FALDA, Giovanni Battista
Anita Margiotta-Simonetta Tozzi
Nacque a Valduggia (od. provincia di Vercelli) il 7 dic. 1643 da Francesco e Caterina Mazzola. Nonostante il certificato di battesimo si conservi [...] ebbe la notissima Pianta di Roma del 1676, che si può considerare una rappresentazione di Roma nel momento centrale del periodo barocco (Insolera, 1980, p. 269).
Questa è in dodici fogli, corredata da una rubrica di 477 numeri con l'indicazione dei ...
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Figlio di Pietro e di Maria Vigone, nacque a Milano il 19 luglio 1688. Mancano notizie della sua famiglia e degli anni della sua formazione artistica. Entrato il 16 genn. 1707 nella Compagnia di Gesù a [...] dipinti aveva potuto liberamente manifestare le sue doti e capacità di artista iniziato alla grande scuola della pittura barocca italiana.
Invece, nel suo lavoro di pittore di corte, che nonostante le persecuzioni gli permetteva di essere benvoluto ...
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GRIGO, Marc'Antonio
Maria Grazia Ercolino
Architetto originario di Muggio, nel Canton Ticino, nato in data sconosciuta, fu attivo in Liguria e nella Francia meridionale nella seconda metà del XVII secolo [...] , Università di Venezia, 1992, pp. 12-17, 25, 33, 113, 132-136 (per il Ghiso); N. Pazzini Paglieri - R. Paglieri, Chiese barocche a Genova e in Liguria, Genova 1992, ad indicem (anche per il Ghiso); A. Guerra - E. Molteni - P. Nicoloso, Il trionfo ...
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BOETTO, Giovenale
Andreina Griseri
Figlio di Damiano e di Montarsina Pelazza, nacque a Fossano nei primi mesi del 1604. Il padre, dell'"antica famiglia de' Boetti di Sant'Albano", ebbe da Carlo Emanuele [...] erudite ma di semplificazione realistica, per temi strutturali essenziali, di austero risultato, in rari casi di intensificazione barocca (nell'importante commissione della chiesa di S. Francesco Saverio - detta poi la "Missione" - di Mondovì) spesso ...
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LUCHI, Giuseppe Antonio, detto il Diecimino
Belinda Granata
Nacque a Diecimo, non lontano da Lucca, il 17 luglio 1709 da Luca e Maddalena di Bartolomeo Paolucci.
Trasferitosi a Lucca nel 1725, secondo [...] origine reniana, che fu per i pittori lucchesi il principale e costante riferimento pittorico, in netta antitesi con il barocco romano, conosciuto e studiato, ma poco seguito. Successivamente Brugieri trascorse due anni a Bologna presso il pittore G ...
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GHERARDINI, Giovanni
Elisabetta Corsi
Figlio di Giovanni e di una certa Domenica, nacque a Modena il 17 febbr. 1655. Apprese l'arte della quadratura a Bologna, dove fu allievo del pittore A.M. Colonna. [...] al centro in una gloria con angeli e santi.
Si possono immaginare le reazioni dei cinesi di fronte a questa macchina barocca, forse ispirata ai modelli romani in S. Ignazio e nella chiesa del Gesù. Essi devono aver provato lo stesso sgomento, del ...
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BORRA, Giovanni Battista
Nino Carboneri
Nacque a San Giorgio Canavese nel 1712. Fin dal 1733 (Rodolfo 1933, p. 455 n. 14) fu alla scuola dell'architetto B. A. Vittone per il quale disegnò alcune tavole [...] . tecnica della Soc. degli ing. e arch. in Torino, XVII (1963), pp. 92 s., 147 s.; N. Carboneri, Architettura, in Mostra del barocco piemontese (catal.), Torino 1963, pp. 8, 36, 78; A. Peyrot, Torino nei secoli, Torino 1965, I, pp. 231, 241-248, 286 ...
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DEL PO, Teresa
Angela Catello
Figlia e allieva del pittore e incisore Pietro e di Porsia Compagna, sorella di Giacomo, nacque a Roma il 20 ag. 1649 (Rabiner, 1978). Compì la sua formazione artistica [...] è significativa come documento atto a fornire l'immagine di uno di quei sontuosi apparati in uso nell'età barocca, volutamente effimeri, per le ricorrenze festive e funebri. Nella memoria dei Funerali nella morte del signore d. Antonio Miroballo ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] Torino 1878, pp. 80 s.; M. Bernardi, Il palazzo reale di Torino, Torino 1959, pp. 44s.; A. Griseri, in Mostra del barocco piemontese, Torino 1963, II, Pittura, p.29; A. Peyrot-G. Sineo, Moncalieri nei secoli, Notizie stor. e iconografia, Torino 1969 ...
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D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] , prendendo spesso una posizione di mediazione tra il pensiero di Platone e quello di Aristotele.
Notevolmente più vicina all'esperienza barocca è l'Italia liberata (Napoli 1646 fino al c. XII, e ibid. 1647 completa), poema eroico in venti canti e ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...