Architetto (Genova 1668 - Vienna 1745). Fra i maggiori esponenti, con T. B. Fischer von Erlach, del barocco austriaco. Formatosi a Roma, fu allievo di C. Fontana, e, pur mostrando un notevole aggiornamento [...] sulle tendenze contemporanee dell'architettura francese, si ricollegò principalmente alle soluzioni di F. Juvara. Lavorò principalmente per l'aristocrazia, costruendo molti palazzi a Vienna fra cui lo ...
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Storico dell'arte tedesco (Norderney 1881 - Colonia 1958). È autore d'importanti lavori sulla storia dello stile barocco e dell'urbanistica (Theatrum Novum Pedemontii, 1931) e ha diretto gli Handbücher [...] der Kunstwissenschaft (1916-39), per cui ha redatto varî volumi ...
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Centro del Portogallo, nel distretto di Lisbona, nell’Estremadura; è celebre per il grandioso convento di stile barocco, eretto per volere di Giovanni V di Braganza (1717-30), su progetto dell’architetto [...] J.P.F. Ludovici. È un grande quadrilatero (con 800 camere), con due ali terminate da padiglioni angolari, e nel mezzo la chiesa fiancheggiata da due torri tra cui si innalza la cupola, centro della costruzione. ...
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Scrittore tedesco (Wandersheim, Turingia, 1680 - Halle 1721). Noto sotto lo pseudonimo di Menantes, rappresentò anche polemicamente lo spirito barocco in epoca già altrimenti orientata. Scrisse romanzi [...] galanti (Die verliebte und galante Welt, 1700; Satirischer Roman, 1705), una programmatica Galante Poetik (1706), libretti d'opera e varie poesie d'occasione ...
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Scultore (Graz 1695 - Admont 1765). Nel campo della scultura in legno, è il più notevole artista del tardo barocco in Stiria. Tra le sue opere, segnate da una vena di popolare realismo, l'altare con S. [...] Martino e il povero (1740) per la chiesa di St. Martin presso Graz, e le statue nella biblioteca del convento benedettino di Admont (1760-65) ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] gli avrebbero permesso di realizzare strutture ardite e innovative.
Se lo paragoniamo al Bernini, l'altro grande esponente del Barocco, ci accorgiamo delle notevoli differenze tra i due: Bernini all'età di trent'anni era già artista affermato, si ...
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Architetto (n. Siracusa 1682 - m. dopo il 1762). Eseguì numerosi progetti, caratterizzati dalla ricca decorazione e dal flessuoso andamento barocco, per edifici religiosi (chiesa dei Domenicani, 1737, [...] Noto; chiesa di S. Giorgio, Ragusa Ibla, 1744) e civili (palazzo di Città, Noto; ecc.) ...
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Pittore (Laufen, Baviera, 1654 - Vienna 1730), allievo (1675-88) di C. Loth a Venezia, divenne uno dei principali decoratori del barocco austriaco. Dopo i primi saggi a Salisburgo (sala dei carabinieri [...] studiò i dipinti di Rubens e conobbe A. Pozzo, eventi essenziali per lo sviluppo del suo stile decorativo pienamente barocco, caratterizzato dall'eleganza e dalla complessità compositiva. Tra le opere più importanti: la volta della chiesa dei gesuiti ...
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Scultore austriaco (Vienna 1850 - ivi 1919), lavorò soprattutto a Vienna. Nella sua abbondantissima produzione, stilisticamente eclettica, fra classicismo e barocco, quattro figure per il Rathaus, due [...] gruppi per l'università, il monumento della liberazione di Vienna dai Turchi, quelli a J. W. Goethe e a J. Strauss ...
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Pittore e incisore (Messina 1691 - ivi 1743), fu sensibile alle influenze della pittura seicentesca europea e alle istanze del barocco napoletano. Tra le sue opere, in gran parte distrutte dal terremoto: [...] affreschi in S. Francesco di Paola a San Pier Niceto, 1726; studî di nudo, Messina, Museo Naz.; Santi Giovanni e Giacomo in S. Sebastiano a Melilli ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.