La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] vitale che esso compie, secondo l'approccio 'dinamico' che caratterizza anche il pensiero medico-biologico del Seicento: come l'artista barocco, anche il medico non considera più l'occhio dell'uomo, ma il suo sguardo, ossia non si limita più a ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] civica, a cura di G. Castiglioni et al., Verona 1994, pp. 93-95; A. Fariello, Tempo e morte in un romanzo barocco, in Esperienze letterarie, XX (1995), 3, pp. 63-82; D. Riposio, Il laberinto della verità. Aspetti del romanzo libertino del Seicento ...
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Obesità
Marco Salvetti
Quando il grasso è troppo
L’obeso è una persona che pesa più di quanto dovrebbe a causa di un accumulo di grasso nei tessuti. Il crescente benessere delle popolazioni industrializzate [...] e nella scultura classica. Si pensi ai putti, i bambini presenti in molti quadri del Rinascimento e del Barocco e rappresentanti sentimenti di felicità e spensieratezza. Ma anche un artista contemporaneo, il colombiano Fernando Botero, realizza ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] , e con esse le scelte dei materiali e delle pietre, hanno condizionato le fogge degli a. nei secoli successivi. Conoscono favore nel Barocco l’a. a giardinetto, nel sec. 18° quello alla marquise e, durante l’età napoleonica, l’a. con cammei antichi ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] teatro d'anatomia a Venezia li 2 febbraio 1671 (Venezia 1671).
Si tratta di un elogio dell'anatomia di gusto barocco, nel quale il G., abilmente utilizzando quei canoni retorici finalizzati a suscitare meraviglia nell'uditorio, elenca tutti i più ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] tassoniana e insieme collabora a quel generale appiattimento di ideali scientifici che dalla scuola galileiana erano giunti, tra barocco e arcadia, sino ai teorici della saccenteria linguaiuola più tronfia e inconcludente (non a caso, assieme al Redi ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] e seguono i moduli di F. Petrarca e del petrarchismo, anche se sono presenti le tendenze della lirica manierista e barocca.
Pur convinto della dignità del suo lavoro, il G. - vuoi per gioco letterario, vuoi per qualche riserva mentale - scelse di ...
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Dal latino corpus, "corpo, complesso, organismo", corpo è un termine generico che indica qualsiasi porzione limitata di materia, cui si attribuiscono, in fisica, le proprietà di estensione, divisibilità, [...] l'urgenza di provvedere e, a tal fine, deve chiamare in causa non l'osservazione, ma la ragione. All'età barocca è subentrato l'Illuminismo, una stagione della cultura europea, filosofica e scientifica, che nel programma di una razionalità globale e ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] moralità, gusto definivano le coordinate della cultura del 18° secolo. Era questo il tempo in cui il barocco lasciava spazio allo sviluppo del rococò, accentuando la libertà immaginativa della creazione artistica, suscitando sconcerto o entusiastiche ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] Fra Tommaso Campanella ne' castelli di Napoli, in Roma e in Parigi, II, Napoli 1887, p. 149; J.A.F. Orbaan, Documenti sul barocco in Roma, Roma 1920, p. 317; R. Pintard, Le libertinage érudit dans la première moitié du XVIIe siècle, I, Paris 1943, pp ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.