Critico letterario italiano (Milano 1911 - Bologna 1995). Fondatore della rivista Il Verri , ha insegnato estetica all'università di Bologna; si è dedicato in prevalenza a studi di poetica, di cui è stato [...] a D'Annunzio, 1976; Il caos, il metodo: primi lineamenti di una nuova estetica fenomenologica (1981); L'idea del barocco: studi su un problema estetico (1984); Che cosa è la poesia? (1986); Gli specchi della poesia: riflessioni, poesia, critica ...
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Architetto (Footdeesmire, Aberdeen, 1682 - Londra 1754). A Roma (1703-09) studiò con C. Fontana. Diede i disegni delle chiese londinesi di St. Mary-le-Strand (1714-17), con elementi desunti dal barocco [...] romano, e di St. Martin-in-the-Fields (1722-26). Tra i suoi edifici civili, il più notevole è la Biblioteca Radcliffe a Oxford (1734-49), a pianta circolare, con cupola. Scrisse anche A book of architecture, ...
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Scultore russo (Pietroburgo 1753 - ivi 1802), uno dei più significativi del sec. 18º; visitò Roma e Parigi, modellandovi alcune statue: l'Anatomia, l'Accademia, Zeus e Ganimede. Da principio seguì il barocco, [...] poi si volse al classicismo (cariatidi nel Palazzo Grande di Pavlovsk, 1798; monumento a Suvorov, 1800, Pietroburgo). Suo capolavoro è il gruppo Sansone e il leone sulla fontana principale di Petergof ...
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Musicista inglese (n. 1575 circa - m. Londra 1626), fu maestro di musica alla corte di Carlo I. Compose masques, musiche vocali e lavori strumentali che preludono alla sonata a tre del periodo barocco. ...
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Händel, George Friedrich
Luisa Curinga
La musica si fa teatro
Compositore tedesco naturalizzato inglese, coetaneo di Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel fu tra i più illustri rappresentanti [...] del barocco musicale. Scrisse opere, oratori e musica strumentale, assimilando gli stili del Settecento che fuse in una sintesi personale e unitaria
I primi successi
Händel nacque nel 1685 a Halle, in Germania, da una famiglia senza tradizioni ...
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Poeta nicaraguense (Granada, Nicaragua, 1914 - Managua 1947). Fondò con P. A. Cuadra e J. Coronel Urtecho la rivista e il gruppo Vanguardia (1928-31). Nella sua opera, artifici retorici di stampo barocco [...] si fondono con tecniche più propriamente d'avanguardia, come enumerazioni caotiche e soppressione dei nessi grammaticali. I suoi versi sono stati raccolti in volume solo dopo la sua morte (Breve suma, ...
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Jacobs ⟨ʃakòb⟩, René. – Cantante lirico, direttore d’orchestra e musicologo belga (n. Gand 1946). Si rivelò negli anni Settanta come uno dei migliori controtenori della sua generazione in un vasto repertorio [...] barocco; contemporaneamente, con la fondazione del Concerto vocale (1977), si è affermato anche come direttore d’orchestra di particolare sensibilità e rigore filologico. A partire dagli anni Novanta, con il prevalere della sua carriera di direttore, ...
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Architetto (n. 1683 circa - m. Madrid 1742). Aiuto di T. Ardemans (n. 1664 - m. 1725) e suo successore come maestro mayor di Madrid, R. è uno dei rappresentanti più significativi del barocco spagnolo, [...] per la complessità delle piante e degli alzati delle sue architetture e per l'ornamentazione a volte estremamente esuberante. Realizzò, tra l'altro, a Madrid, le chiese della Virgen del Puerto (1718), ...
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BERETTA, Angiolo Maria
Ludwig Döry
Fratello di Carlo e di Giovanni Domenico, viene nominato negli Annali della fabbrica del duomo di Milano dal 1735 al 1751. Nel 1743 scolpì il barocco e movimentato [...] S. Cristoforo su uno dei contrafforti del fianco settentrionale; nello stesso anno la fabbrica del duomo gli permise di recarsi per qualche tempo presso la corte di Sassonia a Wittenberg. Nella seconda ...
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Architetto catalano (Reus 1852 - Barcellona 1926). Stabilitosi a Barcellona nel 1868, esordì sotto l'influenza di E.-E. Viollet-le-Duc e di J. Ruskin. Risentì anche del "mudejar" e del Barocco. Le sue [...] stilisticamente lontane dall'architettura ufficiale e quasi ignorate dalla critica a lui contemporanea, che le definì "tardo-barocche", sono caratterizzate da un rigore strutturale sul quale si impostano elementi di fantasia. Fu attivo principalmente ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.