HANN, Sebestyén (Sebastiano)
Tibor Gerewich
Orafo, nato nel 1644 a Löcse (ora Levoča), morto nel 1713 a Nagyszeben (ora Sibiu). È il più notevole orafo ungherese del '600. Sono celebri le sue brocche [...] guerresche a sbalzo. Nelle sue forme e nelle decorazioni conserva ancora lo stile del tardo Rinascimento, mentre è movimentato e barocco nelle figure e nelle scene. Ha molte opere nel Museo nazionale e nel Museo di arte decorativa a Budapest, un ...
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sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante.
Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un [...] tempi lenti e veloci – si differenziava a sua volta in s. da chiesa e s. da camera, a seconda della destinazione. La s. barocca ebbe fortuna per più di un secolo e mezzo e fu impiegata, con evoluzioni e varianti, da un gran numero di compositori (A ...
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Musicista (Crema 1602 - Venezia 1676). Studiò dapprima col proprio padre G. B. Caletti, poi (per cura del suo protettore F. Cavalli) in S. Marco, con C. Monteverdi. Qui C. (che aveva preso il nome del [...] una ventina d'anni e dal Monteverdi trasse fecondi esempî di drammatismo musicale, in lui destinati a uno sviluppo barocco in senso "rappresentativo", "scenico". Dopo vent'anni d'esercizio polifonistico in cappella, fece rappresentare nel 1639, nel ...
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Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] presso il romano Collegio germanico-ungarico. Tra le sue composizioni rimaste, si trovano messe e mottetti, in stile polifonico barocco, cantate sacre, sia monodiche sia polifoniche, e cantate da camera e canzonette, tendenti al virtuosismo canoro e ...
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Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto [...] ed erudite, varie per repertorio e tecniche di stampa e caratterizzate dall'aspetto imponente e vistoso, nonché dal gusto già barocco dell'ornamentazione e dell'illustrazione. Tra l'altro dobbiamo a lui le edizioni delle opere di G. Lipsio, A ...
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Architetto (Hohenweiler 1664 - Würzburg 1721). Maestro carpentiere, fu responsabile di numerose fabbriche di Würzburg e dei dintorni. La sua opera più importante è la trasformazione della romanica Neumünsterkirche [...] di Würzburg con ampia cupola e un ammirevole prospetto ondulato (1711-16). Stili sticamente G., i cui ascendenti vanno ri ce rcati nell'architettura del Vorarlberg, si trova al passaggio dal "rinascimento tedesco" al barocco del 18º secolo. ...
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Città della Svizzera, capoluogo di circondario nel cantone di Argovia. Sorge a 380 m. s. m., sulla Reuss e nel 1920 aveva 2690 ab. Era città già nel sec. XIII; si unì alla Svizzera nel 1415. La chiesa [...] cattolica, gotica, è del secolo XV, ma dentro fu rimaneggiata nel 1647 in stile barocco. Fra gli edifici notevoli ricordiamo: il Murihof con una cappella del 1640, il Weissenbachhaus con una sala rotonda in stile rococò, il Schlossli (secoli XVI- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] ricerca di un ordine, di un’umana felicità.
Antropologia di una definizione
Dopo l’erudito del tardo Rinascimento e del barocco, anticipato alla fine del Seicento dal Bayle scettico del Dizionario storico e critico, l’ homme de lettres si apre all ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] riferimento al gotico e, soprattutto, alle grottesche), si può parlare propriamente di c. solo nel manierismo, nel barocco e nel rococò, sia per decorazioni fitomorfiche e zoomorfiche, sia per la creazione di architetture fantastiche, illusionistiche ...
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Scrittore tedesco (Liegnitz 1904 - Monaco di Baviera 1971). A Berlino dal 1931, si unì al gruppo di poeti espressionisti facente capo alla rivista Die Kolonne; di tale gruppo faceva parte anche Oda Schaefer, [...] gravemente ferito durante la seconda guerra mondiale. La sua produzione, in particolare la lirica, ha risentito ancora dell'influsso del barocco mistico slesiano, anche se si avverte il vivo contatto con l'espressionismo (su tutti G. Heym e G. Trakl ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.