Architetto (n. Oppido Lucano 1545 - m. 1630 circa), padre teatino. Dopo un periodo a Roma dove probabilmente collaborò al progetto di S. Andrea della Valle, fu attivo quasi sempre a Napoli. Fin dalla prima [...] una nuova fase nell'architettura napoletana: infatti nella chiesa di S. Paolo ci sono elementi che possono già chiamarsi di primo Barocco, e le sue opere successive (S. Maria della Sapienza, S. Maria degli Angeli, la cappella del Tesoro nel Duomo, SS ...
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TREZZINI, Domenico
Maria Gibellino Krasceninnicova
Architetto, nato a Lugano nel 1679, morto a Pietroburgo nel 1734. Nei riguardi della Russia fu l'architetto più rappresentativo dell'epoca di Pietro [...] e per circa 9 anni diresse tutta l'edilizia locale, costruendo la città secondo il proprio gusto. Egli fece conoscere ai Russi i primi elementi del barocco occidentale allora in pieno sviluppo in Europa. Le sue costruzioni, pure essendo improntate al ...
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PEREGO, Giuseppe
Antonio Morassi
Scultore del sec. XVIII. Una sua statua di guerriero (1760) e una Madonna (1796, incisa da Giuseppe Bini) nel tiburio del duomo di Milano. Al Castello Sforzesco si trova [...] il modello ligneo presentato per la "Madonnina" del duomo (1770-1780). Nelle sue opere il P. dimostra una notevole vivacità di modellato, del tutto barocco.
Bibl.: U. Nebbia, La scultura del duomo di Milano, Milano 1908. ...
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SILVANI, Gherardo
Stefania Salomone
– Nacque a Firenze il 14 dicembre 1579 da Francesco di Silvano Silvani, di piccola nobiltà, adattatosi, per difficoltà finanziarie, «all’arte del fondaco» (Baldinucci, [...] “Casone” di don Luigi di Toledo al “Palazzo e Villa” dei Guadagni, in Opus incertum, II (2007), 3, pp. 30-39; Atlante del Barocco in Italia. Firenze e il Granducato, a cura di M. Fagiolo - M. Bevilacqua - G.C. Romby, Roma 2007 (in partic. G.C. Romby ...
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Tipo di composizione musicale oppure intrattenimento pubblico o privato dedicato all’ascolto di musica.
Cenni storici
Lo sviluppo storico del c. come composizione musicale appare strettamente legato a [...] come nei concerti grossi di G.F. Händel e di A. Vivaldi o nei Concerti brandeburghesi di J.S. Bach, vera summa del c. barocco.
L’architettura del c. grosso presentava per lo più un ciclo di 3 tempi (Allegro-Adagio-Allegro) con o senza brevi adagi d ...
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Famiglia di architetti romani. Andrea (Roma 1818 - ivi 1911) lavorò per i Doria e fu primo architetto della Fabbrica di S. Pietro. Tra le sue opere, la sistemazione di Piazza Mastai, il palazzo della Dataria, [...] Americano del Nord; pubblicò anche varie monografie. Carlo (Roma 1856 - ivi 1925), suo figlio, si ispirò al Rinascimento e al barocco romano nelle sue ville, tra cui notevole la villa Elia ai Parioli, e in numerosi restauri e rifacimenti di antiche ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] , fra i quali il Bernini. Il modelletto della statua del papa, eseguito tra il 1698 e il 1701, è ancora del tutto barocco e lo stesso si può dire delle vesti delle allegorie. Solo poco a poco il D. riusci ad allontanarsi dallo stile degli scultori ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] quella dei Serpotta, con i quali erano imparentati, sviluppando stilisticamente un ventaglio di moduli espressivi fra tardo-barocco e neoclassicismo.
Giuseppe nel 1754 lavorò insieme con il fratello Gaspare e con lo stuccatore Bartolomeo Sanseverino ...
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Scrittore italiano (Napoli 1902 - ivi 1963). Collaborò a varî periodici e giornali, fra cui il Corriere della sera. I suoi volumi di narrativa, per lo più racconti napoletani di ispirazione anche se l'ambiente [...] è sempre tale, hanno un'intonazione fra malinconica e caricaturale che si traduce, nei momenti più felici, in una sorta di umorismo barocco (L'oro di Napoli, 1947; San Gennaro non dice mai no, 1948; A Milano non fa freddo, 1949; Pietre e nuvole, 1950 ...
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Storico dell'arte (Vienna 1908 - Londra 1975). Studiò all'univ. di Vienna con J. Schlosser. Direttore della biblioteca dell'istituto Warburg a Londra (1944-65), dal 1965 ha insegnato all'univ. di Londra [...] nel Vicino Oriente. Uomo di profonda cultura e vasti interessi, K. ha studiato in particolare l'arte italiana del periodo barocco e il problema dei rapporti culturali fra Oriente e Occidente nel Medioevo e nell'età moderna. Negli ultimi anni ha ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.