Architetto (n. Bologna 1628 circa - m. 1692), francescano, attivo a Bologna. Ampliò S. Maria della Carità (1680, sacrestie e cappelle) e ricostruì in forme barocche, di matrice borrominiana, S. Maria della [...] Vita (1687-90) ...
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Architetto (Lindenberg, Svevia, 1720 - ivi 1803). La sua opera principale è la chiesa dell'abbazia dei benedettini a Wiblingen (iniz. 1772), una delle ultime grandi costruzioni barocche sull'esempio di [...] Fischer von Erlach e di B. Neumann ...
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Centro nel comune di Viterbo, a 561 m s.l.m. sul versante NO dei Monti Cimini.
Monumento di rilievo è la chiesa abbaziale (nel 1911-15 privata delle sovrastrutture barocche) a cui si ispirò l’arte viterbese [...] del 13° sec.: con grande navata divisa in campate quadre, alternanza di colonne isolate (le navatelle hanno un numero doppio di campate) e pilastri; il transetto ha tre campate e cappelle comunicanti, ...
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Architetto (Monaco 1692 - ivi 1763). Dal 1745 fu architetto della corte di Monaco. Lavorò con J. Effner a Nymphenburg, Fürstenried e Schleissheim. Suo fratello Ignaz (Monaco 1698 - ivi 1746) ricostruì [...] in forme barocche la chiesa di S. Pietro a Monaco. ...
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Scultore e architetto (Trens, Vipiteno, 1755 - Maia, Merano, 1824), allievo di J. Gratl, suo cugino, a Innsbruck, poi, dal 1775, dell'Accademia di Vienna; lavorò specialmente a Bressanone, dove al duomo [...] ricostruito in forme barocche da G. Delaia (1754-55) aggiunse l'atrio e la facciata, d'accento neoclassico (1785-90). Tra le sue sculture, notevoli quelle del Ferdinandeum di Innsbruck. ...
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Architetto (Gand 1560 circa - Haarlem 1627); visse a Londra dal 1580 al 1591; sua opera principale è il Mercato della carne (Vleeschhal), del 1602-03 a Haarlem, ora archivio municipale, che mostra chiare [...] tendenze barocche, come le altre sue opere nella stessa Haarlem (ospizio per gli anziani, 1608, poi trasformato nel museo dedicato a Frans Hals) e a Leida. ...
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Scrittore e musicista italiano, morto a Roma il 15 aprile 1952.
Negli ultimi anni il B. ha confermato la vocazione agli allucinanti toni lirici delle sue fantasie barocche: tra i volumi di prose più significativi [...] si ricordano Il sole in trappola, Firenze 1941; Ricordi londinesi, Roma 1945; Il viaggiatore volante, Milano 1946; Capricci di vegliardo, ivi 1951; Lo stivale, post., Roma 1952.
Bibl.: A. Bocelli, in Il ...
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Architetto (Montalto, Macerata, 1559 - Macerata 1622). Studiò a Bologna e a Roma, dove fu canonico di S. Lorenzo in Damaso. Progettò la chiesa di S. Carlo ai Catinari (1612-20), una delle più notevoli [...] costruzioni barocche di Roma, con slanciata cupola, geniale nell'impostazione del problema del rapporto fra pianta centrale e pianta longitudinale, e, a Macerata, la chiesa di S. Giovanni, terminata nel 1625 dopo la sua morte. Pare fosse anche ...
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Pittore (n. Venezia 1665 - ancora attivo nel 1727). Allievo di A. Zanchi, lavorò prevalentemente a Venezia dove, dal 1684, è documentato nel Collegio dei pittori. Tra le sue opere, che mostrano una progressiva [...] adesione alle formule barocche e un'accentuazione degli effetti di luce, pochi i dipinti databili con sicurezza (fregio intorno al Ritratto di Elena Corner, 1673, Padova, Museo Civico; Visitazione e Natività, 1683, Venezia, Spedaletto). Interessanti ...
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Regista (Vienna 1894 - Hollywood 1969); dopo un breve periodo di attività teatrale in Europa si trasferì negli USA. La sua prima regia cinematografica con un film quasi sperimentale è del 1925: Salvation [...] hunters. Virtuosistico creatore di immagini barocche, regista di grande raffinatezza formale, celebre per l'attenzione estrema che prestava alla qualità dell'illuminazione e ai minimi dettagli della scenografia, ha diretto molti film di notevole ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...