BARCOTTO, Antonio
Antonio Garbelotto
Nacque il 31 maggio 1615 a Montagnana (Padova), nel cui duomo il casato dei Barcotto aveva, sin da tempi antichi, tombe, iscrizioni e ricordi marmorei. Da chi il [...] B. non fa che insistere, quasi a dispetto di coloro che forse sostenevano ed appoggiavano le novità strutturali dell'organo barocco, sulla qualità e sull'essenzialità dell'organo classico tradizionale. In ciò è tutto l'interesse dell'operetta, che fa ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] borsa di Arlecchino’ e le prime prove di cantautore; a questo lasso di tempo risale la sua prima canzone, Nuvole barocche. La data di composizione, collocata comunemente nel 1958, non è finora documentata con certezza; nel 1961 ne pubblicò il 45 ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] riti nelle basiliche romane, ad esempio le beatificazioni e santificazioni in San Pietro, sono tutte immagini che con le loro scenografie barocche si sono impresse in me e che in qualche modo hanno influito sulla mia musica» (La mia musica, 1987, in ...
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CHIESA, Melchiorre
Cesare Orselli
Vissuto fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII, si hanno scarse notizie sulla sua vita. Nato forse a Firenze (un manoscritto raccolto dal musicologo tedesco [...] dato sapere dai documenti superstiti - nel nuovo genere della sinfonia e del concerto, derivati dalle compassate strutture barocche e accoglienti il principio della opposizione dialettica fra due temi diversi, dimostrò ugualmente nella sua produzione ...
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CASTAGNONE, Riccardo
Salvatore De Salvo
Nacque a Brunate (Como) il 10 sett. 1906 da Mario e Luisa Prati. Proveniente da una famiglia benestante (il padre era avvocato), poté dedicarsi nel contempo agli [...] . Quattro anni più tardi con il violinista Giovanni Guglielmo, costituì un duo per lo studio e l'esecuzione di musiche barocche ed effettuò una serie di registrazioni per il terzo programma radiofonico della RAI e per la filodiffusione: concluse tale ...
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GIANNINI
Nadia Carnevale
Famiglia di musicisti di origine italiana, attivi tra la fine del XIX sec. e la metà del XX negli Stati Uniti, in particolare a Filadelfia e a New York, e in Europa, principalmente [...] Fenesta vascia, Luisè, Funiculì funiculà, Marechiare).
Nella sua musica, in genere legata alla tradizione, si scorgono influenze barocche, visibili in particolare nella produzione orchestrale, ma anche influssi del tardo romanticismo di J. Brahms e G ...
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CLARI, Giovanni Carlo Maria
Cesare Orselli
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Nacque a Pisa il 27 sett. 1677, da Costantino, suonatore di contrabbasso, conosciuto con il soprannome de "il romano" e Margherita Mariacini. Dopo i primi [...] e si arricchiscono notevolmente: la Messa pro defunctis a 5 voci del 1725 è stata giustamente qualificata come "tempestosa e barocca" (E. C. Saville); in essa, una pesante armonizzazione del gregoriano tema del Dies irae è seguita da un episodio sul ...
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MARCELLO, Benedetto Giacomo
Marco Bizzarini
Nacque a Venezia il 24 luglio 1686, ultimogenito di Agostino, del ramo alla Maddalena, e di Paolina Cappello S. Lunardo, patrizi veneti (la data del 24 giugno, [...] cadenzali nei tempi rapidi. Nelle composizioni strumentali si assiste a un graduale abbandono dei movimenti bipartiti con asimmetrie barocche e lunghe progressioni (sonate per flauto op. II) per approdare a modelli pregalanti, con frasi più quadrate ...
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FEDELI
Paolo Peretti
Famiglia di organari marchigiani ("oriunda veneziana", secondo quanto scrisse Zeno F., in una lettera del 1880 a P. C. Remondini) variamente presente con diversi rami nelle regioni [...] di ali convergenti al centro. La resa fonica è una felice sintesi di ideali sonori classici e istanze estetiche barocche o romantiche, che segue l'evoluzione del gusto di committenti e pubblico senza tuttavia mai perdere una caratteristica impronta ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...