Architetto (Milano 1584 - ivi 1658), esponente di spicco di una famiglia di ingegneri e architetti milanesi attivi dalla fine del sec. 16º a tutto il 18º. Capomastro del duomo di Milano dal 1605, realizzò [...] impostazione della pianta e per essere uno dei primi esempi di articolazione dell'esterno in funzione della spazialità interna. Due ricordano: S. Pelagio, S. Bartolomeo a Porta Nuova, S. Pietro alla Rete, S. Giovanni alle Quattro Facce, ecc., in cui ...
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Architetto (Verona 1484 - ivi 1559), esponente di spicco di una famiglia di muratori-architetti originarî di Porlezza (Como) attivi nei secc. 15º-16º. Il padre, Giovanni (m. 1493 circa), si trasferì nel [...] 1482 a Verona per collaborare insieme con il fratello Bartolomeo ai lavori della Loggia civica. Il cugino Matteo (n. 1480 circa - m. dopo il 1528) e il nipote di questo Gian Girolamo (Verona 1513 - Famagosta 1559) imitarono e proseguirono l'attività ...
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Famiglia di architetti tedeschi, oriundi dei dintorni di Aibling (Baviera), rappresentata specialmente dai fratelli Georg, Johann, Johann Leonhard (attivi a Bamberga e dintorni), Christoph e dal figlio [...] , in Moravia e in Slesia, le chiese di S. Bartolomeo, dei SS. Pietro e Paolo, di S. Giovanni Nepomuceno "na Skalce" (S. G. N. "sulla roccia"), di S. Caterina, di S. Carlo Borromeo, di S. Nicola e di S. Tommaso conferiscono a Praga il suo particolare ...
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Nome sotto il quale è noto lo scultore e architetto Bartolomeo Sinibaldi (Montelupo 1469 - Lucca 1535). Dopo una giovinezza spensierata divenne seguace del Savonarola, tanto che, durante le persecuzioni [...] ancora quattrocentesco. Più tardo è il crocefisso del museo di S. Marco. La statua bronzea di s. Giovanni Evangelista (1515) in una delle nicchie di Orsanmichele, più complessa e meditata, ricorda nell'impostazione il s. Matteo ghibertiano. Passò ...
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Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] gradevole, anche se non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni Battista, s. Antonio; Anversa, Museo, Madonna col bambino ...
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Attore (Ferrara 1735 circa - Parigi 1816); esordì al teatro S. Luca a Venezia, nella compagnia di G. Lapy, e fu applaudito interprete delle commedie goldoniane; fu poi con G. Medebach primo attore al teatro [...] S. Giovanni Grisostomo, chiamato alla Comédie Italienne di Parigi, vi esordì (1767) come amoroso, passando poi al ruolo di Scapino; protetto dal duca di Richelieu, gli furono affidati uffici amministrativi, prima al Théâtre Italien e poi all'Opéra ...
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Umanista (Vangadizza, Legnago, 1480 circa - Viterbo 1510); fu discepolo e amico del Pontano a Napoli e poi segretario diBartolomeo d'Alviano. Lasciò una scarna raccolta di delicate e originali poesie [...] latine e poche rime volgari ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] formazione teologica. Promosso nel 1766 docente di teologia nel monastero di S. Giovanni Evangelista a Parma, lasciò Roma per Gabrielli (marzo 1808) e infine l’energico e intransigente Bartolomeo Pacca (18 giugno 1808). Il 10 novembre 1806 Napoleone ...
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CLEMENTE XII, papa
Alberto Caracciolo
Lorenzo Corsini nacque a Firenze il 7 apr. 1652 da Bartolomeo, marchese di Sismano, Casigliano, Civitella, Laiatico e Orciatico, Castagnetolo, Tresana e Giovagallo, [...] e a segretario alla Consulta di Domenico Rivera; mentre i nipoti Bartolomeo e Neri Corsini ebbero cariche di minor spicco. Certo, le strade del centro di Roma, investirono la zona di piazza di Trevi, Castel Sant'Angelo, S. Giovanni in Laterano (con ...
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CESI, Federico
Augusto De Ferrari
Nacque a Roma dal marchese Federico e da Olimpia Orsini il 26 febbr. 1585.
La famiglia proveniva dal Comune di Cesi, fra Terni e Acquasparta, da cui si era trasferita [...] suoi primi studi, compiuti a Roma o nella villa dello zio Bartolomeo a Nettuno, per lo più da solo o con insegnanti privati arricchiva di pochi ma eletti ingegni, fra cui Giovanni Faber, Marco Welser, Cosimo Ridolfi, Filippo Salviati, Giovanni Schreck ...
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