Pittore (Salins 1590 circa - Parigi 1650). Formatosi a Ligne, in seguito a Roma fu influenzato da Lanfranco. Fu poi a Parigi, dove lavorò con S. Vouet. Tornato a Roma (1635-45), eseguì opere d'impianto [...] barocco con elementi classici; notevoli le decorazioni dei soffitti di palazzo Peretti (oggi Almagià) e le incisioni da opere classiche (1638-45). Di nuovo a Parigi, eseguì tra l'altro alcune decorazioni dell'hôtel La Vrillière (perdute) e dell'hôtel ...
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Architetto e pittore (Praga 1667 - ivi 1723), di lontana origine italiana (i suoi antenati erano emigrati in Boemia come scalpellini e vi si erano stabiliti da tre generazioni). Accanto a K. I. Dientzenhofer, [...] in una stilizzazione libera, audace ed elegante, e con un uso sottile dei simboli (la stella, ecc.); mentre completamente barocca è l'originale concezione di tre spazî ellittici sormontati da cupola senza tamburo nella chiesa di Rajhrad. In ambito ...
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Würzburg Città della Germania (133.501 ab. nel 2008), nella Baviera, porto commerciale sul fiume Meno. Capoluogo di un principato ecclesiastico per più secoli, W. aveva, prima della Seconda guerra mondiale, [...] un imponente aspetto architettonico barocco, ma in seguito al bombardamento del 16 marzo 1945, il centro della città perdette l’85% dei suoi edifici e gran parte delle opere d’arte. Importante nodo commerciale (vino), sede di industrie meccaniche, ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1898 - ivi 1990), prof. in Germania, Inghilterra e Stati Uniti, dal 1939 insegnò filologia romanza a Madrid. Socio straniero dei Lincei (1962). Ha studiato soprattutto [...] la poesia del Rinascimento e del Barocco spagnolo. L'abilità tecnica e l'equilibrio della sua prima produzione in versi riflettono una solida formazione classica (Poemas puros: poemillas de la Ciudad, 1921). In Oscura noticia e, soprattutto, in Hijos ...
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Scultore (n. Malines - m. Roma 1602); attivo a Roma già prima del 1567, appartiene al gruppo di scultori fiamminghi che sulla fine del sec. 16º vi prepararono, pur senza avere grandi doti di originalità, [...] l'avvento del barocco. Fu anche restauratore di statue antiche. Opere in varie chiese romane (S. Maria dell'Anima: monumento al duca C. F. di Cleves; S. Maria Maggiore: monumenti a Pio V e a Paolo V, ecc.). ...
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OBERSCHLEISSHEIM (A. T., 56-57)
Halls Möhle
Cittadina dell'Alta Baviera, posta a N. di Monaco a 483 m. s. m. con 2380 ab. Il castello elevato per l'elettore palatino Massimo Emanuele di Baviera è uno [...] v.). La decorazione interna in stucco bianco, con soffitti dipinti a vivaci colori forma uno dei più bei complessi di stile barocco meridionale tedesco: principali collaboratori furono Ch. Dubut, J. Zimmermann, C. D. Assam e G. Amigoni. Lo scalone fu ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] cui Firenze diveniva un centro importante per la vicenda del barocco italiano, con la presenza di Luca Giordano e l' romane in un clima di ormai latente crisi dell'esperienza barocca.
In origine doratore, come testimoniano i primi lavori per il ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] di V. Scamozzi del 1615, ritenuto conclusivo di quella fase cronologica), si giunge alla stesura di testi del periodo barocco (Opus architectonicum di F. Borromini; i trattati dell’Architettura civile di G. Guarini ecc.) o a quelli dei cosiddetti ...
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Famiglia di scultori e architetti di origine catalana, attivi prevalentemente a Madrid e a Salamanca nei secc. 17º e 18º. Gli esponenti più significativi sono i fratelli José Benito, Joaquín e Alberto, [...] iniziatori di quello stile tardo barocco che dal loro nome è chiamato appunto churriguerismo (v. oltre). José Benito (Madrid 1665 - ivi 1725) ebbe grande fama per i suoi fastosi retablos, concepiti come monumentali fondali e caratterizzati dall' ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] cui si fa anche teorico assertore nella famosa operetta Arte nuevo de hacer comedias en nuestro tiempo (1609). Indubbiamente barocco nell'espressione, talvolta stilisticamente non alieno dall'influenza di Góngora, il linguaggio teatrale di Lope de V ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.