiti oggettivi, una fonte preziosa ed insostibuibile per gli studiosi ...
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IBIZA (῎Εβουσος, ῎Εβυσος, ῎Εβεσος, Ebuăsus)
G. Gualandi
Isola delle Baleari formante assieme alla più piccola, Formentera, il gruppo delle Pityusae (Πιτυουᾒσσαι), distante una ottantina di km da Maiorca. [...] del VII sec. a. C.). Più tarda è la produzione punica caratterizzata dal rendimento realistico e dalla sovrabbondanza barocca nella ornamentazione delle vesti femminili, con l'aggiunta, in taluni casi, di monili aurei. Testimonianza dei rapporti con ...
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FILIGRANA
L. Breglia
Il termine, di cui s'ignorano gli equivalenti antichi, è applicato a quella particolare tecnica della oreficeria, ancora in uso ai nostri giorni, che ottiene motivi decorativi ripiegando [...] Naz. di Napoli, tav. xi, n. 2, 3), anche se la limpidezza dell'ornato vi è turbato dalla visione piuttosto "barocca" dell'insieme. In maniera differente risentiamo questo stesso difetto di eccessivo affollamento in molte oreficerie di età ellenistica ...
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DOMIZIANO (T. Flavius Domitianus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 51 d. C. da Vespasiano e da Flavia Domitilla, regnò, dopo la morte del fratello Tito, dall'81 al 96, cioè fra i trenta [...] di culto imperiale, è del tutto indipendente dalla tipologia ufficiale romana: una scultura ispirata a un'eccezionale enfasi "barocca".
Bibl.: J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, II, 2, Stoccarda 1891, p. 52 ss.; L. Curtius, in Pantheon, 1934 ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...