ARNOLFINI, Battista
Gemma Miani
Nacque a Lucca nella seconda metà del sec. XV da Bartolomeo (m. 1473) e da Filippa Burlamacchi. Ebbe numerosi fratelli, tra i quali Lazzaro, giureconsulto (m. 1536), [...] 1487 sotto il nome di Paolo e fu canonico di San Bartolomeodi Fiesole), Chiara e di San Romano di Lucca; nel 1538, come sindaco e procuratore di detto monastero, egli richiese il consenso degli eredi diGiovannidi Arrigo Arnolfini (il mercante di ...
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BUONDELMONTI, Iacopo
Michele Luzzati
Mercante fiorentino del sec. XV. La sua presenza a Costantinopoli, o comunque nell'Impero ottomano, è attestata per il 1469 dal noto elenco di Benedetto Dei relativo [...] un Bartolomeodi Francesco di Luca Buondelmonti, nato nel 1453, fattore dei Capponi a Lione intorno al 1495; un Pierantonio di Ghino di a Barcellona nel 1461-62 di Bernardo Zampelli e infine un Giovanni Buondelmonti che fu commissario sulle galee ...
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Uomo d'affari e amatore d'arte (n. New York 1876 - m. 1944); presidente e direttore di importanti società commerciali, nonché di istituti culturali e di istituzioni filantropiche, raccolse una limitata [...] ma scelta collezione di opere d'arte soprattutto italiane (Beato Angelico, Giovannidi Paolo, A. Vivarini, Lorenzo Monaco, Bartolomeo Veneto, Lotto, ecc.; sculture di A. Pollaiolo, del Giambologna, del Riccio, ecc.) che lasciò in testamento al Museum ...
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BARNABÒ, Alessandro Marco (Marco)
Maurizio Reberschak
Nacque a Domegge (Belluno) il 7 apr. 1886 da Giulio e da Francesca Giacomelli, ultimogenito di tre fratelli. Adolescente, si recò a Lubiana per frequentare [...] Giolitti (figlio dello statista Giovanni) e G. B. Zanardo, con cui diede vita a una serie di imprese finanziarie e progettistiche. idroelettrica Bartolomeo Toffoli, sorta a Belluno nel giugno 1926), che provvide tra l'altro alla fornitura di energia ...
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BUONVISI, Paolo
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1530 da Martino e da Caterina di Stefano Spada. Rimasto orfano nel 1538 con i fratelli Benedetto, Bernardino e Lorenzo, fu avviato alla mercatura all'estero, [...] , con conto a parte, 4.000; Giovanni Carli partecipò con 3.000 scudi; Baldassarre di Napoli (10% del capitale sociale) della "Bartolomeo, Camillo Orsucci, Agostino, Vanni Santini di Napoli" del 160°-1602; della "Paolino, Agostino Santini e C. di ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] ).
La fortuna già cospicua dei Cini fu colpita però, nel 1844, da una grave crisi, in seguito alla chiusura della fabbrica di panni feltri. Come gli altri membri della famiglia, il C. sottopose se stesso, la moglie e i figli a uno strettissimo regime ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] nozze Giovanni Michele Guinigi, il B. ereditò col fratello Giovanni la cospicua fortuna. Nel 1519 sposò Margherita, figlia di terreno dei delicati rapporti di Lucca con Firenze, facendo arrestare il fiorentino Bartolomei che aveva sollecitato un ...
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BUONVISI, Ludovico
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1494da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami, gli venne imposto il nome di uno zio paterno già titolare della compagnia Buonvisi di Lione nella [...] il 1º genn. 1573 per cinque anni; alla "Alessandro di Michele, Nicolao Diodati e C. dell'arte della seta di Lucca" del 1570-77; alla "Alamanno e Bartolomeo Orsucci di Napoli" del 1573-76 (con una accomandita di 3.000 ducati del Regno, pari al 15% del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] ristampa modenese (1768) del libro di Dragonetti lo stampatore Giovanni Montanari: «L’autore di questo libretto, che io ti presento c’è molto probabilmente la mano di Genovesi e dell’Accademia delle scienze diBartolomeo Intieri. È anche probabile che ...
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BASA, Domenico
Alfredo Cioni
In tutti i documenti che lo nominano è detto "Venetus", ma ciò non si deve intendere come "veneziano" giacché nacque nei pressi di Cividale del Friuli (Civitas Austriae) [...] "Ministro della stampa" in rappresentanza del Comune di Roma: Giovanni Gavolio di Genova. Il 16 sett. 1575 un atto traduzione (fatta da Bartolomeo Dionigi da Fano) "Appresso i Giunti".
A Roma, nel frattempo, a seguito di intrighi, calunnie e ...
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