Pittore (n. Venezia 1430 circa - m. dopo il 1491). Fratello di Antonio, collaborò con lui in numerose opere (polittico, 1450, Bologna, Pinacoteca). In seguito la sua attività si differenziò, anche stilisticamente, sulla base di una più stretta adesione ai modi mantegneschi (S. Giuseppe da Capestrano, 1459, Parigi, Louvre; Madonna e santi, 1465, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; trittico con storie ...
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VIVARINI, Alvise
Gianmarco Russo
VIVARINI, Alvise. – Sebbene non si conoscano con esattezza le date di nascita e morte di questo pittore, terzo e ultimo componente di spicco della famiglia Vivarini, [...] giovanile del pittore, almeno l’affioramento di una latente tendenza alvisiana entro il raggio operativo di Antonio (e Bartolomeo) Vivarini.
Con una grassezza della materia presto stemperata in passaggi velati ma pur sempre vibranti, e con un ...
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VIVARINI
Vittorio Moschini
. Famiglia di pittori muranesi operanti a Venezia tra il 1440 circa e i primi anni del sec. XVI. La loro attività fu in qualche modo parallela a quella dei Bellini ma con [...] il nome di Antonio V. compare insieme con quello di Giovanni d'Allemagna e, morto questo (1450), con quello di BartolomeoVivarini. Quindi la sicura delimitazione dell'attività pittorica di Antonio V. presenta gravi difficoltà e in molti casi non è ...
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Pittore (Murano 1418 circa - Venezia tra il 1476 e il 1484). A capo dell'attiva bottega di famiglia, lavorò spesso in collaborazione con il cognato Giovanni d'Alemagna (trittico della Scuola della Carità, [...] 1446, Venezia, gallerie dell'Accademia) e col fratello Bartolomeo; muove da posizioni conservatrici, legate alla tradizione tardogotica, tentando un rinnovamento in senso rinascimentale della sua pittura, evidente nella ricerca spaziale e nella più ...
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Pittore (notizie dal 1462 al 1502), attivo a Venezia, dove è ricordato dapprima come collaboratore di BartolomeoVivarini. Nel suo capolavoro, la pala d'altare della chiesa di S. Maria a Trebaseleghe (Padova), [...] iniziata circa il 1484, in quella della parrocchiale di Mussolente (Vicenza), del 1502, e in alcune altre opere certe (trittico e lunetta, firmati, nelle gallerie di Venezia), appare seguire la tradizione ...
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Pittore. Nacque a Venezia, si suppone generalmente tra il 1430 e il 1435; morì forse intorno al 1493-95. Scarsissime sono le notizie documentate pervenuteci intorno a lui. Nel 1457 era condannato per ratto [...] linea di nobiltà pur nell'imitazione, che fu convinta e devota. Talvolta s'avverte anche la derivazione da Antonio e BartolomeoVivarini, ma senza penetrazione.
Bibl.: C. Ridolfi, Le meraviglie dell'arte, ed. v. Hadeln, I, Berlino 1914, pp. 35-36; B ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] capolavori, sempre nello stesso genere d'arte eminentemente decorativo, Lo stesso spirito si nota nelle prime opere di BartolomeoVivarini fratello di Antonio, splendido poi di vigoria mantegnesca e belliniana, ma sempre un po' nordico; in Quirizio ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] e ripetono senza grazia e senza vita i consueti schemi.
Ma nel 1450 giunge a Bologna il quadro colorito da Antonio e BartolomeoVivarini; e come la pittura si avviava a Venezia a forme più alte e più nobili, così da Bologna partono alcuni artisti ...
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. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] più svariate correnti pittoriche. Così mentre da un lato Matera dà al suo S. Francesco un insigne polittico di BartolomeoVivarini (circa del 1459), e a Miglionico, nella chiesa dei Riformisti, trova posto uno stupendo polittico di Cima da Conegliano ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] e sculture della Rinascenza vennero importate dal Settentrione e dalla Sicilia, fra l'altro alcune belle pale di BartolomeoVivarini (Morano Calabro, Zumpano), tavole della scuola di Antonello da Messina e del Resaliba (Reggio, Seminara, Terranova ...
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