CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] ; I Filopatridi, ibid. 1941; Le adunanze della"Patria società letteraria", cit., cui si affiancano i vari saggi monografici del volume Il barocco in Arcadia, Bologna 1950 (spec. pp. 308 ss., 410 ss., 435 ss.) e la conclusiva Nota calusiana, in Giorn ...
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LANCELLOTTI, Secondo
Emilio Russo
Nacque a Perugia il 19 marzo 1583 da Ortensio e Camilla Sebastiani, secondo di quattro fratelli, e fu battezzato con il nome di Vincenzo. La precoce vocazione religiosa [...] 'età moderna… Atti del VII Convegno di Studi umbri, Gubbio… 1969, Perugia 1972, pp. 39-51; F. Arato, Un erudito barocco: S. L., in Giorn. stor. della letteratura italiana, CLXXII (1995), pp. 509-549; F. Arato, Un enciclopedista perugino del Seicento ...
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MANSO, Giovan Battista
Floriana Calitti
Nacque nel 1569 a Napoli da Giulio e da Vittoria Pugliese. La data di nascita del 1561 è stata a lungo oggetto di controversie, definitivamente chiarite sulla [...] come quello della solfatara di Pozzuoli (Nuda erma valle, ai cui taciti orrori), che ebbe una certa fortuna nella lirica barocca. All'interno della raccolta anche un poemetto in ottave La Fenice (pp. 242-252), traduzione della Phoenix di Claudiano, e ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] , in Studi in onore di Arnaldo D'Addario, a cura di R. Borgia, IV, Lecce 1995, pp. 1317-1344; M. Iofrida, Un Lucrezio "barocco"?, in A. Marchetti, Della natura delle comete, a cura di M. Iofrida, Pisa 1996, pp. 10-17; D. Aricò, Introduzione, in A ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] p. 360; C. Calcaterra, La letter. ital. veduta da un condillachiano, in Convivium, n. s., I (1947), pp. 321-45, ristampato in Il barocco in Arcadia, Bologna 1960, pp. 343-61; G. Natali, Il Settecento, Milano 1950, pp.688, 719, 1172 s., 1202; F. Ulivi ...
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GUASCO, Annibale Giuseppe
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque ad Alessandria il 19 marzo 1540, secondogenito di Cesare di Annibale, dei signori di Spigno, e di Laura Guasco, appartenente a un altro ramo [...] , arte, archeologia per le province d'Alessandria e Asti, LXVI-LXVII (1957-58), pp. 123, 129-135; E. Perotto, Barocco "moderato". G. Borsieri poeta e critico della letteratura, in Studi secenteschi, XXVII (1986), pp. 234 s. (lettera di G. Borsieri ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] de Argeș, 1517), imitata in Valacchia e in Moldavia. Durante i sec. 17°-18° si sviluppa uno stile barocco costantinopolitano, ricco di elementi orientali (monastero di Hurezi, 1693; chiesa Stavropoleos a Bucarest, 1733 ecc.). Una decorazione ad ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] di Frederiksborg, di Rosenborg (inizio 17° sec.); il castello di Charlottenborg (1675) a Copenaghen, è un esempio di sobrio barocco olandese. Imponente l’attività edilizia e urbanistica sotto Cristiano IV, egli stesso architetto.
Verso il 1700 il re ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] 33, 1-6).
Si capisce perché, essendo il risultato di un’operazione sintetica, la metafora sia stata al centro della trattatistica barocca, e l’ingegno che ne è all’origine sia stato la facoltà mentale privilegiata, in quanto risorsa capace di trovare ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] dalla metafora e dalle sue potenzialità analogiche che portarono alla dissoluzione del sistema e alla confluenza della 'maniera' nel barocco. Da quei poeti a Giambattista Marino, che nel Seicento doveva far trionfare il concettismo, il passo fu breve ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.