Scrittore (Napoli 1921 - ivi 1994). Si mise in luce con alcune raccolte di racconti (Spaccanapoli, 1947; Gesù, fate luce, 1950; Quel che vide Cummeo, 1955) ispirate agli aspetti più umili e quotidiani [...] e del Mezzogiorno in genere, nelle quali si mescolano modi di un risentito realismo e un estro immaginifico e barocco. Collaboratore di numerosi quotidiani (Corriere della sera, Il mattino, ecc.), autore di romanzi (Ritratto di maggio, 1953; Una ...
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Musicista tedesco (Hanau 1895 - Francoforte sul Meno 1963). Compositore, direttore d'orchestra e teorico della musica, la sua forte personalità è a tutt'oggi uno dei pilastri della musica contemporanea. [...] negli anni Venti del Novecento l'ideale antiromantico di una "musica d'uso" che si richiamava al contrappunto barocco e alle forme classicheNella sua vasta produzione figurano opere teatrali (Cardillac, 1926; Mathis der Maler, 1938), balletti, lavori ...
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Architetto e scultore. Nacque in Roma nel 1690 e ivi morì nel 1753 lasciandovi quasi tutte le sue opere. In S. Pietro in Vaticano elevò assieme allo scultore Pietro Bracci (1735) il monumento sepolcrale [...] di Maria Clementina Sobieski, regina d'Inghilterra, opera dove il policromismo e lo schema generale barocco sono intesi con la grazia leggiera e affettata del Settecento. Sua è anche la sontuosa cappella dedicata a S. Francesco di Paola nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le straordinarie esperienze di Bernini, Borromini e Pietro da Cortona fanno di Roma [...] quale ex voto per l’epidemia di peste che aveva sconvolto la città. L’edificio, a pianta centrale, è espressione di un barocco precoce che molto deve alla sua felicissima ubicazione sulla punta della Dogana, all’ingresso del Canal Grande, che domina ...
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Scultore (Siena 1644 - Roma 1725). Allievo del fratello Giovanni Antonio (n. forse a Volterra prima del 1644 - m. dopo il 1706), si perfezionò successivamente a Roma dove collaborò anche con M. Caffà e [...] La Carità per la tomba di Alessandro VII in S. Pietro di G. L. Bernini. Tra i più significativi interpreti del barocco a Siena, mostrò nelle opere più tarde un più accentuato gusto per i ritmi cadenzati e classicheggianti (La morte di Cleopatra ...
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Poeta tedesco (Kulm 1866 - Reims 1914). Esuberante e romantico nelle liriche giovanili, si volse alla poesia sociale, e infine a un'arte di più intensa soggettività (Mein goldenes Buch, 1901; Mein blaues [...] di bozzetti (Mein grünes Buch, 1901), pubblicò i romanzi Der Wehrwolf (1910), in cui rappresentò con lirismo fortemente barocco la situazione dei contadini nella guerra dei Trent'anni, e Das zweite Gesicht (1911), in cui volle dare visionaria ...
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Teologo e predicatore (Madrid 1580 - ivi 1633) dell'ordine del trinitarî, vicario generale nelle Fiandre, a Napoli e Roma; autore di scritti esegetici, letterarî, storici; è soprattutto noto per il suo [...] las festividades de Christo, ecc., post., 1638; Oraciones evangélicas y panegíricos funerales, post., 1641), che è esempio tipico del gusto barocco. La maggior parte delle sue opere fu pubblicata nel 1641 col titolo Obras póstumas, divinas y humanas. ...
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EPHRIKIAN, Angelo
Alessandra Cruciani
Nato a Treviso il 20 ott. 1913 da Akop e da Laura Zasso, giovanissimo studiò da autodidatta violino e composizione; contemporaneamente intraprese gli studi classici [...] contatti con il mondo musicale dedicandosi all'attività di critico e, rivolti i suoi interessi alla musica italiana del periodo barocco e alle scuole violinistiche, si prefisse il compito di riesumare l'opera di Antonio Vivaldi. Nel 1947 fu infatti ...
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Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] fu uno dei protagonisti del bianco e nero italiano. La sua fotografia, caratterizzata da uno sguardo barocco e da raffinati chiaroscuri, si muoveva nel solco di una retorica luministica classica, ignorando i segnali di rinnovamento che in quegli ...
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Veronese, Paolo
Bettina Mirabile
Un pennello da scenografo
Il pittore Paolo Veronese celebra la ricchezza dell’aristocrazia veneta e lo splendore della Venezia del Cinquecento attraverso opere di grandi [...] si affaccia sulla porta. Proprio le grandi decorazioni delle ville palladiane furono dense di suggerimenti per le successive elaborazioni del Barocco.
Il pittore delle cene
C’è un soggetto che si ripete nella sua pittura: la cena. Il tema, tratto da ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.