Poeta (Auch 1544 - Parigi 1590). Militò tra le file dei protestanti durante le guerre di religione, ed ebbe varî incarichi di fiducia da Enrico di Navarra. La sua fama è affidata alla vasta opera incompiuta [...] , 1578; La seconde semaine ou enfance du monde, 1584, incompiuta), poema didascalico sovraccarico di erudizione e di gonfiezza barocca, ma non privo di spunti originali e di descrizioni di grande efficacia, che certo ebbero una loro suggestione sul ...
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Poeta portoghese (n. Ponte da Barca 1530 - m. forse nel 1605). Ebbe varie cariche alla corte di re Sebastiano; seguì il re nella spedizione in Marocco e lì fu fatto prigioniero. Liberato da Filippo II, [...] accoglie, accanto a reminiscenze attinte alla tradizione, le nuove strutture rinascimentali e precorre, in alcuni preziosismi formali, l'età barocca. Scrisse: Várias rimas ao bom Jesus, 1594; Rimas várias - Flores do Lima, 1596; O Lima, 1596. ...
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Storico tedesco della cultura e dell'arte (Reichenbach 1884 - Heidelberg 1966); si è occupato in numerosi scritti soprattutto del Romanticismo tedesco nelle arti figurative (Geist der romantischen Malerei, [...] , con A. von Schneider, 1939), nella letteratura (specialmente Goethe: Goethe und die romantische Kunst, 1941; Goethes Leben 1949) e nella musica (Beethoven: Goethe und Beethoven, 1942), ma anche dell'arte barocca, di letteratura popolare, ecc. ...
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Mari, Michele. – Scrittore e filologo italiano (n. Milano 1955). Professore di Letteratura italiana presso l’università degli Studi di Milano, nei suoi scritti i temi più ricorrenti sono quelli dell’infanzia [...] e della memoria, che in uno stile ricercato spesso usato in chiave gotica e barocca si ispira al genere horror e a quello della fantascienza. In diversi libri inoltre è evidente la matrice autobiografica e in altri la verità storica si intreccia con ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] ; in volume nel 1963 e con aggiunte nel 1970; ed. critica commentata a cura di E. Manzotti, 1987), la scrittura barocca è lo strumento di uno scavo interiore sottilmente masochistico e tuttavia già capace di trasformare lo strazio autobiografico nell ...
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Poeta tedesco (Elbing, Prussia Occidentale, 1661 - Parigi 1725). Segretario d'ambasciata, fu in Francia, in Olanda e in Inghilterra. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo come insegnante privato, tornò [...] una serie di epigrammi satirici (Überschrifften oder Epigrammata, 1697), contro la pedanteria e l'ampollosità della letteratura tardo-barocca. Sulla stessa linea polemica Ein Heldengedicht Hans Sachs genannt (1702), che W. finge tradotto dall'inglese ...
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Musicista (Roma 1605 - ivi 1672). Allievo di V. Ugolini, fu maestro di cappella in varie chiese di Roma (S. Maria in Trastevere, 1624-30; S. Spirito in Sassia, 1630-38; S. Luigi dei Francesi, 1638-44), [...] e poi nuovamente a Roma, a S. Maria Maggiore (1646) e alla cappella Giulia in Vaticano (1646-72). Contrappuntista abilissimo, condusse l'amplificazione barocca della polifonia fino a iperboliche sovrapposizioni di voci. Autore di varia musica sacra. ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] Napoli 1964, pp. 19, 107; J. A. França, Une ville de lumières: la Lisbonne de Pombal, Paris 1965, ad Indicem;P.Portoghesi, Roma barocca..., Roma 1966, pp. 295, 420, 434; R. C. Smith, The Art ofPortugal 1500-1800, New York 1928, pp. 103 s., 234; C. de ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] la morte del D., sempre a Roma (1648, 1662).
Il lavoro, dedicato a papa Urbano VIII, celebrava i fasti della Roma barocca. Il grande Urbano è considerato il rifondatore dello splendore di Roma offuscato dai barbari. L'opera è divisa in quattro libri ...
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Storico dell'arte italiano (Roma 1884 - ivi 1960). Soprintendente ai monumenti del Lazio (1914-28), quindi direttore delle Antichità e Belle Arti del governatorato di Roma, diresse alcuni restauri di chiese [...] più discusse sistemazioni urbanistiche compiute a Roma durante il regime fascista. Si ricordano di lui alcuni volumi di sintesi (Roma barocca, 1918; Roma di Dante, 1923; Roma di Mussolini, 1935; ecc.). Svolse anche attività come architetto e pittore ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...