Architetto (n. forse Messina - m. Roma 1748). Tra gli esponenti del tardo Barocco, è noto per il restauro di S. Croce in Gerusalemme (1743, in collab. con D. Gregorini) e la realizzazione dell'Oratorio [...] di S. Spirito in Sassia (1745), a Roma ...
Leggi Tutto
Scultore (forse Venezia 1698 circa - Zagabria 1757); il più famoso esponente del barocco in Slovenia. Lavorò soprattutto a Lubiana (di cui ebbe la cittadinanza nel 1727): notevoli gli altari maggiori delle [...] chiese di San Giacomo (1732), dei Francescani (1736-38), delle Orsoline (1744); il ritratto di Carlo VI (Mestni Muzej) e la Fontana dei tre fiumi carniolani (1751, davanti al Palazzo Municipale), considerata ...
Leggi Tutto
Scultore, pittore e architetto (Radolfzell, Baden, 1645 - Vienna 1686). Interprete di un barocco dinamico e naturalistico, fu in contatto con i due A. Quellinus; si stabilì a Vienna nel 1676. Suoi il Crocifisso [...] nel duomo di Magonza (1669-71) e la tomba del vescovo Carlo di Metternich (1675, Treviri, Liebenfrauenkirche). Eseguì poi il mausoleo dei Piasti (1677, Legnica), opera di architettura, scultura e pittura, ...
Leggi Tutto
Architetto (Torino 1702 - ivi 1770). Tra i più originali architetti del tardo barocco ed esponente di primo piano dell'architettura piemontese, realizzò, secondo criteri di leggerezza di gusto rococò, [...] OPERE
Allievo di F. Iuvara, fu a Roma (1731-33), dove divenne membro dell'Accademia di San Luca. Qui studiò l'architettura barocca e soprattutto borrominiana, ed ebbe modo di copiare i volumi di disegni di C. Fontana di proprietà del card. A. Albani ...
Leggi Tutto
Scultore (Castiglione Salernitano 1684 - Napoli 1757), allievo di L. Vaccaro. Esponente del tardo barocco napoletano, rivelò doti particolari nella ritrattistica. Opere: a Capua, Cristo morto (cripta del [...] duomo); a Napoli, busti di santi (certosa di S. Martino), Cristo e la Samaritana (chiostro di S. Gregorio Armeno), tomba di Carlo Danza (Carmine Maggiore), decorazione della guglia dell'Immacolata (piazza ...
Leggi Tutto
Architetto (Torino 1680 - ivi 1756), zio e maestro di B. Vittone. Attivo, tra barocco e neoclassicismo, nel rinnovamento urbanistico e edilizio di Torino, realizzò, tra l'altro, palazzi aristocratici con [...] interni scenografici e volte fantasiose, dette planteriane (Saluzzo di Paesana, 1715-18; Benso di Cavour, 1729; ecc.) e abitazioni intensive per affittuarî. Notevoli anche alcune chiese (Assunta, 1708, ...
Leggi Tutto
Scultore, decoratore e pittore (Napoli 1655 - Torre del Greco 1706). Esponente del tardo Barocco napoletano, allievo di C. Fanzago, della sua opera restano numerose statue e monumenti funebri per chiese [...] napoletane (sepolcri di G. Galeota in Duomo e di F. Rocco nella Pietà dei Turchini, sculture in S. Ferdinando, S. Giovanni Maggiore, certosa di S. Martino, ecc.); scolpì anche figure da presepio ...
Leggi Tutto
Pittore (Wangen 1691 - Costanza 1757), uno dei più notevoli decoratori di chiese del tardo barocco della Germania occidentale. Affreschi nella chiesa del convento di Zwiefalten (1747-51). ...
Leggi Tutto
Architetto (Venezia 1728 circa - ivi 1798), allievo di G. Massari e interprete dell'ultimo barocco. A Venezia costruì la facciata di S. Rocco (1765-71) e quella della Scuola della Carità (1766, progetto [...] di Massari); lavorò al palazzo del Ridotto (1768) e nel Palazzo Ducale; a Mestre eresse la chiesa collegiata, a Padova il palazzo del Capitanio (1779) ...
Leggi Tutto
Scultore lombardo (n. 1615 - m. Milano 1687). Formatosi a Roma, contemperò classicismo e spirito barocco svolgendo un ruolo importante nella scultura lombarda del sec. 17º. Eseguì rilievi e statue per [...] il duomo di Milano, dove fu protostatuario (1658). Lavorò alla certosa di Pavia e realizzò grandiose composizioni, segnate da drammatico realismo, per i Sacri Monti di Varallo, di Varese e di Orta. Ebbe ...
Leggi Tutto
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.