Architetto spagnolo. Nato, si crede, a Santiago, morì nel 1751. Fu scolaro di Domingo Antonio e di Andrade, maestro della fabbrica della cattedrale a Santiago, autore del libro: Exellencias de la arqueología, [...] A. de Andrade). L'insieme della costruzione, che accoppia il senso gotico con le sue linee ascendenti con le forme barocche, fa annoverare quest'opera tra le creazioni più grandiose dello stile dell'epoca, quantunque in realtà il tutto non sia altro ...
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Cantautore italiano (Genova 1940 - Milano 1999). È stato il primo artista italiano a introdurre nelle sue canzoni tematiche nuove, diverse da quelle sentimentali che fino ad allora avevano contraddistinto [...] , in grado di apprezzare la delicata ispirazione e insieme gli umori polemici delle sue ballate. Dopo l'esordio con Nuvole barocche (1958) e il primo importante successo con La canzone di Marinella (1962), tutta la produzione di De A. è stata ...
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Frongia, Lino
Fròngia, Lino. – Pittore italiano (n. Montecchio 1958). Diplomato all’Accademia di belle arti di Bologna, la sua prima produzione, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, [...] Roma entrambe del 1986. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da un disinvolto ricorso a memorie manieristiche e barocche (Tiziano, Rubens o Van Dyck), insieme a una non comune padronanza tecnica. La citazione è costantemente filtrata da un ...
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GAGLIARDI, Pietro
Emanuela Bianchi
Nacque il 9 ag. 1809 a Roma da Francesco, di origine campana, e da Angela Zucchi, romana. Secondo il Visconti (1891, p. 3), studiò inizialmente architettura "presso [...] delle diverse influenze culturali e stilistiche proprie dei suoi maestri: il recupero neoclassico dell'antico, le reminiscenze barocche e l'apporto delle recenti teorie nazarene, premesse alla formulazione del purismo e alla ripresa della pittura a ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] serie di Apostoli per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di un eroico classicismo tardo barocco. Questo carattere impronta anche la sua più importante opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in S. Pietro ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. Seattle 1956). Di formazione eclettica (danza classica, moderna, folcloristica), ha danzato in varie compagnie (Eliot Feld Ballet, Lar Lubovich dance co., H.Kahn [...] è distinto come autore particolarmente attento all'analisi del testo musicale, dimostrando una certa predilezione per le partiture barocche (ha anche curato regia e coreografia dell'opera di Rameau Platée, 1997). Tra le sue ultime coreografie: Rondo ...
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LEINBERGER, Hans
Fritz Baumgart
Scultore, operoso nel sec. XVI. Stabilitosi tra il 1510 e il 1513 in Landshut (Baviera inferiore), vi si trattenne circa sino al 1530. Prima opera identificabile è l'altare [...] di S. Agostino in Polling. L'arte del L. rappresenta l'ultima fase del tardo gotico preludente alle tendenze barocche; molto mossa, espressiva ed estatica. Ebbe grande influenza nella regione bavarese.
Bibl.: G. Habich, H. L., in Münchner Jahrb ...
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DELAI (De Lai, De Ley, Del Ayo, De Laya, Dellay)
Paola Santa Maria
Famiglia di architetti e capomastri originaria di Scaria (ora frazione di Lanzo d'Intelvi, Como) e attiva in Alto Adige dal XVI al XVIII [...] tarde di Giuseppe Carlo, come il rifacimento del santuario di Pietralba (1753), si è voluto vedere un tentativo di adeguamento al barocco austriaco (Egg, 1970, p. 216).
Il 3 marzo 1762 fece testamento. Non è nota la data della sua morte.
Lo Zieger ...
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Cittadina dell'Istria occidentale in provincia di Pola, di fronte alle isole Brioni, a metri 135 s. m. D'origine romana (lat. Attinianum) e di aspetto veneto, è oggi attivo centro agricolo e sede d'uno [...] è caratteristica per le sue case, alcune delle quali ancora di stile gotico veneziano, la maggior parte del Rinascimento, poche barocche. Delle poche chiese è notevole la facciata della Madonna del Carmine (1674). Il duomo, moderno, ha nel coro un ...
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Architetto, nato in Camerino il 28 gennaio 1734, morto a Roma il 24 giugno 1792. Dopo avere studiato architettura in Roma col marhese Theodoli e dopo avere insegnato all'Accademia portoghese, emigrò a [...] 'A. lavorò anche in Toscana; quivi rinnovò (1772-1778) l'interno della chiesa di Monteoliveto Maggiore, opera di forme barocche grandiose ove già si coglie un anticipo dello spirito neo-classico.
Bibl.: V. Aleandri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...