BURAGNA, Carlo
Lovanio Rossi
Nacque a Cagliari, ove fu battezzato il 24 dic. 1634, da Giovan Battista e da Maria Cavada.
Il B., che aveva iniziato nella Sardegna gli studi, dopo l'interruzione causata [...] Rotonda.
Fu assai lodato dai contemporanei, e dagli scrittori che li ripeterono, come un antagonista della poesia barocca e un restauratore della regolarità tradizionale - certo con fondamento, poiché agiva in un centro culturale di grande risonanza ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] , è possibile distinguere ancora nel C. una cultura non provinciale, articolata secondo le direttive della tradizione barocca, che l'autore parmigiano seppe sapientemente innestare sugli schemi della prosa latina.
Bibl.: L'unica trattazione ...
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BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] letter. italiana (1886-1936), saggi dedicati a Vittorio Rossi, I, Firenze 1937, pp. 235-280; Id., Il problema del barocco, in Problemi ed orientamenti critici di lingua e di letteratura italiana, diretti da A.Momigliano, III, Milano 1949, pp. 405 ...
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LUPIS, Antonio
Fiammetta Cirilli
Le scarse notizie riguardanti la biografia del L., originario di Molfetta secondo Toppi (p. 29), sono per lo più ricavate dalle sue numerose opere letterarie. Attivo [...] 29; A. Albertazzi, Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento, Bologna 1891, pp. 365-376; B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, Bari 1929, p. 159; Autori italiani del '600, a cura di S. Piantanida - L. Diotallevi - G. Livraghi, Milano ...
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CANALE, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) nella prima metà del sec. XVII. Studiò legge ed esercitò la professione di notaio prima a Napoli e poi nell'Abruzzo aquilano, dove [...] , la vanificazione dell'esistenza, il trionfo della morte, con una intensità stilistica che lo inserisce a pieno diritto nella stagione barocca della poesia europea. I suoi simboli sono l'orologio, la danza macabra, il vecchio, ed è intorno a queste ...
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CORBELLI, Nicolò Maria
Giorgio Busetto
Benché di nobile famiglia originaria di Padova, è di lui ignoto ogni dato biografico; fu attivo nella seconda metà del sec. XVII.
Stampò oltre una ventina di opere [...] 1949, p. 45; G. Raya, Il romanzo, Milano 1950, pp. 109, 128, 133; G. Getto, Il romanzo veneto nell'eta barocca, in Barocco europeo e barocco veneziano, a cura di V. Branca, Firenze 1962, pp. 177, 181, 185 s., 188, 190, 200; C. Varese, Teatro, prosa ...
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CARASI, Carlo
Ferdinando Arisi
Nato a Castelnuovo Val Tidone (Piacenza) il 14 nov. 1734, primogenito del conte Raffaele e di Barbara Dal Pozzo Farnese, dopo aver compiuto, sotto la guida di precettori [...] B. Bodoni, in Boll. stor. piac., IX (1914), 3, pp. 126 s.; G. Aurini, Il pittore G. B. Tagliasacchi e la pittura barocca in Piacenza, in ArsNova, 31 marzo 1923, p. 7; Corrispondenti piacentini del poeta A. Mazza, in Boll. stor. piac., XXVII (1932), 3 ...
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GUIDICCIONI, Lelio
Michele Di Monte
Nacque a Lucca, da Ippolito di Nicolao e Camilla Moriconi, e fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni il 17 ott. 1582. Il padre, che discendeva dal ramo principale [...] del 1633, riconosceva correttamente le rime alla mano del Guidiccioni.
Nella Roma che si apriva allora alla grande stagione barocca il G. si era andato conquistando, soprattutto nelle cerchie curiali, una certa stima e notorietà, di cui si può ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] Sei e Settecento il C. non seppe, dunque, o non volle, mettere in luce il salto di qualità fra l'Italia non pur del barocco, ma dell'Arcadia e del bello ideale da un lato e l'Italia europea od europeizzante dell'Alfieri e del Baretti dall'altro, così ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] Cacasenno, opera senilmente spensierata che concludeva in maniera piuttosto superficiale un cinquantennio di decorosa retorica prima barocca e poi arcadica.
Parallelamente a questa attività poetica (non occasionale e comunque sempre determinabile nei ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...