Corman, Roger
Bruno Roberti
Regista e produttore statunitense, nato a Detroit (Michigan) il 5 aprile 1926. Esemplari le sue incursioni nell'universo formale e narrativo dei generi, soprattutto l'horror, [...] dal ribellismo sessantottino.Ma furono gli horror tratti dai racconti di E.A. Poe, segnati da fantasia barocca, senso onirico della messinscena, orchestrazione del ritmo, abilità nel mescolare effetti orrorifici e note grottesche, a riassumere ...
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Rustichelli, Carlo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Carpi il 24 dicembre 1916. Reminiscenze dei grandi classici, suggestioni neoromantiche e sconfinamenti nel repertorio folclorico costituiscono le [...] in un tema corale, severo e inquietante, che riecheggia suggestioni da J.S. Bach. Dopo essersi ispirato alla sonata barocca, manipolandola in senso espressionistico, per accompagnare la tragedia della Shoah in Kapò (1960) di Pontecorvo, R. decise di ...
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Marais, Jean (propr. Villain-Marais, Jean Alfred)
Bruno Roberti
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Cherbourg l'11 dicembre 1913 e morto a Cannes l'8 novembre 1998. La perfezione dei tratti [...] di M. in Le secret de Mayerling (1949; Il segreto di Mayerling). Eppure quella stessa prestanza inquietante sarebbe diventata barocca magnificenza e disegno stereotipo nei film di cappa e spada o nelle riprese avventurose di gusto feuilleton, cui M ...
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Critofilm
Paola Scremin
Termine coniato da Carlo Ludovico Ragghianti per indicare realizzazioni filmiche in cui l'interpretazione delle opere d'arte è proposta attraverso il movimento della macchina [...] in movimento che svolgono il corpo architettonico, come nella ricca partitura fotografica, in bianco e nero, di Roma barocca (1966) di Paolo Portoghesi, autore del documentario dal titolo Il linguaggio di Francesco Borromini (1967) diretto da Stefano ...
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De Santis, Giuseppe
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Fondi l'11 febbraio 1917 e morto a Roma il 16 maggio 1997. Fu tra i protagonisti del Neorealismo, di cui sviluppò [...] in cui lo scontro tra classi e sessi e la forza della terra vengono sentiti come rivoluzionari ed esaltati con pregnanza barocca. Nel suo film di esordio come regista, Caccia tragica (1947), prodotto dall'ANPI, sulla lotta tra i banditi sicari del ...
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Der Golem, wie er in die Welt kam
Enno Patalas
(Germania 1920, Golem ‒ Come venne al mondo, colorato, 73m a 20 fps); regia: Paul Wegener, Carl Boese; produzione: Paul Davidson per Projektions/AG-Union; [...] da parte sua si batteva contro il rigore formale anticheggiante: "Tutta l'arte tedesca è più o meno barocca, circonvoluta, bizzarra, antilineare, antiaccademica". Le sue scenografie per lo spettacolo di Max Reinhardt Das grosse Schauspielhaus ebbero ...
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Cinema Nôvo
Marco Pistoia
Movimento cinematografico nato nel periodo della presidenza di J. Goulart (1961-1964), che espresse, forse più di ogni altra 'nuova ondata', uno stretto legame fra la cultura [...] Mortes), Rocha realizzò una produzione che taluni hanno definito, sulla scia della celebre denominazione baziniana, della 'crudeltà', barocca e visionaria e dai ricorrenti accenti lirici. Una poetica dell'eccesso che trova matura espressione in Deus ...
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The Rocky Horror Picture Show
Federica De Paolis
(GB 1974, 1975, colore, 101m); regia: Jim Sharman; produzione: Michael White, Lou Adler per 20th Century-Fox; sceneggiatura: Richard O'Brien dalla sua [...] . È un inno insieme scanzonato e nostalgico alla gloriosa 'Golden Age', in una cornice neoclassica al contempo kitsch e barocca. Le citazioni dal cinema horror sono innumerevoli, a partire dal castello, perfetta dimora di un qualunque Dracula. Forti ...
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Profondo rosso
Giacomo Manzoli
(Italia 1974, 1975, colore, 123m); regia: Dario Argento; produzione: Salvatore Argento per Seda; sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Dario Argento; fotografia: Luigi Kuveiller; [...] nenie infantili e le sviluppano elettronicamente in direzioni orrorifiche, c'è una messa in scena sontuosa e barocca. L'omicidio diventa occasione di performance fantasmagoriche (i riferimenti al precinema ‒ ad esempio nelle ombre cinesi del ...
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Reinhardt, Max
Bruno Roberti
Nome d'arte di Maximilian Goldmann, regista teatrale e cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1940, nato a Baden (presso Vienna) l'8 settembre 1873 e [...] ricco di invenzioni.
Ma fu a Hollywood, dove si era trasferito nel 1933 in fuga dalle persecuzioni naziste, che la fantasia barocca di R. trovò virtuosistico sfogo in A midsummer night's dream (1935; Sogno di una notte di mezza estate), dedicato alla ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...