Pittore, architetto e incisore (Pullendorf, Bodensee, 1550 circa - Strasburgo 1599); delle sue pitture ci rimangono soltanto gli affreschi del Frauenhaus di Strasburgo. La sua opera Architectura von Ausstheilung, [...] classici sono in realtà il punto di partenza o la cornice per la sua inesauribile fantasia nell'inventare forme, effetti di luce, ornamentazioni fito- e zoomorfiche che accolgono elementi gotici e rinascimentali e preludono al barocco maturo tedesco. ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] , pp. 1, 4, 10 s., 13 s., 14, 16, 33, 59, 71 s., 302, 306, 344, 357, 510, 512; G. P. tra barocco e neoclassico. Roma, Napoli, Caserta, Foligno (catal., Foligno), a cura di M. Fagiolo - M. Tabarrini, Perugia 2010; Formare alle professioni: architetti ...
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Scultore e intagliatore (Belluno 1660 - ivi 1732). Studiò col padre Jacopo, intagliatore, poi con A. Ridolfi e F. Parodi. Nel soggiorno romano (1678-80) subì l'influsso di G. L. Bernini e della sua scuola. [...] di S. Floriano di Zoldo, 1685). Tecnico di eccezionale virtuosismo, i mobili adorni di suoi intagli, di una ricchezza straordinaria, sorretta da una fervida invenzione decorativa, rappresentano un momento caratteristico del pieno barocco veneto. ...
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FERRI, Antonio Maria
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nato a Firenze il 31 marzo 1651 da Alessandro e Caterina di Santi Pucci, probabilmente si formò come aiuto di noti architetti fiorentini quali P. F. Silvani [...] , Tuscan villas, London 1973, pp. 61, 66, 71, 164, 273, 275, 277 s., 280; G. Chigiotti, in Gli ultimi Medici. Il tardo barocco a Firenze (catal.), a cura di M. Chiarini-F. Cummings, Firenze 1974, pp. 448, 450, 452, 468, 474, 488; F. Borroni Salvadori ...
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CERESOLA (Cereseole, Cerexole), Andrea, detto il Vannone
Franco Sborgi
Figlio di certo Iacopo (Colmuto, p. 131 n. 63), proveniente da Lanzo di Intelvi, non se ne conosce né la data di nascita, né la [...] del Liceo Classico "C. Colombo", Genova, n. 20, Genova 1968, s. i. pp.; L. Profumo Müller, B. Bianco architetto e il barocco genovese, in Boll. del Centro di studi per la storia dell'architettura, XII(1968), 1, pp. 88-89; F. Sborgi, Il Palazzo ducale ...
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MANTERO, Bernardo Pasquale
Daniele Sanguineti
Figlio di Francesco e di Geronima Parodi, nacque a Genova nel 1713. Si formò nella bottega dello scultore Francesco Maria Schiaffino (Ratti, 1766, p. 160; [...] 25 s., 39 s.; G. Sommariva, Frammenti e memorie nell'atrio dell'Accademia Ligustica, in Domenico Piola. Frammenti di un barocco ricostruito. Restauri in onore di Ezia Gavazza (catal.), a cura di L. Magnani - G. Rotondi Terminiello, Genova 2003, p. 12 ...
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Architetto e scultore (Clusone 1591 - Napoli 1678). Studiò dapprima scultura a Napoli; ma poi si diede tutto all'architettura, e in quest'arte dominò nella Napoli secentesca. Fra le sue opere citiamo: [...] Sapienza (1638-41), la cappella del Palazzo Reale (1640-46), il palazzo Donn'Anna (1642-44), incompiuto, la chiesa di S. Teresa a Chiaia (1650-62), ecc. Ariose e complicate prospettive, e un vivissimo gusto pittorico, ne caratterizzano il barocco. ...
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Architetto e pittore (Digione 1630 circa - Parigi 1695). Si formò a Roma, nell'ambiente di C. Fontana. Nel 1675 andò a Praga, dove rimase per quasi venti anni. A Graz conobbe Fischer von Erlach e compì [...] a Praga, dove si trova il suo capolavoro: la chiesa dei Crociferi (1678-87), la cui facciata ricorda il Palladio e il barocco romano. Costruì il palazzo vescovile di Praga (1675-79), il castello nuovo a Duchcov (1675-95), la chiesa conventuale di ...
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VERHULST, Rombout
G. I. Hoogewerff
Scultore, nato a Malines il 15 gennaio 1624, morto a L'Aia il 27 novembre 1696. Dopo un viaggio in Italia si stabilì in Olanda e vi ebbe gran fama come autore di numerosi [...] e altrove. Si hanno di lui anche buoni busti in marmo e qualche rilievo di pregio. Le sue opere mancano di sintesi: le singole forme ne sono barocche, ma di un barocco inanimato, implacabilmente rigido.
Bibl.: M. van Notten, R. V., L'Aia 1907. ...
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ROMA - Musei e collezioni
P. Rossi
G. Cornini
Il panorama delle collezioni medievali romane è estremamente variegato e frammentato, per la presenza puntiforme di materiale in quasi tutte le raccolte [...] ne appropriava per accogliervi 'opere d'arte insigni' e allestirvi un museo del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco sotto la direzione di Federico Hermanin (Aliberti Gaudioso, 1976). Nel museo confluì quindi un primo nucleo di opere, provenienti ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.