FIALETTI, Odoardo
Vincenza Maugeri
Nacque a Bologna il 18 luglio 1573 (Malvasia, 1678, p. 228), figlio postumo del "Dottore Odoardo"; affidato al fratello maggiore, questi lo mise "a dozzena" presso [...] veneziano un vastissimo compendio di formule e di moduli decorativi che si armonizzarono poi con gli elementi del linguaggio barocco.
In una lettera del 1660 inviata al Malvasia, e da questo fedelmente riprodotta (1678, p. 228), il Boschini elenca ...
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BALDI, Lazzaro
Evelina Borea
Nacque a Pistoia nel 1624 circa. Attratto dalla fama del conterraneo Pietro Berrettini da Cortona, desiderò avviarsi alla pittura sotto la sua guida e pertanto lo raggiunse [...] molta pittura settecentesca.
Successivamente, il B. ricade nell'impostazione classicistica del quadro, vietandosi l'illusionismo spaziale proprio del barocco, per comporre, come il Maratti, su piani regolari; e ne sono esempio il complesso di tele e ...
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CUGINI, Antonio Matteo
Deanna Lenzi
Figlio di Biagio, falegname, architetto e topografo, nacque il 23 sett. 1677 a Reggio Emilia.
Secondo il Tiraboschi (1786) sarebbe stato allievo di Ferdinando Galli [...] recenti collocano nel 1742-43 ritenendo fondamentale, in via di esecuzione, l'intervento di Carlo Manfredi (Le alternative del Barocco..., 1981; la sala teatrale fu ristrutturata nel 1808-11 da L. Canonica).
Nel 1748 perla Nobile Società del teatro ...
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CINGANELLI, Michelangelo
Miles Chappel
Originario di Settignano (Procacci, 1965, p. 225), figlio di Giovanni, si ritiene sia nato intorno al 1558 (Colnaghi, 1928). È il più noto di una famiglia di artigiani [...] e perduta o non identificata. Coni e pittore appartiene a quella generazione di riformatori, gli "antimanieristi", che iniziò il barocco nell'arte fiorentina della fine del sec. XVI. Lavorò nella cerchia del Cigoli e di Bernardino Poccetti, del quale ...
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CARLONE, Tommaso
Luciano Tamburini
Figlio di Giuseppe di Giovanni, della famiglia di artisti oriundi di Rovio presso Lugano, esordì come scultore a Genova a fianco del padre agli inizi del sec. XVII. [...] Dalla moglie Maddalena Mazzetti ebbe pure tre figlie: Anna, Caterina, Lucrezia.
L'opera del C. appare improntata ad accenti barocchi d'ascendenza berniniana qual era vissuta, al tempo della sua formazione, a Genova, con toni magari un poco aulici e ...
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BONSIGNORE, Ferdinando
Nino Carboneri
Nacque a Torino il 10 giugno 1760 da Domenico e da Margherita Gallino: il padre, oriundo di Nervi, nel 1773 ricevette la naturalizzazione sarda. Allievo nel 1782 [...] eretto alla Gran Madre di Dio dal Corpo Decurionale di Torino, Torino 1828; v. anche Forma urbana ed architettura nella Torino barocca).
Oltre alla Gran Madre, gli è stato assegnato l'altare maggiore della chiesa di S. Cristina. Fuori Torino il B ...
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Greenaway, Peter
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e pittore inglese, nato a Newport il 5 aprile 1942. "Tutti i miei film parlano della classificazione del caos" [...] Vermeer, da J. Cage a H. Purcell, da Ch. Darwin a I. Newton, da É.-L. Boullée all'architettura fascista, dai giardini barocchi ai tableaux vivants, dalla Land Art alla Body Art, senza contare la mitologia, i testi religiosi, e, infine, opere e autori ...
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BOSCHETTI, Lorenzo
Elena Bassi
Poche e scarne le notizie biografiche su questo architetto-dottore, idraulico, matematico, ingegnere, che fu attivo a Venezia tra il 1709 e il 1772 e che, dati gli incarichi [...] chiesa dei gesuiti, ricostruita pochi anni dopo da D. Rossi, che, a sua volta, aveva fuso spunti palladiani con motivi del barocco romano, particolarmente di Carlo Rainaldi. Tra il 1749 e il 1772 il B. ricostruì la chiesa di S. Barnaba, palesandosi ...
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Regista tedesco (Georgenthal 1945 - Kassel 2010). Dopo studi di psicologia e di cinema a Monaco di Baviera, ha realizzato i suoi primi cortometraggi sperimentali in superotto (Callas portrait, 1968; Mona [...] von Kleist, A. Strindberg, e testi di autori discussi come R. W. Fassbinder e Y. Mishima, sempre fedele a uno stile barocco e manierista, tra il simbolismo analogico e il più sfrenato melodramma. Fra le sue regie teatrali: Medea di C. Alvaro (1983) e ...
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Umanista e poeta francese (Mauléon, Pirenei Atlantici, 1557 - Bordeaux 1595). Educato in un clima di severo calvinismo, coltivò studî classici e teologici. Godette del favore di Giovanna d'Albret regina [...] solo in tempi recenti (Oeuvre poétique, 1945, prefaz. di M. Arland): una quarantina di sonetti, alcune stanze e canzoni, due poemetti religiosi, tutti composti prima della conversione che fanno di S. uno dei massimi esponenti del barocco francese. ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.