BIANCHI (Blanqui), Andrea
Virgilio Fantuzzi
Nato il 25 nov. 1677 a Campione, fu accolto nella Compagnia di Gesù in qualità di fratello coadiutore, a Roma, il 1º febbr. 1716. Dopo aver trascorso due [...] si aprono nicchie. Tanta semplicità e compostezza di elementi contrasta con gli eccessi ornamentali ai quali si abbandonava l'architettura barocco-coloniale dell'epoca.
Tra il 1721 ed il 1733 il B. edificò a Buenos Aires la chiesa detta "La Merced ...
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COZZI, Giuseppe
Giorgio Fiori
Nacque a Piacenza il 21 nov. 1671 da Benedetto, falegname, e da Angela Maria Contini. Fu architetto piuttosto noto ai suoi tempi perché operò anche fuori dell'ambito provinciale. [...] primo decennio del '700.
Bibl.: L. Mensi, Diz. biogr. piacentino, Piacenza 1899, s. v. Nicoli F.; L. Grassi, Province del barocco in Lombardia, Milano 1966, p. 159;M. Dotti Compostella, L'arch. piacentino G. C., in Boll. stor. piacentino, LXIV (1969 ...
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Scultore (Montevarchi 1580 - Roma 1654). A Firenze fece il suo apprendistato presso il pittore Santi di Tito e, trasferitosi a Roma, fu aiuto dello scultore vicentino C. Mariani, rivelandosi presto tra [...] a palazzo Braschi; S. Pietro e S. Paolo, 1638-52, per S. Paolo fuori le mura, ora sulla porta del Popolo) che però, non inserendosi nel gusto barocco allora dominante per una nuova asciuttezza ed essenzialità dell'esecuzione, gli vennero rifiutate. ...
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VILLANUEVA, Juan de
José F. Rafols
Architetto castigliano, nato a Madrid nel 1739, ivi morto nel 1811. Dopo avere studiato all'accademia di San Ferdinando seguì nell'architettura le orme del Sabatini, [...] principe al Pardo (1784-1791).
Bibl.: L.-M. Cabello-Lapiedra, Don J. de V., in Arquitectura, 1913; O. Schubert, Historia del Barocco en España (trad. in spagnolo), Madrid 1924, pp. 458-59; L. Blanco-Soler, El Mueso del Prado, in Arquitectura, 1926; A ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] versioni di rinnovato e grandioso impegno. Così è che il barocco riprende il tema della madre e torna a riassumere in gruppo. Uno stile affatto diverso, per l'assenza del patetico barocco, ha il giovane morente, riverso al suolo, tipologicamente quasi ...
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PACILLI, Pietro
Francesco Franco
PACILLI, Pietro. – Nacque a Roma il 3 dicembre 1720, da Carlo e Agnese Gai (Mancini, 1978, pp. 47, 48 n. 1).
Svolse l’apprendistato, con ogni probabilità, con il padre, [...] . 21, 181;M. Tafuri, Un «fuoco» urbano della Roma barocca…, in Quaderni dell’Istituto di storia dell’architettura, XI (1964), 61 Sigisbert Adam e P. P., due protagonisti della distensione del barocco, in Sculture romane del Settecento, a cura di E. ...
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CORTELLA, Carlo Giuseppe
Luciano Tamburini
Si ignorano gli anni di nascita e di morte, e la sua attività (circoscritta al periodo 1676-99) è documentata quasi unicamente dal breve regesto cronologico [...] M. Viale Ferrero, La Ramira. Un dramma a chiave e le sue scene, Milano 1966, p. 734; A. Griseri, Le metamorfosi del Barocco, Torino 1967, p. 110; L. Tamburini, Le chiese di Torino, Torino 1968, p. 403; L. Mallé, Palazzo Madama in Torino, Torino 1970 ...
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BOSSI, Giovanni Domenico
Heinz Schöny
Figlio di Bartolomeo e di una Maria, nacque a Trieste (parrocchia di S. Maria Maggiore) il 28 luglio 1767.
Suo padre è forse lo stesso Bartolomeo Bossi operoso [...] stile, lasciata la pittura minuziosa, acquista larghezza impressionistica, prediligendo i contrasti di chiaroscuro (con influssi del Barocco italiano e degli inglesi Reynolds e Gainsborough) e dà luogo a risultati aggraziati, eleganti, notevoli per ...
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BONAVIA, Giacomo (Santiago Bonavit)
Irma Sylvia Arestizábal
Tradizionalmente detto originario di Piacenza, pittore e architetto attivo in Spagna, potrebbe essere il Giacomo Bonavia figlio di Gaetano, [...] facciata stretta e mossa può essere considerata il prirno esempio in Spagna di quel compromesso tra lo stile gesuitico barocco, tanto caro agli Spagnoli, e gli influssi franco-italiani, in questo caso chiaramente guarineschi. Il B. abbandonò questa ...
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Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. [...] rinascimentali di architettura (in collab. con C. Maltese, M. Tafuri, R. Bonelli, 1978); Borromini, manierismo spaziale oltre il barocco (1978); S. Maria delle Grazie a Milano (in collab. con altri, 1983); Il Tempio della Consolazione a Todi (1991 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.