Scultore (Antequera 1624 - Siviglia 1699). Allievo di A. de Mena a Granada, si stabilì a Siviglia dal 1646; fu il più importante scultore sivigliano barocco. Le sue composizioni monumentali ed eleganti [...] presentano marcati effetti chiaroscurali e una ricca policromia. Opere a Siviglia (sculture nella cattedrale; retablo per S. Francesco, Sagrario, 1666, e per l'Hospital de la Caridad, 1674), a Jaén (cattedrale), ...
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Architetto e scultore (Roma 1702 - ivi 1786). Fu allievo di F. Barigioni. Tra le sue sculture, intonate a un'eleganza trattenuta propria del tardo barocco romano, ricordiamo, in S. Maria sopra Minerva, [...] il monumento funebre di Benedetto XIII, eseguito in collaborazione con P. Bianchi e P. Bracci (1739). A Roma costruì anche la nuova sagrestia di S. Pietro e il palazzo e il caffeaus della villa Albani, ...
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Architetto (Graz 1656 - Vienna 1723). Dette inizio alla prima generazione di architetti tedeschi, dalla quale fu fondata una vera e propria scuola nazionale nel contesto del barocco europeo, ma gli mancò [...] sciolta eleganza che nell'opera del suo rivale e seguace J. L. von Hildebrand fu assunta a tratto specifico del barocco austriaco. A Vienna costruì il palazzo del principe Eugenio, iniziò il palazzo di Schönbrunn e la Karlskirche.
Vita e opere ...
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Pittore (Solothurn 1660 - Würzburg 1738). Attivo a Praga, Vienna, Pommersfelden e Würzburg. Fu in Italia nel 1707. Negli affreschi è abile decoratore, sulla scia del barocco romano; nei quadri, risente [...] dei maestri fiamminghi minori ...
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Architetto (Capolago 1556 - Roma 1629). Fu una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento e quella del periodo barocco. Attivo a Roma, architetto di Paolo [...] V, realizzò numerose opere, tra cui il completamento della basilica di S. Pietro.
Vita
Nipote di D. Fontana, venuto a Roma, fu suo allievo e collaboratore. Dopo aver lavorato come stuccatore e decoratore ...
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Architetto (Tissau, Karlsbad, 1683 - Ettlingen, Baden, 1732). Formatosi sull'esempio di Ch. Dientzenhofer, divenne architetto alla corte del Baden, operando un'importante mediazione tra il barocco boemo [...] e quello renano. Suoi sono, fra l'altro, il castello Favorite (1710) e la chiesa del castello (1719) a Rastatt. Fu architetto anche suo fratello Johann Peter Ernst (1687-1762) ...
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Architetto (Cima, Porlezza, 1668 - Vicenza 1747), attivo soprattutto a Vicenza. La sua opera è considerevole per l'originalità con cui vi appaiono rielaborati con spirito barocco gli spunti palladiani. [...] Opere principali: a Vicenza, la Biblioteca Bertoliana (1703, ora Monte dei Pegni), i palazzi Velo (1706-07) e Trento-Valmarana a S. Faustino (1718), portici sulla strada per Monte Berico (1746); villa ...
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Pittore e incisore (Amsterdam 1645 - Haarlem 1708). Nipote di P. de Hooch, fu abile incisore (paesaggi, scene storiche e mitologiche) e caricaturista; notevole esponente del tardo barocco olandese. ...
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Scultore (Mannheim 1691 - ivi 1752). Allievo di B. Permoser a Dresda; dal 1721 scultore di corte a Mannheim. È tra i più importanti scultori del tardo Barocco in Germania: lavorò a Mannheim, Magonza, Francoforte, [...] Londra ...
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Scultore (Stoccarda 1758 - ivi 1841). Fu a Parigi, presso A. Pajou (1783), e a Roma, dove divenne amico del Canova. Il suo stile trapassa dal tardo barocco al neoclassicismo. Fra le sue opere, conservate [...] a Stoccarda, un autoritratto (1797), Ettore (1795-97), Saffo (1797), insieme a molti disegni e bozzetti ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.