Critico letterario (Rieti 1902 - ivi 1931); uno dei più noti studiosi della scuola di C. De Lollis; particolarmente notevoli i saggi su Parini e su Carducci nei quali le intuizioni critiche del maestro [...] a personalissimi risultati in un'indagine che accorda sempre felicemente i dati culturali con quelli stilistici. Tutti i suoi scritti sono raccolti in Dal barocco al decadentismo: studi di letteratura italiana (2 voll., 1957, a cura di V. Santoli). ...
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Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, [...] con la Natività (Roma, S. Giuseppe dei Falegnami) che attesta la sua adesione alla tendenza classicheggiante del tardo barocco romano. Protetto da Alessandro VII, lavorò prevalentemente a Roma dipingendo, con eleganza formale, grandi quadri d'altare ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] Cacce dell’Ars nova) e, sempre più frequenti, nel Rinascimento (le Canzoni francesi, specialmente le Battaglie), nel barocco (i quadretti di genere dei clavicembalisti francesi, le Sonate bibliche di J. Kuhnau, i quartetti sulle Metamorfosi ovidiane ...
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SPINAZZI, Innocenzo
Luisa Becherucci
Scultore, morto intorno al 1793. Le scarse notizie tramandate dalle fonti lo dicono romano, allievo del Maini a Roma, dove pare abbia eseguito un S. Giuseppe Calasanzio [...] chiamato dal granduca Pietro Leopoldo a dirigere a Firenze l'Accademia Pittorica. Qui, dove fino allora dominava il movimento barocco dei Foggini, egli porta le tendenze romane ad una più contenuta fermezza di disegno, già volgenti al neoclassicismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento segna l’affermazione del violino che diviene lo strumento principale [...] (con le tastiere) della produzione musicale. “L’avvento dell’opera e della sonata, insieme con la propensione tipica del barocco per tutto quanto si presentava con i caratteri dell’espressività, dell’individualità e della capacità solistica, resero ...
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Architetto (Parigi 1656 - Passy 1735). Allievo e collaboratore di J. Hardouin-Mansard e poi suo successore nella carica di primo architetto reale (1708), il de C. fu coinvolto nelle maggiori imprese del [...] .) e a Parigi (sistemazione di Place Vendôme, coro di Notre-Dame, ecc.). Esemplare esponente del momento di passaggio dal barocco al rococò, progettò numerosi hotel a Parigi e fornì disegni per mobili, lavori in metallo e arazzi. Attivo anche fuori ...
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Architetto (Bologna 1670 circa - ivi 1759); lavorò sempre a Bologna, dove costruì, sfruttando scenograficamente la struttura naturale del Colle della Guardia, la chiesa della Madonna di San Luca (a pianta [...] tenaglia e alta cupola), sua opera principale, l'arco del Meloncello, il palazzo Bosdari, e rinnovò l'interno della chiesa di S. Domenico. È il più significativo architetto barocco bolognese; adottò, in modo personale, forme e temi dell'architettura ...
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Pittore (Königsberg 1630 - Leubus, Slesia, 1706). Allievo di J. de Backers, subì l'influsso di A. Van Dyck e di Rembrandt. Dipinse pale d'altare per i conventi di Leubus e di Grüssau (a Leubus si era stabilito [...] nel 1660-61), vaste composizioni di carattere religioso e storico-allegorico, una serie di paesaggi con soggetti biblici, tra i più notevoli del barocco tedesco che prelude al rococò. ...
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Flautista italiano (Roccasecca 1919 - Cassino 1992). A lungo primo flauto nell'orchestra sinfonica della RAI di Roma, ha diretto numerosi corsi di perfezionamento in flauto presso istituzioni italiane [...] , tra l'altro al conservatorio di Santa Cecilia di Roma, svolgendo, al contempo, un'intensa attività concertistica. Particolarmente impegnato nell'esecuzione della musica contemporanea, si è poi indirizzato anche al repertorio barocco e classico. ...
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GUARNIERI (Guarniero, Guarnieri), Giovanni Francesco
Fritz Baumgart
Architetto e scultore, nato a Roma circa il 1665, morto ivi il 19 marzo 1746. Nel 1695 lavorava come stuccatore nella cappella di [...] Nel 1701 il langravio Carlo d'Assia lo chiamò a Cassel per intraprendere a Wilhelmshöhe l'esecuzione delle "Cascate", tipico progetto barocco, uno dei più grandiosi che siano mai stati concepiti, in cui l'architettura e il paesaggio si fondono in un ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.