Leonhardt, Gustav Maria
Marta Tedeschini Lalli
Clavicembalista, organista e direttore d'orchestra olandese, nato a 's Graveland il 30 maggio 1928. Ha studiato clavicembalo e musicologia con E. Müller [...] Brüggen, S. e W. Bijlsma, in un ampio processo di ricerca e ripristino delle tecniche esecutive del periodo barocco. Il ricorso agli strumenti originali, proseguito senza defezioni nel corso dei decenni successivi e accompagnato dalla promozione del ...
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Violista da gamba e direttore d'orchestra spagnolo (n. Igualada, Barcellona, 1941). Ha studiato violoncello al Conservatorio di Barcellona, perfezionandosi in musica antica e viola da gamba con W. Kuijken [...] spagnolo. Con l'orchestra Le concert des nations, da lui formata nel 1989, si è dedicato prevalentemente al Barocco europeo. Grande interprete del repertorio francese (M. Marais, Sainte Colombe, Couperin), ha acquisito ampia notorietà con la ...
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Famiglia di musicisti belgi, specialisti in musica antica. Wieland (n. Dilbeek, Bruxelles, 1938), violista da gamba e violoncellista, ha compiuto gli studi di violoncello e di pianoforte a Bruges e Bruxelles, [...] e violista, ha studiato anch'egli presso i conservatori di Bruges e di Bruxelles. Nel 1972 ha fondato il complesso barocco La petite bande. Con questo gruppo si è spinto fino al repertorio mozartiano (Così fan tutte, 1994; Don Giovanni, 1997 ...
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LIUZZI, Fernando
Musicista e storico della musica, nato a Senigallia il 19 dicembre 1884. Laureato in lettere, diplomato in composizione a Parma, ha anche studiato a Monaco di Baviera, composizione con [...] Vaticano-Rossiano 215 (Roma 1937). Altri scritti: Estetica della musica (Firenze 1924); Classicità del Palestrina; Il gusto barocco e la polifonia romana; Introduzione alla lirica vocale di Beethoven (Roma 1930-35). Trascrizioni e rielaborazione: La ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] opera, alcuni dei quali raccolti nei due volumi dal titolo Il palazzo incantato: studi sulla tradizione del melodramma dal Barocco al Romanticismo (Fiesole 1979). I temi trattati in quegli scritti si concentravano intorno a una costellazione – una ...
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Musicista (Ferrara 1583 - Roma 1643). Allievo di Luzzasco Luzzaschi. Nel 1604 è a Roma, cantore e organista dell'Accademia di S. Cecilia. Nel 1607 segue il prelato, poi cardinale, Guido Bentivoglio, suo [...] . Una nuova sensibilità, che trova corrispondenza nelle contemporanee immagini delle arti plastiche e nelle sontuose architetture del Barocco, viene creando una realtà puramente strumentale, con proprî stilemi. Alla fama goduta ai primi del sec. 18 ...
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Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] con le conquiste polifoniche tedesche del sec. 16º, creando così la base per la musica tedesca del tardo Barocco. Introdusse lo stile concertante nella compagine corale, ebbe grande importanza nella evoluzione della suite e della sonata da ...
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Freni, Mirella
Federico Pirani
Soprano, nata a Modena il 27 febbraio 1935. Dopo gli studi sotto la guida di L. Bertazzoni ed E. Campogalliani ha debuttato nel 1955 al Teatro comunale di Modena nel ruolo [...] , Adina ne L'elisir d'amore di G. Donizetti, Marguerite nel Faust di Ch. Gounod), dedicandosi contemporaneamente anche al repertorio barocco (Griselda di A. Scarlatti, Serse di G.F. Händel). Nel 1957 a Modena ha interpretato per la prima volta la ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] a calcare le maggiori scene d'Italia e dell'estero". Nel contesto delle progressive trasformazioni che interessarono, nel periodo barocco, la musica liturgica portandola ad assimilare forme e stilemi del genere monodico, il D. si pone tra i più ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] Maria regina di Scozia e della regina Elisabetta, nell'abbazia di Westminster, sono pregevoli opere che arieggiano lo stile barocco francese.
Lo scultore Nicholas Stone (1586-1647) fu uno dei primi che diedero prova allora d'una propria personalità ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.